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I fascisti assediano l’Università Roma Tre

Publie le sabato 23 aprile 2005 par Open-Publishing
5 commenti

Dazibao Estrema destra

di Eduardo Di Blasi

Ancora braccia tese e coretti inneggianti a Duce e fascismo. Ancora esagitati vestiti di nero che vorrebbero dare una lezione alle «zecche» di sinistra. Ancora, di contro, ragazzi di sinistra barricati dentro l’ateneo di Roma Tre, Facoltà di Scienze Politiche, rancorosi in egual misura. In mezzo, a dividerli, ancora le forze dell’ordine, polizia e guardia di finanza in assetto antisommossa, arrivati anche dentro l’università a frapporsi tra gli uni e gli altri.

Ancora via Segre, ancora la Facoltà di Scienze Politiche di Roma Tre, appena dopo ponte Marconi. Stessa università, stessa strada, alcune delle stesse facce del 13 dicembre, giorno in cui l’ateneo, circondato da un cordone di polizia, ospitò - blindato - un convegno sugli Ogm che aveva per protagonisti il ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno, un centro sociale occupato di destra (noto come Foro753, protetto dalla giunta uscente di Francesco Storace) e un negozio di gadget del Ventennio (il 2punto11). Fu lo stesso giorno, quello, in cui nove ragazzi furono aggrediti da «fascisti» che per adesso non hanno un nome (un volto sì, le telecamere della Digos, presenti anche ieri con due operatori in borghese, ripresero l’avvenimento). Tutto successe qui, davanti a via Segre.

La cronaca di quanto accaduto venerdì non può prescindere però dall’aggressione subita il giorno prima da due ragazzi di sinistra. Erano stati picchiati mentre cercavano di proteggere dalla «pulizia» promossa dal movimento Azione Universitaria un manifesto su un’iniziativa legata alle celebrazioni del 25 aprile.

Giusto venerdì mattina, alle 10, il preside di Scienze Politiche Luigi Moccia aveva convocato la Consulta Permanente delle Rappresentanze Studentesche. Dalla riunione sarebbe poi uscito un documento di censura contro Azione Universitaria, il movimento della destra d’ateneo che aveva autonomamente deciso di “ripulire” gli spazi di comunicazione politica (iniziando da quelli di sinistra). La questione, però, già alle dieci di mattina era diventata difficile. I rappresentanti di Azione universitaria erano infatti arrivati «accompagnati» ed avevano trovato ad accoglierli un presidio «antifascista». Erano saliti alla Consulta, poi erano ridiscesi e avevano stracciato un altro po’ di manifesti. A quel punto la contrapposizione davanti all’università si era fatta violenta, i gruppi crescevano di numero (una cinquantina di qui, un’ottantina fuori), tanto che era dovuta arrivare la polizia. Rispetto ai precedenti, però, ieri qualcosa è successo a Roma Tre. Qualcosa di politicamente rilevante. Artefice il rettore dell’università Guido Fabiani chiamato in facoltà per sedare gli animi e per proteggere i suoi studenti.

Attorniato dai collettivi di sinistra al piano terra di Scienze Politiche (all’interno della struttura ancora agenti in assetto antisommossa) Fabiani rispondeva a muso duro a chi tra gli studenti lo accusava di non aver fatto nulla per difenderli dall’assalto fascista. Un colloquio franco, anche aspro, in cui il rettore rivendicava la sua posizione antifascista e accoglieva la proposta di affissione in ogni Facoltà dell’Ateneo «una targa che ribadisca la volontà di praticare e far rispettare all’interno di Roma Tre i valori costituzionali democratici ed antifascisti della Repubblica Italiana».

Poi la decisione di andare a parlare anche con i rappresentanti di Azione Universitaria. E qui la sorpresa. I ragazzi arrivano in numero di 5. «Fate entrare anche gli altri studenti», chiede il rettore. «Siamo una delegazione», rispondono loro. «Voglio sapere se ci sono altri studenti. Voglio parlare con i miei studenti. Fateli entrare e identificare», si impunta guardando sopra la testa dei cinque la marmaglia nera e minacciosa. «Noi siamo di questo ateneo», dicono loro. «E perchè vi accompagnate con questi facinorosi?». Due secondi di silenzio. Fabiani giudica che non avrà risposte e decide che sia inutile parlare con loro. È indignato. Al collega del Giornale che domanda se era stato un comportamento lecito quello dei ragazzi di sinistra che avevano impedito l’accesso agli «esterni» di destra, risponde: «È giusto che gli studenti abbiano difeso l’ateneo dai fascisti».

http://www.unita.it/index.asp?SEZIO...

Messaggi

  • VIA I FASCISTI DA ROMA3!

