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DIFENDIAMO PACE E COSTITUZIONE

Publie le domenica 6 marzo 2005 par Open-Publishing

Dazibao Manifestazioni-azioni Guerre-Conflitti medio-oriente

di Viviana Vivarelli

Il 19 marzo ci sara’ una nuova manifestazione per la pace.
La situazione interna ed estera italiana sta ormai peggiorando a velocita’ rapidissima.

Questa settimana il parlamento tenterà la grande spallata antidemocratica:
stroncare a colpi di maggioranza ben 40 articoli della Costituzione, nel tentativo di rivincita fascista e di trasformazione faziosa della repubblica parlamentare in repubblica presidenziale con tutti i poteri concentrati sul presidente del Consiglio, sciolto da ogni responsabilità di fronte alla legge collettiva.

Nel frattempo la nostra complice politica estera non cambia, anche di fronte all’agguato americano sulla Giuliana Sgrena e le menzogne dei governo e dei media americani che mostrano in che bassa considerazione tengano il nostro paese, le nostre istituzioni e i nostri servizi. Non si puo’ stare in alcun modo a fianco di un governo straniero che falsifica in tal modo la verita’ e costituisce una minaccia non solo per i nemici ma anche per i cosidetti alleati. In qualunque modo siano andati i fatti e chiunque se ne assumera’ la colpa, il comportamento successivo del governo, delle televisioni e della stampa americana ha costituito intenzionalmente un attacco al nostro paese. se l’agguato non c’e’ stato prima, c’e’ stato intenzionalmente dopo. Che lo abbiano fatto per scaricarsi di ogni responsabilita’ quello che hanno fatto e’ stato miserabile, non li giustifica e non e’ accettabile.

Chi non può andare a Roma deve poter partecipare manifestando a livello del capoluogo. Il momento è troppo grave e c’e’ necessita’ che tutte le forze democratiche del paese si dichiarino dalla parte della pace e della democrazia, due valori senza cui non può esistere futuro, due valori che in questo momento vengono entrambi messi a forte rischio. Chi ama questo paese deve essere presente, ora piu’ che mai, nella sua difesa e deve testimoniare visibilmente in Parlamento come nelle strade la sua opposizione alla guerra permanente come al disegno eversivo di questo governo.