Home > La deriva dei DS

La deriva dei DS

Publie le mercoledì 4 gennaio 2006 par Open-Publishing
7 commenti

Dazibao Partiti Viviana Vivarelli

di Viviana Vivarelli

Ho marciato accanto ai girotondi, ho marciato accanto ai movimenti e anche alla CGIL, ho marciato a favore della pace, a favore dei diritti dei lavoratori, a favore dei diritti del cittadino, a favore dei diritti delle donne che spesso non sono considerate pari ne’ sul lavoro ne’ sui diritti civili.

Proprio quando la vittoria del centrosinistra appare scontata e per 4 volte l’elettorato dichiara col voto di delegittimare questo governo, esce lo scandalo Unipol che travolge l’immagine delle Coop.

Le Coop sono sempre state il fiore all’occhiello dei DS. Ci sono anche Coop bianche, ma la Coop rosse sono il sistema di principi dei DS messo in pratica bella proposta di un mercato diverso e, in un mondo che si vuole fondato sul mercato, non e’ cosa da poco.

Coop e’ la maggiore realta’ cooperativa italiana, nata nel 1884, tanto importante che la Costituzione stessa, nell’articolo 45, le riconosce la funzione sociale della cooperazione a base mutualistica e senza finalita’ di speculazione privata (??!!), impegnando lo Stato a promuoverne lo sviluppo.

Coop e’ il principale gruppo sul mercato italiano della grande distribuzione organizzata, con una quota di mercato del 17%, vendite nel 2003 per 11 miliardi di Euro, un incremento del 12,3% rispetto al 2002, 1265 punti vendita, 52.000 dipendenti e oltre 5.500.000 soci.

Per la loro funzione, aliena da lucro e speculazione, ma a finalita’ sociali, le Coop godono di agevolazioni fiscali!!

Ma dove si inseriscono qui le scalate bancarie?

Ma dovevamo proprio vedere un partito a cui avevamo affidato la lotta al capitalismo farne l’imitazione?

Ci dovevano fischiare le orecchie quando D’Alema diceva "Siamo tutto un po’ capitalisti", oppure "Con la globalizzazione ci dobbiamo convivere. O quando tentava la strada del premierato forte e della Magistratura che da terzo organo dello Stato diventava il lacche’ della classe politica! O quando vedevamo un giornale come Il Riformista!

Lo scandalo della Unipol rientra in questi parametri dalemiani che non sono mai stati di sinistra. Lo scandalo bancario mostra un consociativismo spregevole e inaccettabile.

Le Coop hanno perduto il senso della loro missione, si sono contaminate.

E quelli che ci dovevano rappresentare anche.

I DS risultano oggi un partito berlusconizzato, inquinato dalla febbre del lucro.

Se volevamo un partito capitalista teso al lucro infinito, votavamo Berlusconi, che fa pure meglio e che non cadra’ mai nelle leggerezze di un Violante

Se volevamo un partito-aziendalista e una politica commista con gli affari, non eravamo nemmeno di sinistra e non votavamo DS.

I sondaggisti alla Mannheim prevedono al voto (altro che successo!) un aumento di astensioni.

Si badi bene: quando le classi medie e basse si astengono per schifo verso i candidati, il risultato e’ la riconferma delle destre. E la destra classicamente si aiuta con qualche broglio (vd. le due tornate di Bush e i pc gia’ impostati con voti a suo favore). E sentire che B. intende informatizzare il voto dovrebbe metterci in guardia! In USA l’astensionismo tocca il 40%, a non votare sono quelli che stanno peggio perche’ hanno perso la speranza, e se ne giovano le destre!

Che Fassino abbia telefonato a Consorte per sapere dell’Unipol, e’ cosa di poco conto,non configura reato. Solo la grancassa berlusconiana puo’ parlare di scandalo in una speculazione da iene.

La cosa grave, di cui i Ds si guardano bene dal parlare, e’ un’altra e riguarda non solo i reati finanziari di Cons. e complici, non solo la ragione sociale delle Coop, tradita in una strategia capitalista di predazione speculativa, ma soprattutto i DS, in quanto partito che hanno tradito la ragione sociale con i propri elettori.

Questa e’ la cosa gravissima che le dichiarazioni sbadate dei mandanti non riescono a celare.

I giornali DS in questi giorni sono penosi, incapaci di nascondere l’imbarazzo, ma soprattutto di centrare cio’ che ci avvilisce profondamente.

