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FORTEMENTE TEMIAMO RATZINGER

Publie le mercoledì 20 aprile 2005 par Open-Publishing
20 commenti

Dazibao Religioni

di Viviana Vivarelli

L’elezione di un papa reazionario e integralista come Ratzinger e’ stata accolta da gran parte del mondo cattolico e laico con un silenzio gravido di preoccupazione. Vista la pesante deriva dei poteri del mondo verso imperiosi assolutismi, ostili a qualunque forma di dialogo e impositivi attraverso la forza di dogmi indiscutibili, e vista la pesante mescolanza di sacro e profano, potere spirituale e potere materiale, con tutti i mali che cio’ sta portando al mondo, un papa piu’ umile e aperto che si rifacesse al dettame del concilio Vaticano II sarebbe stato oltremodo auspicabile per tutti. Ma i cardinali non hanno inteso questo e si sono mossi, a nostro parere, nel senso piu’ pericoloso e inquietante della storia.

Dire che comunque stiamo sempre meglio dei paesi integralisti islamici non e’ affatto consolante, dato anche che l’Italia sta discendendo vertiginosamente tutte le graduatorie di giustizia e liberta’ e dato che l’intrusione del Vaticano nella politica italiana e nelle leggi italiane sta aumentando sempre piu’. In particolare questa elezione e’ vista con sospetto dal mondo femminile. Abbiamo gia’ la piu’ bassa presenza europea di donne in parlamento, le italiane del sud si stanno allontanando sempre piu’ dal lavoro, il referendum per la fecondazione assistita ha gia’ rivelato pesanti invadenze ecclesiastiche.. cos’altro vogliamo?

Tornare al burka?

Sappiamo bene che nei primi tempi della Chiesa ci furono eminenti Padri che auspicarono anche il burka, togliendo alle donne quei poteri sacerdotali che gli gnostici avevano riconosciuto loro, ma il mondo dovrebbe andare avanti e non indietro.

Quel relativismo che Ratzinger sembra odiare tanto non e’ che lo spirito dei tempi che cambia, portandosi dietro il mutare della considerazione della famiglia, del ruolo del maschio, del potere del padre o del marito, della morale sessuale, delle rivendicazioni di ognuno in quanto persona. Ma il panorama che Ratzinger sembra evocare e’ piu’ da Antico Testamento che da Vangelo.

Fa specie vedere come la Chiesa si preoccupi tanto degli embrioni e di quanto poco si sia preoccupata in ogni tempo del riconoscimento femminile. Anche questa legge sulla fecondazione assistita che la Chiesa intende conservare, per quanto atroce, non fa che ribadire il concetto della donna come ’utero’, mai come persona, al punto da pretendere che essa debba sottostare all’impianto di embrioni malformati che non produrranno vita integra e la faranno soffrire, trattandola con la stessa freddezza con cui si tratterebbe una incubatrice o una cavia da laboratorio.

C’e’ una tale disumanita’ in questo da far rabbrividire. Non diversamente i nazisti considerarono i corpi dei poveri ebrei su cui fecero esperimenti medici. Che la Chiesa si permetta di considerare con tanto disprezzo piu’ di meta’ del genere umano e’ sempre stata una delle sue vergogne piu’ pesanti. E non e’ attaccando il relativismo culturale o imponendo nuovi assolutismi monocratici che Ratzinger portera’ maggiore spiritualita’ al mondo cristiano.

La prima regola che il Cristo ci ha dato e’ di amare l’altro come noi stessi, il che vuol dire rispettarlo e dargli gli stessi diritti che pretendiamo per noi. Mai il Cristo ha ordinato di relegare le donne a uno status inferiore, come la chiesa con arroganza si permette di fare e, se Cristo avesse richiesto questo, non sarebbe stato figlio di Dio, ma erede del diavolo. Diavolo vuol dire appunto dia-ballein, scagliare separando, e chi separa meta’del mondo dall’altra meta’ prova di non aver capito nulla del messaggio evangelico che dovrebbe essere un messaggio di unione e di amore, non di arroganza e di odio.

A parte la conclamata misoginia della Chiesa, che si e’ ripetuta inalterata nei secoli, qualunque religione intenda perpetrare divisioni basate sul potere e’ destinata al suicidio, perche’ il significato stesso della parola ’ religio’ e’ ’unione’, e nessuna unione puo’ esistere se non c’e’ riconoscimento dell’altro, se non c’e’ incontro, se non c’e’ dialogo. Religione e potere non possono stare insieme perche’ l’una nega l’altra, sono addirittura polari.

Roncalli ci mostro’ i miracoli che potevano essere fatti dall’amore. Wojtyla soffoco’ il suo messagio con l’esibizione del potere chiudendo ogni apertura democratica della chiesa e ristabilendo una monocrazia assoluta. Ratzinger ci minaccia anche peggio, volgendosi a un assolutismo integralista che e’ il contrario del relativismo e che porta con se’ arroganza, presunzione, superbia.. che non sono virtu’ cristiane, ma peccati capitali. Del resto un cardinale cresciuto alla scuola di Wojtyla per 25 anni, eletto dagli stessi cardinali che il durissimo Wojtyla aveva scelto tra gli elementi piu’ reazionari della Chiesa, non poteva fare diversamente.

E’ come se Wojtyla fosse rinato nel suo peggio, portando a termine estremo quello che il suo corpo malato non gli aveva permesso di affrontare in vita. Se pure nel Conclave erano ancora presenti gli eredi di Vaticano II, come Carlo Maria Martini, la caduta finale della Chiesa non ha permesso che prevalessero, come ogni cosa che cadendo in basso acquista sempre piu’ peso precipitando fino in fondo verso la sua rovina.

Questo Papa dice che barca della Chiesa sta tra flutti perigliosi ed e’ tratta a fondo dai peccati della Chiesa, ma crede davero di salvare il cattolicesimo riportando indietro l’orologio della storia e ribadendo con maggiore fermezza la sua potesta’ assoluta? Cio’ non e’ piu’ possibile. Se qualcuno puo’ anche essere attratto da nuovi integralismi religiosi, la maggior parte degli uomini ormai vedono nella liberta’, nell’uguaglianza, nel dialogo, nella democrazia allargata le nuove vie del vivere. Come potremmo accettare anche in Italia lo stesso diktat che Ratzinger voleva presentare agli elettori americani, minacciandoli di scomunica se avessero votato Kerry?

Se questo papa manterra’ le promesse che stanno in fieri nella sua personale vocazione autoritaria, ci saranno nuovi esodi dalla Chiesa di Roma. Ma dubitiamo che la via sara’ diversa da quello che si e’ mostrato, visto che gia’ la prima omelia contiene una serie minacciosa di condanne, che di per se’ negano ogni dialogo e ogni evoluzione, che di per se’ negano ogni atto di incontro, ogni parola d’amore.

