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LA STRAGE A BESLAN, SCUOLA No. 1: VERITA’ ANCORA LONTANA DOPO 2 ANNI

Publie le sabato 2 settembre 2006 par Open-Publishing

Dazibao Guerre-Conflitti Storia

Soldiers leave school No. 1 after security check before ceremonies to remember the 333 people who died in Russia’s worst terrorist attack, in Beslan, southern Russia, Friday, Sept.1, 2006. Children, weeping parents and somber-faced officials marked the second anniversary of Russia’s worst terrorist attack Friday, attending tearful ceremonies at the burnt-out shell of Beslan’s School No. 1, where 333 staff, students and other adults died. (AP Photo/Sergei Grits)


03/09/2006

Russia: Beslan; verita’ancora lontana 2 anni dopo strage

MOSCA - Di chi è la colpa se l’occupazione della scuola numero 1 di Beslan da parte di un commando di guerriglieri indipendentisti ceceni sfociò in un’orrenda strage? Due anni dopo la tragedia, oggi al centro di una toccante cerimonia commemorativa in quell’insanguinata e tuttora traumatizzata città dell’Ossezia del Nord, non c’é ancora una risposta incontrovertibile al cruciale interrogativo.

Secondo la versione ufficiale, le forze russe diedero l’assalto alla scuola il terzo giorno di occupazione (il 3 settembre 2004) per salvare il salvabile, quando i terroristi - che avevano minato l’edificio e minacciavano di farlo saltare in aria se la Russia non si fosse impegnata al ritiro dalla Cecenia - incominciarono a far detonare le bombe.

I familiari delle 333 vittime (per oltre la metà bambini) puntano però il dito sulla totale disorganizzazione delle forze di sicurezza russe e avanzano il sospetto che un lancio di granate dall’esterno o il colpo di un tiratore scelto abbia in effetti scatenato l’inferno.

In un’intervista al quotidiano ’Rossiskaia Gazieta’, il presidente dell’Ossezia del Nord, Taimuraz Mamsurov, afferma oggi che con ogni probabilità la verità non si saprà mai: due giorni dopo la tragedia gli investigatori ordinarono lo sgombero delle macerie della scuola e distrussero così una serie di prove importantissime per la ricostruzione del dramma.

Mamsurov sospetta che lo sgombero sia stato fatto a ragion veduta, proprio per rendere impossibile la ricerca della verità. A suo avviso è dunque destinato a rimanere un mistero se ricada sui ribelli o sulle forze di sicurezza la responsabilità per l’innesco della carneficina.

ATS
www.tio.ch


2004 September 3rd - Russia, North Ossetia, town of Beslan: around 9:00 a.m. Russian troops stormed the school in which 20 Chechen terrorists had taken up to 1,200 people hostage, many of them children; the attackers - both men and women, some wearing bomb belts - struck on Wednesday, September 1, the first day of the new school year in Russia. They demanded independence for the troubled region of Chechnya, where Russian forces have been involved in a bloody conflict with separatists for several years; at least 150 people died and more than 640 were injured.

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