Non si passa una vita a combattere i reati del capitalismo per scoprire che quelli che ti rappresentano hanno la stessa avidita’ di lucro, e vedere che la grande spartizione metteva insieme i cardinali dello IOR con i peggio tizi di B., i criminali finanziari interpartitici e i furbetti der quartierino.

C’e’ una crisi di delegittimazione politica che la segreteria DS fa finta di ignorare. Una deriva dai valori di sinistra che inizia ben prima, dalle tante condotte discutibili, dalla prima tangentopoli da cui i DS si sono salvati per culo, alle salvazioni del mafioso Andreotti, ai favori agli Agnelli praticamente parassitati allo stato, alle collusioni col peggio
della Santa Sede, al favoreggiamento di sporche guerre, dalle lottizzazioni sfrenate all’appoggio alla Bolkestein, alla svendite delle utilities, all’appoggio al traforo in Valsusa (di nuovo Coop rosse), dal regalo delle tv a B, alla resistenza ai vari referendum, dal premierato della bicamerale al lavoro precarizzato, dai fondi alle scuole confessionali agli inciuci di
governo, da Piazza Plebiscito a Napoli al fastidio verso girotondi, movimenti o pacifisti....

In tutto cio’ l’elettore della sinistra non si e’ riconosciuto, e si e’ chiesto: ma che razza di sinistra e’ mai questa?

Certo la base Ds e’ migliore di suoi capi, ma e’ frustrata e avvilita.

Continua ad esistere, ma dove sono i suoi rappresentanti?

Se questo partito vorra’ salvarsi, se vorra’ domani significare ancora qualcosa e non fare la fine di Craxi, qualcuno qui se ne deve andare.

Messaggi

  • Tutto giusto ciò che dici ma permettimi di estendere un pochino il quadro zoomando...

    +Questo nostro strano pianeta è controllato, da sempre malgrado le varie rivoluzioni che la storia ha visto, da pochi personaggi. Ormai in molti sappiamo, malgrado la non informazione di tv e media (collusi...) , che alcune grandi famiglie "finanziarie" controllano la ns. vita, i ns. modelli per pensare, i ns. bisogni, i ns. quattrini, etc. Oggi la chiamano globalizzazione che in realtà null’ altro è che la loro "specializzazione" di controllo sugli uomini, sulle culture, sul mondo.
    Il loro scopo non è solo finanziario ma di vero e proprio CONTROLLO.
    In questo quadro i politici hanno solo due possibilità. La prima è di cercare soluzioni di vita e di società contapposte ai Controllori. Chi però ha tanto coraggio da provarci o viene "ri-assorbito" con "incarichi" e "consulenze" molto ben remunerati ... (vedi sidacalisti che diventano responsabili del personale di qualche azienda ... sic... , vedi l’ attuale leader CGIL che si compra il super attico in centro Parigi...., vedi i leaders delle coop rosse... , etc) dove si "cede"... al ricatto al dio denaro (ideale del capitalismo dei Controllori).
    La seconda possibilità è ... buttarti fuori da ogni possibilità , escluderti da ogni possibile leva di comando politico, sociale, economico. Abbiamo diversi esempi da constatare nella ns recente storia italiana e non.
    C’è qualche possibile soluzione ?
    Forse una nuova rivoluzione ?
    In sud America qualcuno sta provandoci ma se andiamo a vedere la storia passata non troviamo alcun motivo per cercasre di pensare in modo ottimistico.
    Ogni rivoluzione, ogni Movimento Popolare è stato SEMPRE ri-assorbito e ri-trasformato ad uso e consumo dei Controllori.
    Qualcuno , forse..., avrà (ancora...) qualche ricordo del ’68 e di ciò che per NOI, gente normale, voleva indicare. Cosa ne è rimasto oggi ?
    Personalmente NON CREDO che questo mondo possa migliorare; un Altro Mondo E’ Possibile, certo, concordo.. ma non vedo proprio come sia possibile non solo cambiarlo ma farlo , poi, restare "diverso" ....
    Io non voto più ormai da diverso tempo. Non voto più perchè non trovo nessuno che veramente mi rappresenti. Non mi è possibile DELEGARE il mio "sogno" del mondo a chi sogna (e fa) tutt’ alto.
    Smettiamola di continuare a credere ... ma una cosa possiamo farla tutti noi. Possiamo fare una sola cosa. Ogni giorno della ns vita cerchiamo di NON partecipare alle loro proposte di CONSUMO e di (falso) benessere. Smettiamola di credere che il ben-essere è negli oggetti, nei cibi dei supermercati (multinazionali e delle finte coop), nelle auto, nei telefonini, nelle nike, nelle birrerie-pub, nei films, nelle ferie al mare, nel natale dei regali, etc. Tutto ciò è fatto apposta per CONTROLLARCI !
    (Troppe volte sento parlare le persone di sogni ed ideali , di ricerca di nuova politica e democrazia, e poi ... queste stesse persone sono proprio quelle che vivono la loro realtà quotidiana da normalissimi CONSUMATORI... e super produttori di rifiuti...)
    Concludo. Cerchiamo di vivere , ogni nostro giorno, dando DIGNITA’ e SIGNIFICATO alla nosta piccola esistenza facendo l’ unica cosa possibile: RESISTENZA al loro mondo.
    J.R.