Completamente negletti sono stati i grandi punti su cui da ogni parte del mondo si appuntavano tante speranze: la regolazione delle nascite, i contraccettivi, i preservativi, l’accettazione del matrimonio anche per i sacerdoti, l’accoglienza dei divorziati e degli omosessuali, una maggiore spiritualita’ per la Chiesa che l’allontanasse dalle intrusioni politiche, un maggior rispetto per le altre religioni, la riconsiderazione della donna come essere dotato di diritti, il distacco dai beni materiali per una riconsiderazione di quelli spirituali, una condanna piu’ precisa delle cause economiche della miseria del mondo, una maggiore democrazia nella Chiesa, una diminuzione della visibilita’ spettacolare per accrescere l’afflato d’anima....

Per tutto questo e per molte altre cose fortemente disperiamo e l’elezione di Ratzinger ci preoccupa e ci riempie di brutti presentimenti, non vediamo in questa elezione buoni inizi di evoluzione e civilta’ ma sussulti di un integralismo medievalista che non aprira’ certo all’unione tra popoli o all’accoglienza di nuovi fedeli. Piu’ Ratzinger dichiara la propria condizione di semplice e umile servitore, piu’ noi vediamo dietro di lui l’ombra oscura di un potere che tendera’ a dilatarsi imponendosi con la mano della potenza sull’immaginario del mondo.

La Chiesa ha perso una gande occasione. Noi non vediamo in questa elezione la mano dello Spirito Santo ma l’ombra inquietante del potere materiale.

Avevamo sperato che si avverasse la profezia di Malachia che aveva chiamato questo papa "De gloria olivae", avevamo sperato che questo significasse un papa di pace, che portasse la pace, invece l’olivo compare solo nello stemma dell’ordine dei benedettini da cui questo papa deriva. Un po’ poco per cio’ di cui ha bisogno il mondo.

Messaggi

  • Cara Viviana, vorrei farti riflettere su una cosa che hai appena scritto e che , paradossalmente, smentisce proprio quello di cui ti lamenti di questo nuovo papa:

    "Dire che comunque stiamo sempre meglio dei paesi integralisti islamici non e’ affatto consolante, dato anche che l’Italia sta discendendo vertiginosamente tutte le graduatorie di giustizia e liberta’ e dato che l’intrusione del Vaticano nella politica italiana e nelle leggi italiane sta aumentando sempre piu’. In particolare questa elezione e’ vista con sospetto dal mondo femminile. Abbiamo gia’ la piu’ bassa presenza europea di donne in parlamento, le italiane del sud si stanno allontanando sempre piu’ dal lavoro, il referendum per la fecondazione assistita ha gia’ rivelato pesanti invadenze ecclesiastiche.. cos’altro vogliamo?"

    Come fai tu a dire che questo papa sarà ostile polticamente alle nuove ed emergenti esigenze mondiali, una per tutti il problema degli omosessuali o la carriera ecclesiale delle donne ecc... quando per prima tu lamenti l’instrusione del Vaticano nella politica italiana e mondiale che aumenta sempre più?
    Cioè....vorresti una papa politico che accolga in pieno questi problemi con un risultato a te soddisfacente e nello stesso tempo lamenti che la Chiesa si è politicizzata?
    Deciditi...o la Chiesa è politica e quindi farà scelte poltiche su questi temi, o non è politicizzata e quindi non farà alcuna scelta in queste questioni che sono di ordine innanzitutto politico e poi di diritto umano.
    Ti aspettavi forse un papa comunista?...e per questo poi...politicizzato a tuo vantaggio?
    Capisco che razzolare bene e predicare male è una prassi a voi cara, ma questo è davvero troppo!
    Se fosse politico e comunista non è politizzato, se non dà risposte alle assurde e pericolose pretese che assalgono la Chiesa, è politicizzato ed interferisce!

    Approposito.....è semplicemente disarmante il candore e la faccia tosta con cui, all’indomani della morte di papa Wojtyla, su rai 3 ( e dove sennò) si affermò in una discussione con la Berlinguer ed un politologo di sinistra che tutto il pontificato del papa è stato lampantemente di sinistra, e i suoi pensieri comunisti. Ieri sera su Ballarò, Bertinotti ha "ordinato" con parole incredibili la supremazia di un certa posizione comunsta che dovrà avere il nuovo papa.....
    È incredibile come anche la Chiesa ora, vorrebbe essere accaparrata dalla sinsitra, la più comunista!
    Manco più la religione è lasciata in pace mò...volete anche quella?
    Non mi sembra che storicamente i comunisti siano grande esempio di attaccamente alla religione cattolica. Mica mi state diventando religiosi così all’improvviso?
    A me sembra che vige solo grande confusione mentale e soprattutto che le tue preoccupazioni non sono per niente condivise dal mondo cattolico, ma solo da quello laico e ateo.

    • Non trovo contraddizioni in quanto affermato da Viviana.. forse rileggendo potresti non trovarcele più nemmeno tu.

      Ma.

      L’unico appunto che voglio fare riguarda il ruolo della chiesa che è ben altro dalla spiritualità che,peraltro, non conosce, a mio avviso (mi perdonerai), schieramento politico.

      Il Vaticano è uno Stato.

      E il Papa E’ un capo di Stato.

      O credi davvero che le scelte dei cardinali siano ispirate dallo Spirito Santo???
      Duemila anni di storia Cristiana dovrebbero bastare a chiunque per capire cos’è in realtà la chiesa..eppure..

