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Dolore e lacrime al funerale di Angelo "Con la morte sei diventato seme di pace"

Publie le martedì 15 agosto 2006 par Open-Publishing
2 commenti

Dazibao Partito della Rifondazione Comunista Parigi

Celebrate a Monterotondo le esequie del volontario ucciso a Gerusalemme
Il vescovo: "Vittima innocente di una violenza incomprensibile" Il feretro avvolto nella bandiera della pace. La madre con la kefiah. Il presidente della Camera Bertinotti: "Una grande perdita"

"Un seme di pace": ecco cos’era Angelo Frammartino. Il vescovo della diocesi di Monterotondo, monsignor Lino Fumagalli, ha celebrato le esequie del giovane volontario ucciso giovedì scorso a Gerusalemme: "Con la morte sei diventato seme di pace, una vittima innocente di una violenza incomprensibile, proprio mentre portavi il sorriso ai bambini palestinesi. Grazie Angelo".

Il padre: "Credeva nella pace". Parole che hanno commosso il padre di Angelo, Michelangelo Frammartino, insegnante di ragioneria a Monterotondo: "Mio figlio credeva nella pace e questo mi dà la forza di andare avanti. Angelo mi diceva: Una vita se non porta la pace che vita é?. Aveva ragione lui e vedo che è stato più bravo di me. Lo vedo dall’affetto che ci sta circondando, a partire da quello dei suoi amici".

Bertinotti: "Una grande perdita". La cattedrale di Monterotondo era affollata. Venti pullman di giovani hanno invaso la cittadina a Nord di Roma per partecipare alle esequie. Accanto ai genitori sedeva il presidente della Camera Fausto Bertinotti, leader di Rifondazione Comunista, il partito al quale apparteneva il volontario come segretario dei giovani comunisti del centro laziale. Bertinotti aveva conosciuto Angelo: "Attraverso l’esempio di questo ragazzo, l’utopia della pace si conferma l’unica politica concreta possibile. E’ un grande dolore, una grande perdita - ha osservato il presidente della Camera - ma come hanno detto anche i suoi amici, la sua morte è anche un seme di pace. Con la guerra non vince nessuno".

"Il popolo palestinese si vergogna". Dal pulpito ha preso la parola anche il vescovo emerito di Gerusalemme, monsignor Hilarion Capucci, che ha usato parole dure contro l’assassino: "Il popolo palestinese si vergogna del comportamento di questo schifoso squilibrato palestinese. Oggi la pace è solo un miraggio, una parola vuota". "C’è solo odio e violenza. Preghiamo perché il sangue di Angelo sia un tributo per la resurrezione della terra di Palestina, che ora non è santa, ma maledetta. Sia un pagamento per la pace in Palestina, la terra dove ha vissuto il Cristo".

La poesia di Angelo. Oggi, a Monterotondo é lutto cittadino. Nella notte, le spoglie raccolte nella camera ardente allestita nella sala del comune è stata vegliata dai volontari che erano con lui la sera di giovedì, quando è stato accoltellato. Indossavano le magliette con la foto dell’amico e la scritta "Ciao Angelo!". Nella sala attigua usata come camera ardente sono state affisse sulle pareti le poesie del volontario: "Faremo l’amore con la non-violenza per partorire la pace dal grembo della società".

http://www.repubblica.it/2006/08/se...

Messaggi

  • non basta il dolore che ancora vive nella mia memoria e nella memoria di ogni volontario del mondo, spero si faccia luce su quanto successo in israele,

    by guido arci camalli arci guernica arci fuori orario arci bergamo arci cervo arci peppino impastato arci ceriana

    • Caro ANGELO,
      volevi anche tu cambiare il mondo.
      Volevi un mondo più giusto e più equo, come cantava e canta ancora il nostro Rino Gaetano, un altro grande calabrese emigrato a Roma da piccolo e andato via anche lui troppo presto. Chissà quante volte lo avrai ascoltato.

      Avevi tanto amore da donare, caro ANGELO, hai voluto dare tutto te stesso, andando in terra di Palestina in questi giorni terribili per l’umanità.

      Tu sei un eroe, un eroe vero, senza alcuna retorica, un eroe senza armi, che nei giorni della guerra ha combattuto ed è morto per la pace. E gli eroi son tutti giovani e belli, come te.

      La mano assassina che ti ha colpito non sapeva quale ricchezza c’era nel tuo cuore. Di quale tesoro privava tutti noi, non solo i tuoi cari a cui ci stringiamo tutti in questo momento.
      Ci ha privati del tuo coraggio, della tua passione, della tua bontà a tutti noi italiani, ebrei, arabi, portandoti via da questa terra, pugnalandoti vigliaccamente alla schiena.

      Era già una estate triste, caro ANGELO. Da ieri lo è ancor di più.
      Addio caro ANGELO, hai avuto il coraggio di fare quello che tanti di noi vorrebbero, non trovando il tempo o il coraggio.
      Vorrei che il tuo sacrificio non fosse dimenticato, soprattutto in questa terra di Calabria in cui c’è tanto bisogno di persone dal cuore grande, come il tuo.

      http://www.ammazzatecitutti.org/forum/index.php?showtopic=2150