  • "Io mi porrei anche un’altra domanda : i DS si possono ancora considerare un partito di sinistra ?? Parlare di solo di deriva mi sembra riduttivo : sarebbe come ipotizzare un partito allo sbando, senza una guida od una meta !! A me pare invece che la dirigenza diessina si muova con un ben preciso progetto che è quello di traghettare il partito sulla sponda del partito democratico USA e che occorra prendere atto che ormai la differenza con il polo berlusconiano sia appunto qella che intercorre in USA tra repubblicani e democratici !!! Siamo cioè ormai in presenza di due schieramenti di destra : una destra "liberal" ed una radical-fascista . Tra le due c’e ormai un tacito e sotterraneo accordo consociativo , che permette un’alternanza governativa, ma garantisce a tutti i diritto di rapina della ricchezza a vantaggio di poche e ristrette elites !!!
    La galassia delle cooperative e la "finanza rossa" sono ormai perfettamente integrate nel sistema capitalistico e ne accettano le regole e l’elusione delle stesse, quando serve !!! Altro che codice etico !! Il richiamo ad una presunta "diversità" non incanta più nessuno!!! Le decantate e sbandierate finalità sociali ed il "solidarismo" delle Coop servono solo a coprire, per gli ingenui, comportamenti analoghi e speculari a quelli di tutte la altre imprese : ricorso al lavoro nero e/o precario, aggiudicazione di appalti tramite gare pilotate, fondi neri, esportazione di capitali nei paradisi fiscali, speculazioni di borsa, scalate etcc..Il "compagno" Consorte non è altro che il prototipo del capitalista marchiato "coop", quello che doveva far scuola e costituire modello e punto di riferimento per i giovani rampanti del movimento cooperativo !!"
    MaxVinella

    • Trovo razionali i commenti di J.R. come di Max Vinella (e poiche’ Max lo trovo spesso su vari blog, vorrei anche sapere chi e’).
      Come elettrice di sinistra, posso cercare una sinistra piu’ a sinistra dei DS, ma non posso adattarmi con fiducia a un partito che avendo una base fondamentalmente extraparlamentare, al primo scontro esce dal governo e che non accetta nemmeno uno come Agnoletto. I Trotxkisti ormai hanno fatto il loro tempo. E anche l’affidabilita’ ha il suo valore. Se devo scegliere un partito di governo, voglio che governi. L’Aventino non ha mai portato fortuna a nessuno.
      A questo punto resta una corrente minoritaria dei DS che fa capo a Mussi e che, se avesse avuto le palle, se ne sarebbe andata da tempo via dai DS.
      Poi i Verdi che di palle finora ne hanno dimostrate poche, facendosi scappare delle ocassioni d’oro per farsi propaganda e per salvarci, come la mucca pazza, il cambiamento climatico, gli scandali dell’aviaria o dell’aspartame ecc. ma nessuno di loro sembra avere la tempra di un Josè Bové.
      Infine di comunisti italiani di Diliberto.
      C’e’ altro?
      La Margherita e il Sdi sembrano anche loro compromessi con gli scandali bancari (vedi intercettazioni). Mastella e’ un altro furbino leccapiedi della CEI.
      Il panorama non e’ affascinante.