      Tiziana

    • Rispondo alle lettera che mette insieme attivita’ morale-religiosa e attivita’ politica, come se fossero una sola cosa.
      Ratzinger si e’ espresso gia’ decisamente contro gli omosessuali e contro la parita’ femminile. Posso dire che questo va contro il sentire corrente e che personalmente mi ruta ma ritengo che egli possa farlo, dicendo che questo gli compete avendo potesta’ sull’etica cristiana, sulla distinzione tra cio’ che e’ bene e male e su chi deve o non deve accedere al sacerdozio e persino, cosa per me incomprensibile, sulla gestione della sessualita’ e su un pesante giudizio di disvalore sulla popolazione femminile. Ma non puo’ , come ha fatto Ratzinger, infilarsi nelle elezioni americane dicendo che chi vota Kerry dovrebbe essere scomunicato, non puo’ appoggiare candidati o partiti politici. In quanto alle pesanti interferenze che attualmente la Chiesa ha fatto e sta facendo sulla legge della fecondazione assistita, vedo che i confini tra cio’ che e’ di competenza ecclesiale e cio’che e’ legge dello stato vengono pesantemente violati. In quanto alle donne, se un partito o un parlamentare portasse avanti leggi che mettono in subordine il cittadino di sesso femminile appellandosi ad analogo comportamento della Chiesa troverei in questo una gravissima intromissione nella politica di uno stato che, fino a prova contraria, deve essere laica. Non mi pare che l’Italia sia una teocrazia.
      Fare scelte non vuol dire fare interferenze. Mi dicono di preti che dall’altare hanno fatto prediche pro Berlusconi, questa e’ una interferenza, addirittura mi hanno detto di processioni pro Berlusconi e francamente sentire esaltare la guerra e addirittura i mercenari durante servizi funebri l’ho trovato gravemente fuori luogo, come trovo fuori luogo un Baget Bozzo che imperversa sulle televisioni tranciando giudizi politici.
      Se credi che ogni cosa sia politica, allora il tuo discorso non fa un grinza,. ma se credi come dice il vangelo che debba essere dato a Cesare cio’ che e’ di Cesare e a Dio quel che e’ di Dio, io vedo delle distinzioni in unos tato laico tra cio’ che la Chiesa puo’ o non puo’ fare e pensare che domani un Ratzinger si permettera’ di scomunicare chi non vota per il partito che vuole lui mi fa francamente raggricciare la pelle,
      In quanto a quella fissa di divdiere il mondo in ’noi’ e ’voi’ vedi di piantarla perche’ ha veramente stufato. Io sono un’io’, non un noi o voi e se a te piace allinearti, considera almeno che al mondo ci sono persone libere che non si allineano affatto o cerca di arrivare alla constatazione, peraltro non difficile, che il mondo non e’ mai diviso in due fazioni, ma al piu’ in innumerevoli gruppi di persone che si trovano’ d’accordo su pochi rarissimi punti, pensando poi ognuno, come e’ umano, con la propria testa
      . Tu non riesci nemmeno a capire quanto sia offensivo il modo di fare di chi marcia come un cieco dicendo ’Noi’ come se brandisse un’arma contro il ’voi’. Cristianamente parlando non esiste nulla che io sappia piu’ lontano dal Cristo
      cordialmente ma anche con una certa incazzatura
      viviana

    • Rispondo alla lettera che cominciava con "Cara Viviana, vorrei farti riflettere su una cosa che hai appena scritto e che , paradossalmente, smentisce proprio quello di cui ti lamenti di questo nuovo papa:" Non essendoci il nome non posso attribuirla piu’ esattamente. Comincio col dire che sarebbe ora che chi parla in un blog si firmasse col proprio nome, cosa sarebbe se non altro un segno di civilta’, non essendo molto gradite le accuse di gente anonima che si nasconde dietro un altrettanto anonimo ’noi’. Rifiuto l’accusa di incoerenza che non mi tange secondo i canoni del pensiero corrente. Questo modo di dividere l’umanita’ in classi binarie e’ perlomeno medievale. Il sistema binario ideologicamente serve solo a selezionare una èlite superiore di fronte a cui gli altri sono tutti inferiori, cosi’ hanno fatto con i non cristiani, il non uomini, i non eterosessuali, i non ricchi, i non liberisti, i non ariani, i non bianchi, i non europei ecc. Considero questo pensiero binario, si’, fortemente incoerente anche se non riusciamo a liberarne l’umanita’, incoerente col rispetto che ogni uomo deve a un altro uomo, incoerente con i principi democratici di questa repubblica, incoerente infine col Vangelo, per chi ritiene di doverlo seguire, perche’ il primo comandamento del Cristo e’ stato "ama il prossimo tuo come te stesso" e non mi risulta che abbia detto invece "dividi l’umanita’ in ’noi’ e prendi i ’voi’ a mazziate!"
      Mi rendo conto che dividere il mondo in categorie presuppone appartenenze fidetische e crea falsi sensi di identita’, e’ dopotutto e’ il modo piu’ facile che anche una mezza tacca puo’ avere se vuole sentirsi superiore a qualcuno. "Invece di alzare me abbasso l’altro e cosi’ mi do’ importanza."
      Per questo mi hanno dato sempre noia pregiudizi e preconcetti.
      Fino a prova contraria non nasciamo come pecore, non siamo pecore, non contiamo solo in base all’appartenenza, non possiamo essere giudicati in base ad appartenenze, ognuno e’ se stesso, conta per uno, deve essere giudicato per quello che dice o fa, ha una responsabilita’ personale.
      Ho moltissimi amici e sono di generi molto diversi, che vanno dall’anarchico al prete, dal fascista al comunista, dall’ateo al bigotto, dal misero al miliardario, dal bianco pallido al nero scuro, e non ho mai giudicato qualcuno in base a standard di massa, non l’ho mai valutato secondo il sesso, la religione, la nazione, il colore della pelle, il partito per cui vota, e francamente trovo fazioso chi invece lo fa e massifica e intende gli altri secondo ristrette categorie. Vedo che gran parte dei mali del mondo dipendono invece proprio da pregiudizi e da faziosita’ e temo fortemente che questo papa non fara’ che aumentare le divisioni e le disunioni.
      IL MONDO ASPETTAVA FINALMENTE UNA PAROLA DI PACE E IL PRIMO MESSAGGIO CHE QUESTO PAPA HA MANDATO E’ STATO UN ELENCO DI CONDANNE E INTIMIDAZIONI!!
      NON ERA PROPRIO DI QUESTO CHE IL MONDO AVEVA BISOGNO!!!!
      Per quello che riguarda l’invadenza del Vaticano nelle cose dello stato, mi spiace per chi non e’ in grado di distinguere l’ambito della competenza statale dall’ambito della competenza religiosa. Gli consiglio di studiarsi la storia della Chiesa di Roma, il liberalismo e i principi degli stati democratici, i quali non sono stati confessionali, ma LAICI, cioe’ hanno leggi che devono valere per cittadini di tipo diverso, religiosi o no. Ricordo che NON siamo in una teocrazia, che il tentativo del Vaticano di prevaricare lo stato italiano e’ storicamente fallito da secoli, che nessuno ne vuole mezza di nuovi tentativi di usurpazione, che questo e’ uno stato LAICO e che la Chiesa ha dei confini di potesta’ che non puo’ valicare!
      Faccio un esempio concreto: se la Costituzione garantisce la dignita’ di ognuno e il pari rispetto indipendentemente dal sesso, un Ratzinger non potrebbe chiedere allo stato delle leggi per discriminare gli omosessuali perche’ per lui sono peccatori da punire, non potrebbe inserire la sua valutazione particolaristica nelle leggi di uno stato laico e imporre le sue discriminazioni. La stessa cosa potrei dire delle donne, considerate dalla Chiesa esseri inferiori. La stessa cosa dissi quando Biffi, arcivescovo di Bologna, presento’ la sua richiesta che i migranti islamici fossero fermati alle frontiere, perche’ io riconosco anche ai non cittadini lo stesso diritto a non essere discriminati per motivi di religione e anche quella fu una inteferenza illecita in un campo da cui Biffi doveva stare fuori.
      Vedo adesso che la Chiesa fa delle pesanti intromissioni politiche nel campo della legge sulla fecondazione assistita, che vuole imporre la sua visione della donna come ’utero’ con meno diritti di un embrione, che prosegue testardamente nel suo disprezzo della sofferenza femminile, che per affermare la sua visione cieca e autoritaria arriva ad affermare il paradosso dell’esistenza dell’anima nell’embrione, quando contemporaneamente non battezza i feti di sette mesi"in quanto privi di anima".
      Io riconosco alla Chiesa il diritto di fare tutte le affermazioni morali che crede nel luogo suo proprio e cioe’ ’in chiesa’, ma quando le stesse affermazioni sono portate in parlamento, io giudico questa una invasione di campo assolutamente deplorevole. E questo e’ esattamente cio’ che sta avvenendo. E questa invasione non viene nemmeno fatta da questa coalizione o dall’altra, ma contamina entrambe, per esempio il finanziamente delle scuole private che la Chiesa tanto desiderava era stato richiesto gia’ da D’Alema e qualcuno mi spieghi cosa c’entrava la religione, essendo solo un affare di soldi, eppure dietro questo affare i partiti si sono mossi per motivi legati alla caccia dei voti. Forse non sono io che confondo il sacro e il profano ma qualcun altro
      viviana

