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Forum Sociale, flop dell’organizzazione

Publie le lunedì 18 ottobre 2004 par Open-Publishing

Forum Sociale

Quello "ufficiale" somiglia in modo inquietante al meeting di Confindustria a Cernobbio. Per fortuna esiste il forum "alternativo", dove si discute senza l’assurda ’imbalsamatura’ fatta di giacchette con distintivo...

da Londra, Lorenzo Anania

Londra, 16 ottobre 2004 - Il braccialletto rosso è per i delegati "normali", quello verde per i volontari, il blu per la stampa (particolare da ricordare), quello viola per coloro, chiamati "segregated people", che hanno deciso di dormire al Millenium Dome, il posto più economico dove riposare le stanche membra dopo una giornata passata tra un meeting e un altro dislocati per tutta la metropoli londinese. Per 10 sterline si può stare tre giorni a dormire per terra sotto un avveniristico tendone di cemento al freddo e al gelo.

Al forum c’è una porta per entrare e, accanto, una per uscire; se ti sbagli ti ammoniscono verbalmente guardandoti male e facendoti sentire un vero provinciale. Nella sala stampa del forum "ufficiale" (perché per fortuna c’è anche quello "alternativo") non ci sono telefoni e l’accesso è strettamente sorvegliato da due signore di una certa età che indossano temibili divise da poliziotte.
Ma dove sono finito? mi domando esterrefatto! "Sembra di stare a Cernobbio, al meeting di Confindustria" esterna il mio compagno di sventura Marco. Ha ragione.

Da una parte le tante associazioni che hanno conquistato un tavolino dopo mesi di richieste e progetti espongono le loro iniziative politiche e culturali con la buona fede di un bambino. Dall’altra l’organizzazione ufficiale che adotta criteri rigidi per la circolazione della gente.

E’ chiaro che questo forum gli inglesi non lo volevano; paurosi di scontri come Genova o Seattle, hanno dislocato gli eventi "ufficiali" per tutta Londra, a destra e a manca.

Avendo io, come corrispondete, il braccialetto blu e volendo stare insieme ai ragazzi e alle ragazze che partecipano al forum, ho dovuto litigare per più di un’ora e mezzo per entrare al Millenium Dome, dove stanno le "persone segregate", come le chiama la sicurezza all’entrata.

La stampa non è ammessa là! Un cartello elenca le regole all’interno: no alcool, no radio, no strumenti musicali, non si può cucinare, non si può fumare! Alla fine grazie all’intervento di una responsabile riesco ad entrare solo dopo che ho consegnato la macchina fotografica in cauzione. Dormo là, per terra come tutti. La sera dei ragazzi estraggono una chitarra passata non so come al ferreo controllo dell’entrata. Dopo 5 minuti arriva una guardia a redarguirli! Io sono esterrefatto e basito dall’atmosfera irrealmente silenziosa. Ancora non capisco perché la stampa non possa entrare, non mi basta la spiegazione secondo cui non vogliono che foto dell’interno vengano pubblicate perché il complesso edilizio è nuovo e deve ancora essere inaugurato.

Nel dormitorio non ci sono seggiole e punti di aggregazione, in più chiuderà domenica mattina e nel pomeriggio ci sarà la manifestazione di chiusura contro la guerra. Gli italiani non ci stanno, hanno organizzato un’assemblea per sabato sera per parlare di cosa fare visto che molti hanno l’aereo per tornare a casa lunedì.
Per fortuna c’è il forum "alternativo" dove finalmente troviamo la situazione ideale di confronto e discussione che, normalmente, dovrebbe esserci in appuntamenti come questo.

Intorno ad un tavolo tutti parlano e si confrontano. In particolare, ad un incontro organizzato da Indymedia dove ci sono rappresentati dall’Ungheria, Svizzera, Germania invitati dagli organizzatori inglesi, si parla delle varie esperienze e di come far conoscere a tutti quello che stanno facendo.

Forte dei miei due bracciali blu e viola, che al forum alternativo per fortuna nessuno ti chiede di esibire, continuo a chiedermi, durante gli interminabili viaggi in metropolitana per raggiungere le varie conferenze, perché gli inglesi hanno voluto organizzare questo terzo forum sociale europeo.

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