Film - Il Berlusconi rapito ma non distribuito
domenica 29 gennaio 2006
ByeByeBerlusconi: Il premier sul grande schermo?
Lo vediamo sule reti Rai, Fininvest, su La7; lo sentiamo alla radio; lo leggiamo e vediamo sui giornali tutti i giorni.
Chissà se riusciremo anche a vederlo sul grande schermo?
Temiamo di no, visto che il film ByeByeBerlusconi, interpretato dal sosia del premier, Maurizio Antonini, non ha ancora trovato un distributore per l’Italia.
La regia di questa farsa che racconta il rapimento di un leader-imprenditore, da parte di un gruppo terroristico, e del successivo processo cui viene sottoposto da parte di una giuria popolare, è firmata da Henrik Stahlberg e Silvia Chiarla (co-sceneggiatrice).
In Italia, se uscirà, prenderà il titolo di Buonanotte Topolino, e parteciperà al Festival di Berlino.
Se ne sente parlare molto poco, anche in Internet non c’è un granché. Abbiamo letto l’articolo che riportiamo qui sotto, firmato da Antonio Fusco, su CastleRock.
Il rapimento di Berlusconi a Berlino di Antonio Fusco, cinema.castlerock.it
Dopo Viva Zapatero!, un altro film sembra essere destinato a far discutere ed a sollevare polemiche, in particolare sulla politica dell’attuale governo di Silvio Berlusconi.
Quest’anno, il giovane regista Jan Henrik Stahlberg, insieme ad un gruppo di attori, ha messo in cantiere il film Bye Bye Berlusconi, girato in economia e con interpreti prevalentemente italiani, a cominciare da Maurizio Antonini, il sosia del Presidente del Consiglio, quindi Lucia Chiarla - che ha collaborato anche alla sceneggiatura - Pietro Bontempo, Consuelo Barillari, Fabio Bezzi e Tullio Sorrentino.
Prima ancora che inizino le riprese però, si profila all’orizzonte la possibilità di pesanti conseguenze giudiziarie, ed allora a Stahlberg ed agli attori - consigliati dall’avvocato berlinese Christian Schertz - viene in mente di cambiare i nomi dei personaggi e del contesto in cui si svolge la storia, ed allora il Bel Paese diventa l’immaginaria Topolonia, mentre l’attuale premier è Micky Laus, venditore di cocomeri e proprietario di Melonen TV network televisivo dove la volgarità regna sovrana tra veline scosciate, quiz a premi e i monologhi di Laus, che tra l’altro è anche titolare di una squadretta di calcio amatoriale, la AC Topolonia. Un giorno però, Laus viene rapito da un gruppo di terroristi e sottoposto ad un processo popolare il cui verdetto arriverà dal popolo del web.
Il film di Stahlberg farà parte del cartellone del 56esimo Festival di Berlino, ed ha già contratti di distribuzione nella maggior parte dei paesi europei ma tutt’oggi - chissà perchè - il film non riesce a trovare un distributore italiano: "Riceviamo risposte piuttosto vaghe" ha detto il regista "Ci sentiamo dire che forse sarebbe un film più adatto ad un pubblico straniero, e qualcuno ha tirato in ballo anche l’imminente campagna elettorale. E’ una cosa molto strana".
In attesa di vedere il sosia del premier sul grande schermo a Berlino, c’è anche chi si chiede quando sarà possibile vedere Berlusconi dare il suo contributo artistico al doppiaggio di un cartoon. Il magazine Variety, infatti commentando le interpretazioni di Walter Veltroni ed Ignazio La Russa in sala doppiaggio, rispettivamente per Chicken Little - amici per le penne ed un episodio de I Simpson, si è chiesto "Chi sarà il prossimo? Silvio Berlusconi?".
[nella foto, un’immagine del film]
Messaggi
1. > Film - Il Berlusconi rapito ma non distribuito, 30 gennaio 2006, 02:02
Viva Zapatero come documentario satirico è una raccolta di video e reportori, sarebbe interessante invece poter veder questo film al più presto possibile. Ma credo che si vedrà dopo le elezioni, per adesso gli italiani si godono il vero Cavaliere, perchè come si fa a vivere senza di lui? Prima di andare a dormire bisogna ascoltare le fiabe, e chi meglio di lui le sa raccontare?
RINALDO SIDOLI
2. > Film - Il Berlusconi rapito ma non distribuito, 30 gennaio 2006, 14:28
Non c’é da stupirsi che non si trovi un distributore pronto a rischiare... forse farebbero meglio a diffonderlo in rete. Il passa parola funziona ancora, eccome.
Ma in Italia, con tutto quello che é successo dal ’94 ad oggi, é possibile che non ci sia nessuno che abbia le palle per esporsi in prima persona e denunciare cosa é veramente successo? Un M.Moore italiano non esiste, eppure ce ne sono di cose da dire, ma sono tutti impegnati a raccontare i disagi tra genitori e figli, tra amanti traditi, e vacanze in c.. al mondo.
Viva il Cinema Italiano.
3. > Film - Il Berlusconi rapito ma non distribuito, 1 febbraio 2006, 17:25
In data 31 Gennaio, ore 21:00, sono stato alla conferenza di Marco Travaglio. La sala delle conferenze, abbastanza capiente, era gremita di gente. L’argomento della conferenza era:
LE REGOLE DEL GIOCO
Nel dicembre del 1994 cade il primo governo B. B incolpa la magistratura della caduta del suo governo, con il famoso avviso di garanzia ricevuto al summit di Napoli, stesso mese. In realta’ il governo era già caduto prima per la mancanza dell’appoggio della Lega e di Bossi.
L’inciucio a parere di Travaglio e’ nato proprio in quel mese di dicembre 1994, quando Massimo D’Alema ando’ a cena con B e Letta.
Non si sa cosa si disse quella sera, ma in un dibattito parlamentare, documentato nel libro di Travaglio INCIUCIO, l’On. Violante si fece sfuggire, tra lo stupore di alcuni parlamentari del centro sinistra tra cui Fassino e Visco, che c’era un accordo che le televisioni di B non sarebbero mai state toccate.
L’outing, come lo chiama Travaglio, si commenta da solo.
per via dell’inciucio. L’inciucio secondo lui e’ un do ut des sotteraneo tra il centro destra e il centro sinistra, dove pero’ si vede solo il do, non si vede il des.
Prima mette in confusione gli elettori, poi gli sta facendo un pressing tutti i giorni. Come mai nessun giornalista gli chiede conto del fatto che lui e’ in mezzo a tutte e tre le scalate? Che sono:
i Signori Fassino, D’Alema e gli altri dovrebbero confessare cosa hanno detto nelle loro telefonate, tutte intercettate, prima che il contenuto venga reso noto dai giornali e li sputtani ulteriormente. Questo dovrebbero fare.
Ossimoro sognatore