    • Ciao Tiziana,
      io non trovo scandaloso che la Chiesa in 2000 anni, abbia, fortemente e con tutti i modi e mezzi, "difeso" un certo tipo di cultura religiosa che sta sempre e comunque nel fondamento del credo cattolico come mezzo per l’evangelizzazione umana.
      A me sembra che in tutti questi discorsi ci si vuole opporre alle scelte poltiche dello Stato Pontificio, come diretta conseguenza di una certa intrusione politica , senza invece uscire allo scoperto e dire che non si è d’accordo con le basi vere che regola la religione cattolica.
      In questi disaccordi vedo una preoccupante voglia da parte di chi vorrebbe che le cose andassero diversamente, di "cambiare" tutto il pensiero della Chiesa. Come se proprio secoli e secoli di dottrina religiosa sia ora scoperta non più corrispondente alle società attuali.
      È come dire che se la chiesa sigilla contenta il matrimonio tra i gay, tutto ciò che si cercato di "proteggere" nei secoli, si frantumi in un bleaf colossale, e cioè andrebbe buttato dalla finestra la difesa della famiglia intesa come unione generatrice di vita e primo mattone essenziale delle coscienze collettive.
      La Chiesa è normale che fa quello che serve per la propria continuità, per la difesa di una religione spesso bistrattata e spesso "interpretata", così come si interpreta a proprio vantaggio scomodando perfino le lettere del Vangelo. È normale che con ciò, la Chiesa potesse essere più vicina a posizione "politiche" cattoliche, che non prevedono la "fine" della Chiesa, che con altre parti politiche che, per la Chiesa sarebbe un disastro sul piano della difesa della propria "politica" religiosa.
      Io non ci trovo davvero nulla di scandaloso che sacerdoti e preti possano stare più con Berlusconi che con Bertinotti, per esempio. In questo non vedo un’azione politica, vedo solo la loro convinta ed estrema "difesa" della Stato Pontificio come Casa di Cristo, esattamente come le chiese e gli oratori.
      Questo vale per tantissimi altri argomenti che affliggono la Chiesa, e con ciò non si può dire che Essa non voglia essere aperta a tutti. La Chiesa non è una casta politica, per definizione di Cristo e, nonostante se ne possano dire, per questo cerca di "mediare" le grandi questioni umane.
      Paradossalmente, devo, con onestà intellettuale, affermare che il giovane cattolico integralista abbia messo il dito nella piaga. Cosa accadrebbe se la chiesa avallasse tutto ciò che movimenti e culture non cattoliche le chiedono? Si potrebbe chiamare più Chiesa? e se sì, si dovrebbe riscrivere la parola di Dio? perchè sarebbe davvero una novità epocale e non di poco conto assistere ad una "interpretazione" filosofica e teologica di tutto ciò la chiesa nei millenni ha portato avanti, con luci ed ombre e chi dice di no. La difesa dei diritti umani è una questione che la Chiesa di Ratzinger dovrà portare avanti senza indugi e tentennamenti, ma non per questo la vedremo "spostata" su posizioni culturalmente e moralmente estreme. Ciò porterebbe alla distruzione della Chiesa stessa.
      Per secoli la Chiesa è stata l’ago della bilancia delle poltiche mondiali....lasciamola lavorare in tal senso.
      Non fu per caso un certo Papa "buono" che evitò letteralmente la terza guerra mondiale tra URSS e USA durante la guerra fredda con la propria "intromissione politica"?.
      Non scagliamo sempre pietre contro i cattolici che credono in una fede religiosa che potrebbe anche non essere condivisa da altri, ma con ciò non l’ha mai imposta. Fino a prova contraria ognuno è libero di credere in qualsiasi fede, anche quelle fatte in casa, personali, e come tali degne di rispetto da tutti.
      "L’essere cristiano...è un mestiere, non una vocazione...ed è difficile, molto difficile".
      E per sdrammatizzare il tutto oserei fare un catastrofico ed improbabile paragone:
      "l’agire del cristiano è come il pranzo di matrimonio: come lo fai fai, c’è sempre qualcuno che si lamenta".

