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L’Unione s’impalla

Publie le martedì 4 ottobre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Elezioni-Eletti Primarie

Questa volta non ci sono dissensi politici ma è tutta colpa del successo del sito del centrosinistra sulle primarie

di Angelo Notarnicola

Tutto lascia supporre che le prossime primarie del centrosinistra potrebbero avere un successo inimmaginabile. Lo conferma un insolito evento accaduto ieri al sito web dell’Unione, depositario di tutto l’occorrente - documenti, regolamenti, programmi, eventi, eccetera, eccetera - per lo svolgimento delle primarie.

Il sito in questione è www.unioneweb.it Ad un certo punto della giornata di lunedì, è andato in tilt non consentendo più alcun accesso. La motivazione che appariva sull’homepage segnalava la chiusura momentanea a causa dell’eccessivo numero di connessioni.

Andrea Draghetti, webmaster del sito, spiegava l’accaduto così: “Una cosa incredibile, non succede neanche per il sito di ’Repubblica’ o della ’Gazzetta dello Sport’. Oltre 1.550.000 contatti, 12 megabit di traffico html, 870.000 pagine visitate, 150 mila accessi negati per tutto il tempo in cui sulla home page era visibile la scritta ’Too many connections’. Roba da non credere".

La Tomato Interactive, provider del sito dell’Unione, comunicava che il carico del sito aveva superato il 10 mila % del normale traffico e che stava implementando un cluster formato da 3 macchine di frontend per fornire pagine web e da una macchina database per i contenuti. Va ricordato che sullo stesso sito web, Marco Bloemendal, uno specialista di dataweb che lavora all’Unione, ha attivato un database che consente di rintracciare, in base alla propria residenza, il seggio più vicino dove votare.

Se questi sono i dati a due settimane dall’inizio del voto, tutto lascia effettivamente supporre che le primarie si potrebbero rivelare una consultazione dall’altissima partecipazione: un bagno di popolo inimmaginabile alla vigilia. Tutto questo potrebbe avere due risvolti clamorosi: da una parte potrebbe incoronare Romano Prodi, leader indiscusso dell’Unione, dall’altra invece potrebbe nascondere anche la possibilità di risultati clamorosi e inaspettati.

Ricordiamo un dato che potrebbe rivelarsi utile. In Puglia, dove fino ad oggi si sono svolte le uniche primarie del nostro paese, nel gennaio scorso si sono recati ai seggi più di 80.000 cittadini. Nichi Vendola ha ottenuto poco più della metà dei voti disponibili, ossia più di 20 volte il numero degli iscritti al suo partito in quella regione, circa 5000. A questo si potrebbe ovviare che Nichi,al contrario di Bertinotti, è radicato nella sua terra.

Ma ciò potrebbe in qualche modo essere superato dal fatto che il segretario nazionale di Rifondazione riesce a trovare consenso e simpatia anche presso elettori che solitamente votano per forze del centrodestra. Tenendo presente che le primarie sono consultazioni aperte a tutti e che spesso la curiosità e la voglia di essere protagonisti dell’inversione di una storia predefinita possono essere contagiosi, ecco prendere corpo l’ipotesi più temuta da Prodi, Fassino e D’Alema. Cioè che Bertinotti abbia un’affermazione ben più alta delle attese.

Sarà un caso che il segretario di Rifondazione continui a ripetere di voler vincere e di ambire ad una enorme partecipazione? Chissà che dietro l’angolo non ci sia un’altra sorpresa.

http://www.aprileonline.info/articolo.asp?ID=6438&numero=’20’