    Dopo le ripetute intimidazioni e provocazioni neofasciste, dopo che il 13 dicembre per la venuta del ministro della repubblica Alemanno aveva comportato la blindatura della facoltà di scienze politiche e il pestaggio di alcuni compagni dopo l’aggressione di due studenti giovedì 21 aprile, oggi 22 Aprile gli antifascisti e antifasciste roman@ hanno deciso di dire basta. La viltà e l’infamità unita alla finta politica portata avanti da elementi di Azione Universitaria connivente con elementi dell’estrema destra non istituzionale, foro 753, Casa Pound non sono più tollerabili Il presidio degli studenti di roma tre della mattinata ha respinto e buttato fuori dalla facoltà di Scienze politiche i Fascisti.Gli antifascisti Romani hanno presidiato la facoltà per tutto il giorno dopo aver cacciato i "fascisti Fuori dall’università". La forza e la determinazione dei compagni e la pesante situazione di ordine pubblico che si era creata per la presenza di numerosi squadristi hanno costretto le istituzioni univesitarie, il rettore nonchè il preside della facoltà a prendere una chiara e netta posizione contro chi pretende l’agibilità politica con espressioni di violenza, di fascismo e squadrismo. Oggi la Roma Antifascista ha dimostrato a questi individui che non hanno e non devono avere legittimità politica all’interno di questa città. Questo in prossimità di una data fondamentale per una città come roma medaglia d’oro per la resistenza, Il 25 Aprile anniversario della liberazione dal Fascismo e dal nazismo. Quest’anno questo 25 Aprile, 60esimo anniversario della liberazione, assume un significato amplificato dai continui attacchi della destra istituzionale alla memoria di questo paese ai valori su cui questo stato è fondato primo fra tutti l’antifascismo, non ultima la proposta di legge in discussione in parlamento che equipara i reduci della repubblica di salò che servirono i nazisti ai partigiani che sacrificarono le loro vite per ridare dignità e un nuovo futuro all’Italia. Richiamando tutti i compagni romani ad una massiccia presenza per la manifestazione del 25 aprile che dia un segnale forte a chi negli ultimi anni coprendosi di una veste istituzionale ha portato avanti una politica revisionista e squadrista. Riteniamo necessaria la convocazione di un assemblea cittadina antifascista che affronti pubblicamente la questione "neofascisti e neofascismi",

    ROMA E’ ANTIFASCISTA.

    NOI LOTTE SOCIALI, VOI INFAMI MAIALI!

    LA MEMORIA NON SI CANCELLA, ORA E SEMPRE RESISTENZA!!!!

    Antifascisti e Antifasciste Romani

    • OSCURATE SUBITO QUESTE MINACCE, QUESTI PROCLAMI DI GUERRA, QUESTE XENOFOBIE POLITICHE PER FAVORE!!!

      Non capisco perchè sta ancora qui questo messaggio dopo che in ben evidenza ci sia scritto:
      "Attenzione : cancelleremmo i messagi a carattere diffamatorio, ingiurioso, xenofobo, sessista, le minacce, pubblicita’ politica e comerciale... ".
      La lotta politica non si persegue con questi slogan, state rischiando di dimostrare di avere "poche idee".
      E se le avete mettetele in campo in ben altro modo...non otterrete nulla così.
      Per favore...state facendo un grande errore.

      Van Dick

    • "Xenofobie politiche" ?

      Faccio notare, a proposito di razzismi e xenofobie, che i fascisti che hanno tentato - una volta tanto prendendole - l’ assalto all’ Universita’ Roma 3 sono quelli del Foro 753.

      Cioe’ quelli che occupano - e che finora hanno avuto la copertura politica della giunta Storace, finalmente caduta - dei locali della Regione da anni destinati alla realizzazione del Museo dell’ Olocausto, impedendo quindi i lavori e la realizzazione del Museo stesso.

      Voglio sperare che Marrazzo , tra i primi atti della nuova Giunta, imponga subito lo sgombero di queste carogne fasciste.

      Ben

    • LI CHIAMAVANO BANDITI, CI CHIAMANO TEPPISTI, SIAMO PARTIGIANI, SIAMO ANTIFASCISTI!

      25 APRILE 2005
      ‘NIENTE DA FESTEGGIARE’

      25 APRILE 1945. IN ITALIA, DOPO PIÙ DI VENT’ ANNI DI DITTATURA NAZIFASCISTA, FINIVA UNA DELLE PAGINE PIÙ CRUDELI CHE IL PAESE ABBIA MAI VISSUTO, CON
      MIGLIAIA DI PERSONE DEPORTATE, TORTURATE, ASSASSINATE, NEL NOME DI UN’IDEOLOGIA CHE HA CAUSATO MORTE E TERRORE IN TUTTA EUROPA.

      25 APRILE 2005. SONO PASSATI SESSANT’ ANNI DA QUELLA DATA E LA STORIA SEMBRA STRANAMENTE RIPETERSI: I FASCISTI SI CANDIDANO ALLE ELEZIONI,
      POPOLANO LE CURVE DEGLI STADI, SI APPROPRIANO DI SPAZI PUBBLICI, INCENDIANO LE CASE OCCUPATE, ACCOLTELLANO, ASSASSINANO, COMPLETAMENTE INDISTURBATI DALLO STATO. LO STESSO STATO CHE STA TENTANDO DI RISCRIVERE LA STORIA, CONCEDENDO L’APPELLATIVO DI ‘SOLDATI DI GUERRA’ AI FASCISTI DELLA RSI (REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA) EQUIPARANDOLI AI PARTIGIANI, LO STESSO STATO CHE VUOLE FAR PASSARE LA LOTTA ANTIFASCISTA COME GUERRA TRA OPPOSTI ESTREMISMI, QUELLO STATO CHE SESSANT’ ANNI FA, MENTRE UNA GRANDE FETTA DELL’ITALIA CHIEDEVA UN RADICALE CAMBIAMENTO DELLA SUA STRUTTURA, REGALAVA AL POPOLO ITALIANO LE ‘DEMOCRATICHE ELEZIONI’ E ASSEGNAVA AI FASCISTI ALTE CARICHE NEI SUOI UFFICI.

      PER CHI CREDE OGGI CHE IL 25 APRILE SIA UN GIORNO DI FESTA MENTRE I FASCISTI CONTINUANO AD ASSASSINARE E LO STATO A REPRIMERE, LICENZIARE, AFFAMARE, CARCERARE, NOI RISPONDIAMO:

      25 APRILE, NIENTE DA FESTEGGIARE!

      LUNEDI 25 APRILE 2005 ORE 10 ROMA - PORTA SAN PAOLO (PIRAMIDE)

      TUTTI DIETRO LO STRISCIONE!

      ANTIFASCISTI ROMANI