      Van Dick

    • Caro Van Dick
      non so chi sia questa Tiziana a cui scrivi, l’ho cercata nella posta ma non l’ho trovata, forse e’ un’amica tua? non so nemmeno chi sia questa no global molto giovane, ingenua, sprovveduta, un po’ ignorantotta e un po’ atea di cui ogni tanto parli cosi’ caritevolmente, non mi pare di conoscerla ne’ di averci niente a che fare, anche quella l’ho cercata nella posta senza trovarla, forse e’ un’altra amica tua? In genere io configuro con maggior fortuna le persone, dote che a qualcuno difetta. Non mi ci metto neanche a configurarti perche’ somigli a una tipologia ben nota che in genere non scelgo come interlocutore. So pero’ con fermezza che ci sono due chiese e che ci sono sempre state, una e’ quella che si occupa di dogma e dottrina (cosa che dovrebbe valere strettamente per i suoi fedeli come per ogni chiesa che si rispetti) e una che si e’ sempre occupata di politica, di potere e di supremazia (cosa che invade anche le altre competenze e la vita di chi non e’ suo fedele e che con una certa chiesa non c’entra niente). Mi pare che qualcuno non sappia tener distinte le due attivita’ e le due competenze e cio’ non e’ esattamente sano e porta a confusioni bizzarre. Si potrebbero anche chiamare campo religioso e campo politico, salvo che della religione qualcuno potrebbe avere ben altro concetto.
      Non ce la faccio materialmente a rispondere a tutte le tue opinioni e non mi sembra nemmeno opportuno. Mi limito a riprendere le tue frasi: "io non trovo scandaloso che la Chiesa in 2000 anni, abbia, fortemente e con tutti i modi e mezzi, "difeso" un certo tipo di cultura religiosa che sta sempre e comunque nel fondamento del credo cattolico come mezzo per l’evangelizzazione umana. A me sembra che in tutti questi discorsi ci si vuole opporre alle scelte poltiche dello Stato Pontificio, come diretta conseguenza di una certa intrusione politica , senza invece uscire allo scoperto e dire che non si è d’accordo con le basi vere che regola la religione cattolica." (Lascio perdere grammatica, verbi e senso logico).
      Per come parli di ’credo cattolico’, comincio con la formulazione della preghiera che nasce nel 325 d.C. un po’ diverda all’attuale che suona: "Credo in un solo Dio,Padre onnipotente,creatore del cielo e della terra,di tutte le cose visibili e invisibili.Credo in un solo Signore,Gesù Cristo,unigenito Figlio di Dio,nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio Vero; generato, non creato;
      della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto; e il terzo giorno è risuscitato, secondo le scritture; è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti: e il suo Regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlioe con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato;
      e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. E aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà.
      Amen."
      Mi permetto soavamente di notare che in questa confessione di fede non vedo traccia del silenzio che ha accompagnato per 50 anni la storia della Chiesa in Italia appoggiando un Andreotti che ha regalato la Sicilia alla mafia e ha impedito lo svolgimento di qualunque processo agli autori di stragi fasciste, appoggiando un governo democristiano di cui ha puntualmente coperto ogni nefandezza; non vedo in questo credo l’appoggio che la chiesa ha dato ai peggiori governi di destra europei o centroamericani o sudamericani, ai peggiori dittatori mondiali che dicevano di compiere ogni atrocita’ per distruggere i comunisti (da Franco a Pinochet); non vedo in questo credo l’aiuto materiale che la chiesa ha dato al nazismo e al fascismo al punto di benedirli e tacere sui lager, le deportazioni, gli assassini, la guerra aggressiva, la distruzione di paesi e di popoli; non vedo in questo credo perche’ ne consegua l’aiuto che la chiesa dette ai piu’ feroci nazisti aiutandoli a scappare dall’Europa; ne’ vedo perche’ la guerra nel Kossovo sia stata considerata giusta e sacrosanta; ne’ vedo la ferocia con cui la chiesa ha sempre attaccato, svilito e tenuto in inferiorita’ le donne per pura misognia e supremazia maschile; perche’ la chiesa abbia cercato sempre di opporsi alla diffusione dell’istruzione e della cultura; abbia fatto operazioni commerciali e di supremazia attraverso le sue banche e attraverso le sue missioni che spesso in passato sono state veri atti di colonialismo culturale e materiale, in cui popoli e paesi sono stati contrattati con grandi potenze come fossero mandrie di vacche da dividersi e poi distrutti nella loro autonomia e identita’; non vedo in questo credo il disprezzo che la chiesa ha sempre avuto per la religioni e le culture che non ha potuto omologare; non vedo perche’ le altre gerarchie ecclesiali siano sempre andate cosi’ d’accordo con chi aveva forti poteri economici e politici e invece sempre cosi’ ostili con chi combatteva per la liberta’ e i diritti dei poveri, da Don Milani alla Teologia della Liberazione, dai preti operai ai comboniani; non vedo in questo credo perche’ la chiesa abbia voluto fare delle conversioni forzate di bambini ebrei, perche’abbia inteso dominare la parte piu’ intima della vita umana: la sessualita’, imponendo pregiudizi che sono fuori da ogni realta’ temporale, fisiologica e psicologica; perche’ abbia accettato che vi fosse una estensione della morte per AIDS rifiutando il preservativo, perche’ abbia imposto che non vi fossero limitazioni delle nascite attraverso i contraccettivi....le cose che appartengono non al dogma ma al potere materiale dela Chiesa sono troppe per quanto spazio possa rubare a questo blog e in questo credo io non le vedo.
      Io questa discrasia la sento e forte. Tu no. Non so che farci. Il problema e’ tutto tuo.
      viviana

    • Brava, sono d’accordo con te.
      Cordialmente
      Van Dick

    • ...non mi sembra di aver risposto a te..ma a questa Tiziana che non è mia amica perchè non la conosco.
      La considerazione da maestrina e da professoressa potevi risparmiartela.
      Chi lavora davanti al monitor quasi 18 ore 24, e tu dovresti saperne qualcosa visto che scrivi molto, incorre inevitabilmente in errori e in momenti di smarrrimento.
      Sono un tecnico (arch e ing.) plurilaureato e non un umanista come te, ma questo non mi esime nel dire che ti stimo davvero poco.
      Cordialmente
      Van Dick

    • Caro Van Dick
      ho trovato la lettera di Tiziana e non era nemmeno difficile (pensavo che avessi frainteso il mio nome, bah), il fatto e’ che guardavo le lettere partendo da ’commenti’, dove l’ordine e’ un po’ diverso, e sono mescolate tra loro, mentre oggi le ho guardate dalla fine di ogni articolo e vedo di aver fatto un po’ di confusione fra i vari scriventi (sara’ l’eta’, qui i miei poteri sono limitati) tanto piu’ che non mi era chiaro per ogni lettera chi scriveva a chi (a volte qualcuno non firma, e spesso qualcuno non dice a chi indirizza). Mi scuso se ti ho fatto qualche obiezione, soprattutto su errori di cliccatura, non e’ un problema, nessuno ne fa piu’ di me e non c’era bisogno di scodellare il curriculum, io ne faccio cosi’ tanti che spesso chiedo ai gestori del sito la cortesia di correggere quello che ho mandato. Forse mi ha innervosito essere scambiata per una giovane principiante no global un po’ scemotta e poco esperta di tutto. Ma sono errori che capitano. Per me possiamo ricominciare da zero, tanto piu’ che adesso la mia confusione su chi sia l’uno e chi l’altro e’ massima, per cui faro’ finta di non aver scritto nulla e di non aver letto nulla.
      La stima lasciamola a chi vogliamo prendere per amico, socio o sposo, questo e’ un luogo di confronto e basta, almeno credo.
      cordialmente
      viviana

    • Si dai....non c’è nessun problema.
      Concordo sull’ultima tua frase, e mi scuso con te pubblicamente per aver "carpito" male la tua reazione pure giustificata.
      Eppure sai, io ricordo che quando ero più giovane e piccolo (l’anno scorso..eheheh) mi infatuai così tanto di una mia amichetta per quello e per come scriveva, che la mia stima per lei continua ancora oggi, seppur distanti e con due vite totalmente diverse.
      Chissà se un giorno possa accadere che si diventi amici, sul serio...bah...chi può dirlo!
      Per il resto....continuate così..che mi piace.
      Con affetto, oserei dire
      Van Dick

