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John Lennon - Sono passati già 25 anni...

Publie le giovedì 8 dicembre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Musica-Opera Storia

John Lennon il mito che non muore
L’8 dicembre del 1980, John Lennon, uno dei più celebri personaggi della musica contemporanea che, nelle sue canzoni, aveva sempre predicato e auspicato la pace, veniva ucciso violentemente da uno squilibrato. Icona planetaria, alfiere di un messaggio ispirato alla pace e all’amore tra gli uomini, John Lennon è ancora il protagonista di ondate di ricordi ed emozioni.

I fatti.

Ore 22:50 dell’8 dicembre 1980. La limousine bianca che riaccompagna a casa John Lennon e Yoko Ono raggiunge il Dakota, edificio sulla 72ma strada che fronteggia Central Park e in cui vivono le star. Yoko precede John. Nel breve tragitto che lo separa dall’entrata, l’ex Beatles incrocia e oltrepassa un fan a cui qualche ora prima, uscendo dal Dakota, aveva autografato una copia di Double Fantasy, l’album che a fine novembre aveva interrotto i suoi cinque anni di silenzio discografico.

"Mister Lennon!". John si volta. Il fan ora impugna con entrambe le mani un revolver calibro 38. John tenta la fuga, viene raggiunto da quattro dei cinque proiettili esplosi dall’uomo. Non cade subito, barcolla fino all’ingresso del Dakota, poi crolla proferendo le sue ultime parole: "Mi hanno sparato".

Lennon spira poco più tardi al Roosevelt General Hospital, dove arriva in condizioni disperate per la gravissima emorragia causata da quattro devastanti proiettili esplosivi. La notizia fa il giro della città e presto del mondo. Le radio diffondono le canzoni dei Beatles, le strade si riempiono di uomini, donne, ragazzi e bambini, chitarre e candele.

Il giorno dopo, Pete Hammill scrive sul New York Magazine: "L’entrata dell’obitorio è sigillata da catena e lucchetto...In una cella frigorifera giacciono gli anni Sessanta...". (Kataweb)

Come succede ormai ogni anno l’8 dicembre, centinaia di fans di Lennon si riuniscono a Central Park e lle 22:50 ora locale (le 4:50 di domattina in Italia), il momento in cui Lennon fu ucciso accenderanno candele. Avverrà nello spazio battezzato ’Strawberry Fields’, in omaggio a una delle più famose canzoni dei Beatles, con la riproduzione di un mosaico pompeiano offerto da un artigiano napoletano. Al centro del mosaico dedicato alla pace c’è la parola ’Imagine’ dal titolo di una delle canzoni più popolari del genio di Liverpool.

Yoko Ono, che vive sempre nello stesso palazzo, passerà la giornata ’meditando, in tutta calma’, come ha indicato la sua portavoce, e non parteciperà a nessun evento pubblico. La vedova del cantante, 72 anni, ha ricevuto numerose richieste di intervista, ma le ha rifiutate tutte, e lo stesso ha fatto il figlio della coppia, Sean Lennon. La Ono ha invece festeggiato la ricorrenza del 9 ottobre, compleanno sia di John sia di Sean Lennon.

In una cerimonia nel centro della città inglese dove Lennon è nato e cresciuto, si sono preparate per onorare l’icona del pop John Lennon con tributi floreali e musicali inoltre i fan creeranno un santuario sotto una statua del leggendario Beatle.
Anche l’Italia non dimentica. A Brescia, la scorsa domenica 4 dicembre, ha avuto luogo il tributo a John Lennon, ’Imagine again’, presso l’auditorium San Barnaba.

Organizzato dai Beatlesiani d’Italia Associati, è stato accompagnato da una raccolta di firme per la riapertura del Beatles Museum a Brescia. L’iniziativa è stata anche occasione per presentare numerosi libri di recente pubblicazione: tra questi, ’Beatles dolce vita’ di Corrado Rizza, ’Beatles for sale’ di Marco Bonfiglio e ’Gli ultimi giorni di Lennon’, di Michelangelo Iossa

http://www.centumcellae.it/leggi.php?id=9168


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