    • Caro Van Dick
      come al solito non indirizzi la lettera, per cui magari stai parlando a Patrizia, Monica o a un’altra corrispondente femminile di ’Commenti’ e non a me, ma, supponendo che tu stia parlando a me, visto che fai ’rispondi’ a una mia mail, devo dirti che ho amici di tutte le eta’, anche molto piu’ giovani di me, ma non mi e’ mai capitato di chiamare amico qualcuno che mi abbia detto di non aver stima per me, e’ un precedente che mi lascia dubbiosa, poi fai come credi...
      viviana

  • Certo che Ratzinger è noto per posizioni fortemente ortodosse , così come il defunto papa , che peraltro copriva questa suo forte tradizionalismo con un uso assolutamente sapiente dei mass media . Ed in fondo anche le aperture del papa verso le altre religioni e il riconoscimento di errori commmessi dalla Chiesa centinaia di anni fa mi sono sempre parsi atti dovuti e non così sconvolgenti ; nell’era della comunicazione globale sarebbe stato assurdo non dialogare con Anglicani, Musulmani e così via . Peraltro non costa nulla dire che con Galileo si è sbagliato mentre si fa beato Pio IX ( ma nessuno aveva parlato della storia italiana al papa polacco?) o mentre si ripete all’infinito e si conferma la posizione più ortodossa sul controllo delle nascite . Non è pertanto che la sinistra avrebbe voluto un papa " comunista " ; in fondo il papa governa sui cattolici e chi cattolico non è nulla ha a che fare con lui da un punto di vista dottrinario . Gli è invece che la Chiesa Cattolica ha grande diffusione sia dove le masse sono più diseredate , sia dove il capitalismo è più forte e senza controlli , e quindi è negli auspici di chi si riconosce nella sinistra di trovarsi la Chiesa a fianco nel corso delle lotte per la liberazione culturale morale ed economica della gran massa degli oppressi , e non trovarsela nemica ed arroccata su posizioni incompatibili con la speranza di progresso . Per consolazione ricordo che anche il grande papa Giovanni venne presentato come un papa di transazione e molto tradizionalista e poi si è visto come è andata a finire.
    Buster Brown

  • Non credo sia esatto dire "gran parte del mondo cattolico" riguardo alla preoccupazione per l’elezione di Ratzinger... Anzi credo che gran parte del mondo cattolico sia contento di questa scelta. E poi alla fine a te cosa te ne frega? Da quanto ho capito nemmeno sei cattolica... Io credo che Dio esista, che lo Spirito Santo abbia agito in conclave. Ma siamo liberi nelle nostre opinioni giusto? Non credo che nessuno obbligherà le donne al Burka o che per te le cose cambieranno gran che! Io sono, in verità, un poco preoccupato perchè Il neo Papa si è espresso spesso contro un certo tipo di musica in chiesa, cosa che a noi giovani piace...per il resto vedremo giusto? Non credi sia meglio aspettare prima di criticare? Cosa conosci di Ratzinger? Io poco, e se tu hai letto qualche sua opera e questati ha scioccato allora spiegamela! Ma non credo quello che lui farà o che dirà sia molto diverso da quello che dice il catechismo. Si è liberi di crederci o no, di seguirlo o meno...giusto? Nessuno critica l’Islam per il Burka, o il comunismo per il fatto che consideri la religione come qualcosa di annebbiante per la ragione. A me offende questa cosa perchè mi ritengo libero comunque di essere d’accordo o meno con l’uomo di chiesa ma di credere in Dio e nelle sue opere. Mi sono collegato al sito per informarmi sulla teologia della liberazione e sul percè Ratzinger la osteggia. O per lo meno la osteggiava, perchè ricorda che un conto è fare la parte del rigido perchè è il tuo lavoro (Responsabile del Santo Uffizio), un altro è fare il Papa e rappresentare la chiesa, tutta, quella occidentale e quella dell’America Latina.
    Apprezzo cmq l’ impostazione del vs sito e mi trovate d’accordo su molto, ma non mi piace quando ci si ferma a pregiudizi, spesso fondati su ignoranza.
    Scusate per eventuali errori.
    Con attenzione
    Pierpaolo

    • Caro Pierpaolo
      se vai indietro a ’religioni’, trovi due articoli del 14 aprile proprio sulla Teologia della Liberazione. Purtroppo e’ solo la nostra televisione menzognera che parla di ’esultanza’ in tutto il mondo per l’elezione di questo papa, le notizie reali che arrivano dicono invece che c’e’ stato sconcerto e insoddisfazione e che si sperava che le cose andassero diversamente o nel senso di un papa argentino o nel senso di un papa come Roncalli. Forse non riesci a distinguere la propaganda dai fatti e credi che la televisione dia verita’.
      Questa e’ una lettera dalla Germania, Martina:“La tv italiana ha detto che c’e’ stata esultanza in Germania per l’elezione di Ratzinger. Non e’ vero. Il popolo tedesco comunque "non approva Ratzinger": lo so di prima mano, parlando con la gente intorno a me, a parte quello che dicono i mass media, che comunque non si dichiarano neanche loro cosi’ "entusiasti". Prima di tutto, la stragrande maggioranza dei tedeschi e’ protestante evangelista che non riconosce il Vaticano e non gliene importa niente del Papa. I preti evangelisti possono sposarsi e avere figli, e anche le donne possono diventare prete. Gli omosessuali e le lesbiche hanno qui pieni diritti di uguaglianza, per legge e di fatto: sono pienamente accettati dalla gente comune, come... l’esistenza di gatti, fiori e altri esseri viventi. L’aborto e’ permesso dalla legge e pagato dalla cassa malattia. L’uso dei preservativi viene raccomandato tramite pubblicita’ in televisione e radio ecc. Il Vaticano (e il Papa) sono un "TABU’" solo in Italia, qui no assolutamente. E penso neanche in altri paesi. Che poi ci siano i "conservativi" e i "progressivisti" dappertutto, quello e’ un altro argomento. Qui la gente da sempre fa scherzi e ironia sul Vaticano, in pubblico...ci ride sopra e si diverte, ecc. appunto perche’ non e’ un Tabu’..."

      Purtroppo vedo che il papa non e’ un argomento qualsiasi, per cui criticando questo o l’altro papa non ricevo reazioni qualsiasi, ma profondamente indignate e offese e spesso anche violente, mi si accusa di essere atea, non cattolica, marxista, perversa ecc. La cosa curiosa e’ che molti dei miei appunti sono sunti, addirittura attenuati, di critiche ben piu’ circostanziate che sorgono nel seno stesso della chiesa e che ricevo da sacerdoti, frati, teologhi.... Ma per la gente comune non si deve assolutamente criticare un Papa pena al scomunica, evidentemente sanno poco della Chiesa e delle sue regole, non hanno mai studiato la storia, per esempio, ne’ i papi del passato tra cui ci sono figure veramente ignobili per i quali il giudizio negativo e’ un dovere etico, confondono l’infallibilita’ del papa in materia di dogma col suo carisma personale o la valutazione storica della sua opera e credono che, per il fatto stesso che uno e’ papa, debba essere anche santo (cosa moralmente assurda), mentre all’infuori del dogma (anche a voler essere cristiani rigorosi) egli e’ un uomo come un altro, fallibile e contestabile. C’e’ in queste posizioni una forma di idolatria basata sull’ignoranza delle regole stesse della chiesa. Per questo traggo le principali obiezioni a Voitila come a Ratzinger da sacerdoti e non da profani, che almeno sono esperti del settore. Nel Papa ci sono due figure: l’uomo, che fa cose umane ed e’ fallibile, e il capo spirituale che regolamenta il dogma, che per i fedeli e’ pervaso da spirito divino quando lo fa. Ma non tutti gli atti di un papa appartengono al dogma. Il dogma e’, per esempio, stabilire la santissima Trinita’ ma non e’ un dogma tessere intrighi internazionali per cooptare i governi della Polonia o degli stati sudamericani con l’aiuto dei capitali dello IOR o sostenere governi fascisti come quello di Pinochet come ha fatto Voitila. Il giudizio religioso sul dogma appartiene ai cristiani oservanti, quello politico o etico o storico appartiene a tutti. E guai se non ci fosse. Il Papa non e’ Dio in terra (quello semmai era il Cristo),, il papa e’ un operatore politico contestabile e criticabile come ogni operatore politico, anzi di piu’ visto che ha autorita’ su un miliardo di persone.
      Purtroppo per alcuni cattolici tutto quello che fa un Papa e’ indiscutibile ed egli e’ santo per il fatto di esistere. Ma questa e’ banale ignoranza, e’ tecnicamente un errore, una credenza superstiziosa che nulla ha a che fare con la religione. In realta’ nessuno sa delle cose sacre della propria religione e delle regole dottrinali meno di un cattolico italiano. Siamo un popolo che ha scarsissima fede religiosa, non conosce le Scritture, non sa le regole della propria religione, non ha mai letto la Bibbia, e soprattutto non pratica il Vangelo. Di fronte alle altre religioni la nostra scarsa osservanza e la nostra miseria morale sono penose. E cosi’ surroghiamo la scarsa fede con l’ignoranza e la superstizione, e accusiamo l’altro di ateismo o irreligiosita’ o eresia se appena appena critica un papa, cosa che invece e’ legittima e normalissima anche per il piu’ osservante dei cristiani. Inoltre, non conoscendo ne’ praticando bene la nostra fede, non riusciamo nemmeno a vedere la differenza tra cristiani (chi segue la via del Cristo ma non il papa e tutti i sacramenti), cattolici (chi e’ battezzato e educato al catechismo cristiano e riconosce la gerarchia della chiesa e i sacramenti), osservanti (chi anche pratica i riti e le opere del buon cristiano), spirituali (chi ha vocazione alle cose dello spirito indipendentemente da una appartenenza chiesastica) e religiosi (chi opera per il bene degli altri amandoli come fratelli anche al di fuori di una osservanza religiosa). Non si conosce nemmeno la differenza tra osservanti, agnostici, religiosi non osservanti e atei e si fa di tutto un fascio, offendendo gli altri un po’ a caso. Cosi’ basta dire una parola di critica contro il papa e si viene attaccati come non religiosi, marxisti, non cristiani, non cattolici, atei e altri appellatovi vari che non hanno alcun senso... sciocchezze, come si vede, dettate solo da ignoranza e scarsa considerazione dell’argomento che e’, direi, molto serio, visto anche il suo impatto sulla psiche individuale e collettiva e sulle cose del mondo. Peccato solo che queste accuse non siano rivolte a quei politici che fraintendono cosi’ allegramente lo spirito religioso e le parole del papa e che per esempio si dichiarano neoliberisti (visto che il papa ha condannato il neoliberismo), favorevoli alla guerra (visto che il papa ha condannato la guerra) e cosi’ desiderosi di deprimere ancora di piu’ i poveri e di eliminare lo stato sociale (visto che il papa ordina continuamente di aiutare i poveri e tuona contro l’egoismo dei ricchi). Per cui, se solo chi si dichiara cattolico, agisse e votasse in conformita’, non avremmo questa gente al governo, per esempio. Dal che si vede che non c’e’ alcuna connessione logica e pratica tra il dichiararsi cristiani e il resto delle nostre scelte di vita. E in fondo tutto si riduce a poche chiacchiere e a qualche offesa data a caso
      viviana

  • Francamente, anche sulla vicenda Ratzinger, le posizioni di Viviana, come del resto quelle di Giancarlo Pacchioni, non mi convincono affatto.

    E, partendo da un personale irriducibile ateismo senza se ne ma, finisco poi per condividere quanto dice il giovane cattolico che ha risposto a Viviana.

    Che Ratzinger, a parte le fotografie in divisa della gioventu’ hitleriana ( credo che se ne potrebbero trovare anche di papa Roncalli in divisa da balilla senza che questo significhi nulla di serio ), sia un fondamentalista della peggiore specie quanto a giudizi sull’ emancipazione della donna, famiglia, costumi sessuali, omosessualita’, fecondazione assistita, antiscientismo non credo possano esistere dubbi di sorta.

    Ma non mi sembra francamente che su questi temi il buon Woytila la pensasse diversamente, anzi.

    Con la differenza che Ratzinger non mi sembra - anche se spesso i ruoli trasformano le persone - al momento avere nemmeno la centesima parte del carisma e della oggettiva simpatia personale che ispirava Woytila.

    Per cui, ferma restando l’ assoluta continuita’ scelta dal Conclave, il "pastore tedesco" mi sembra francamente molto meno "forte" e "pericoloso" ( spero si capisca il senso delle virgolette ) del suo predecessore.

    Ma del resto la scelta di assoluta continuita’ mi sembra del tutto evidente anche negli aspetti "positivi" che caratterizzavano il pontificato di Woytila ( rifiuto assoluto della guerra, critica del liberismo selvaggio, attenzione alle poverta’ non solo del terzo e quarto mondo ) ed in questo senso la scelta del nome benedettino mi sembra una chiara conferma.

    In piu’, non essendo italiano, come Woytila mi sembra destinato a non impicciarsi piu’ di tanto degli affari della politica italiana.

    Quindi, dove sta il problema ?

    Cosa c’e’ di nuovo e di terrificante sotto il sole ?

    Ken Parker

    • Caro Ken Parker,
      a parte che Ratzinger, a detta di tutti (e sto parlando di sacerdoti e di gran parte del mondo cattolico) sta accentuando gli elementi negativi e regressivi di Voitila, il quale Voitila almeno non si e’ mai premurato di minacciare di scomunica chi voti per un partito a lui non gradito, e non ha mai fatto elenchi cosi’ espliciti di pericoli da condannare, dimenticandosi per giunta (guarda caso) proprio quel capitalismo selvaggio che almeno Voitila aveva condannato piu’ volte.... a parte queste e altre cose decisamente peggiorative e un po’ inquietanti rispetto a Voitila, dunque, .. sarei poi curiosa di sapere quali sono tutte quelle cose con cui sei perfettamente d’accordo con cattolico integralista contro Giancarlo e me
      cordialmente
      viviana

    • Il problema e’ quello di sempre ed e’ l’ impostazione "girotondina", lontana mille miglia da una impostazione di classe, che finisce poi per generare equivoci a non finire.

      E che porta fatalmente ad identificare in figure simbolo - sicuramente pessime, ma questo e’ un altro discorso - che siano oggi Berluska, domani Ratzinger un "nemico assoluto", senza rendersi conto che, fatte le dovute differenze, questi personaggi altro non sono se non strumenti ed espressioni di un certo capitalismo.

      E che e’ questo il vero nemico da combattere, partendo dalle contraddizioni reali - in primo luogo quelle socio/economiche - e non demonizzando come "mostri" i singoli personaggi, cosa che in passato - soprattutto per il Cavaliere - ha finito spesso per tramutarsi in un favore a chi si voleva combattere.

      Questo mio giudizio, che non nasce certo ora, non mi ha impedito in passato di partecipare alle iniziative dei "girotondini" - dal presidio di Piazza Cavour a Roma con Moretti a quello successivo alla Rai fino al milione in Piazza S. Giovanni - considerandole comunque come positive in quel contesto storico/temporale.

      Ma credo pure che il blocco sociale di Berluskoni si sia sgretolato non tanto sulla denuncia delle leggi ad personam ma dalle lotte sociali ( Art.18, tramvieri, Scanzano, Melfi, lotta per la casa e contro il precariato) che hanno messo a nudo la falsita’ delle promesse del Cavaliere.

      Per Ratzinger, che comunque governa la Chiesa e non l’ Italia, vale lo stesso discorso.

      Il problema non e’ demonizzarlo ma, a partire dal referendum che dovrebbe avvenire a breve su ricerca e fecondazione assistita, dimostrare le contraddizioni pratiche tre certe teorie fondamentaliste e la pratica quotidiana di una societa’, anche nella minoritaria parte cattolica, molto piu’ avanzata e moderna dei testi del Sant’ Uffizio.

      Mentre invece la "demonizzazione" rischia di compattare intorno a Ratzinger anche tanti cattolici antiliberisti ed anticapitalisti.

      Keoma

  • SPERIAMO CHE QUESO NUOVO PAPA SCONFIGGA DEFINITIVAMENTE IL COMUNISMO E TUTTI I SUOI

    MALI MATERIALISTICI. DA QUANDO VI INTERESSATO A PROBLEMI SPIRITUALI E NON MATERIALI

    • Senti, coglione, forse non ti sei reso conto - evidentemente non sentivi nemmeno quello che diceva Woytila e quello che ha detto Ratzinger pochi giorni fa - che se e’ vero che il pontificato del Papa polacco ha contribuito a dare la spallata finale ad un "socialismo reale" ormai putrescente, i regimi che hanno Sostituito nell’ Est Europeo quelli comunisti - oltretutto quasi tutti gli attuali governanti di quei paesi sono loro stessi ex comunisti, pensa a Putin ex capo del Kgb - non hanno minimamente risposto a quello che Woytila auspicava.

      Nessuna applicazione, nemmeno nella sua Polonia, della "dottrina sociale cristiana" ma invece liberismo selvaggio, poverta’, criminalita’ al potere, guerre e quanto di peggio sia possibile.

      E naturalmente anche quel "relativismo" su cui tanto Ratzinger, due giorni prima di diventare Papa, si e’ lungamente soffermato.

      NON CAPIRE QUESTO SIGNIFICA ESSERE OTTENEBRATI DA UN ANTICOMUNISMO ORMAI FUORI DELLA REALTA’.

      NON CAPIRE QUESTO SIGNIFICA PURE NON ESSERE PER NIENTE UN BUON CRISTIANO.

      Uno di Mani Tese

    • Come al solito c’è chi esagera e chi fanaticamente propaganda assurdità spacciandole come la verità assoluta su future catastrofi umane!.
      Questo messaggio di questo esponente di mani tese, è la diretta conseguenza dell’intellettualismo di Viviana e Giancarlo....giusto per rispondere a lei sulla sua domanda a Ken, su quali cose condivide con il giovane cattolico integralista.
      Sono proprio queste affermazioni che secondo me farebbe bene Viviana a non fare alimentare in chi legge. Io personalmente non approvo, come Ken, le prospettive e le considerazioni troppo allarmistiche che lei scrive nei suoi trafiletti, c’è troppa intemperanza giovanile e poca saggezza intellettuale nelle loro affermazioni. Lei si dichiara no-global, d’accordo, ma per questo dovrebbe fare meno sfoggio di nozionismo (magari pure cercato con avidità di sapere) e dedicarsi più a mediare le nozioni, come appoggio discorsivo, a conclusioni più "governabili" dal punto di vista pratico, perchè sono troppo estreme ed imperative.
      Fare il no-global è fin troppo semplice, anche perchè ci si dedica fermamente a pochi argomenti a loro cari, ma essere un intellettuale e scrivere su un forum o su un giornale, è ben altra cosa.
      Il discorso si sposta in altri campi e non voglio affrontarli perchè è lungo.
      Dico solo a Viviana, che tra l’altro immagino sia giovane, di fare tesoro del nozionismo giornalistico che ha, per proiettarlo in altre forme mature di comunicazione. Se il suo scopo è quello di raggiungere evidentemente altri giovani no-global come lei potrebbe andare anche bene, ma non può assolutamente convincere i non più giovani, come me, che potranno non sapere cosa fare e come fare, ma sanno certamente cosa non si deve fare e come non si deve fare, in politica come nella vita.
      Mi è sembrato opportuno fare questo mio intervento perchè ho letto nelle parole di Viviana una certa frustazione ed incazzatura contro qualcuno che la provoca e la stuzzica ( e devo dire anche con un certo nesso logico), e lei intemperante ora si chiede cosa ha questo integralista cattolico contro di lei.

      Van Dick