      In pochi anni si e’ rafforzato in Italia il piu’ antidemocratico partito di corrotti d’Europa, un gruppo di potere accentrato su uno solo, socio di mafia e P2, e dei piu’ corrotti dei corrotti, un potere che non doveva nemmeno essere sfiodato dallo sguardo di moderati, centristi e cattolici, ancor meno dei vertici di una Chiesa fondata sul Vangelo o di qualunque onesto.
      Un potere fondato su avidita’, lucro, disprezzo della democrazia, della Costituzione, dei deboli, dei cittadini, della religione, dei valori…
      Abbiamo visto ritornare spettri ch enon volevamo mai vedere, atteggiamenti fascisti xenofobi, intolleranti, omofobi, misogini, fondamentalisti, oscurantisti, illiberali, espressamente vietati dalla Costituzione.
      E leggi che costituivano l’ossatura dello stato fatte a pezzi e ingiuriate.
      E la Costituzione, spina dorsale della nazione, irrisa e degradata a colpi di cinica maggioranza.
      E un uomo solo governare a colpi di leggi ad personam, in perpetuo conflitto di interessi, in cui i suoi si arricchivano e depenalizzavano, i nostri erano progressivamente distrutti.
      E una Magistratura messa in ceppi e insultata, leggi penali derise, un sistema processuale azzoppato…mentre l’equilibrio tra i massimi poteri era infranto, il sistema di controlli annientato e, invece di prevenire e punire il grosso crimine, lo si favoriva.
      Migliaia di poveretti incarcerati per futili reati e pescecani, rei dei maggiori reati finanziari, che restavano sfacciati al loro posto e perfino sedevano inamovibili in parlamento….
      Poi questo sistema di potere si e’ sgretolato, ha cominciato ad essere rigettato dai cittadini e allora abbiamo finalmente sperato, col voto, di mandare a casa tutti i farabutti e di tornare a uno stato civile.
      Nel biasimo generale contro questo governo, abbiamo sperato che questo potere sciagurato si levasse di torno e che la sinistra, ad una sola voce, unita al centro, evitasse altra degradazione all’Italia, la sua caduta ai minimi di attendibilita’ internazionale, la sua marcia verso forme di dittatura travestite da democrazia e facesse qualcosa.
      E invece abbiamo questo....
      Non ci resta che piangere.
      D’Alema, Fassino! Ma che avete fatto a questo paese?!
      Viviana

    • Da molto prima dello scandalo bancario, il mondo no global guarda con molta freddezza ai DS.
      Non sto parlando di Casarini e company, di pagliacci o black bloch ma di migliaia di associazioni, movimenti, gruppi, che operano fattivamente per un mondo migliore, senza discriminazione di etichetta, religione, etnia o appartenenza.
      La nostra entrata in guerra nel Kossovo senza il permesso dell’ONU, le contraddittorie dichiarazioni di Fassino sulle truppe italiane in Irak, e ora improvvisamente la richiesta di una maggiore militarizzazione dell’Italia, dopo che le banche Ds sono diventate banche armate, e dover vedere Violante insieme a Casini (!?) che va a Nassirya, i tentativi maldestri della bicamerale dalemiana di portarci a un premierato forte senza le guarentigie costituzionali,.... sempre Violante che difende i repubblichini di Salo’ (?) e dice in pieno Parlamento che "si era d’accordo con Berlusconi che avrebbe avuto le tv" (??!!!) .
      Le lottizzazioni sfrenate dei DS nel quinquennio di potere. Il silenzio degli eurodeputati italiani e dei media DS sulla Bolkestein. L’accordo con le multinazionali per svendere loro acqua, utilities e servizi. I tanti amministratori di regione DS che hanno cominciato a fare questo mercato di beni fondamentali. La degradazione dello statuto del lavoro. E dover vedere persino un quasi organo di partito come l’Unita’ con paginone intere contro l’allargamento dell’art. 18. D’Alema che difende la globalizzazione e tifa per Bush !?
      Gli articoli del dalemiano Il Riformista!!??
      La Fondazione (?!) di D’Alema. I suoi rapporti con la Santa Sede e la beatificazione di Escriva’ !?!
      Il disprezzo che la segreteria DS ha sempre avuto verso girotondi, movimenti, associazioni, piazze, pacifisti e difensori della Costituzione nonche’ per magistrati integri
      Poi anche le malfatte di Cofferati a Bologna e il suo modo di governare che nega qualunque democrazia, allargata o meno.
      Il rifiuto di regolare il conflitto di interessi.
      La capacita’di assorbire gentaglia come Sgarbi o Cirino Pomicino....

      Qualcuno puo’ pensare che, visti i misfatti del centro destra, e viste le zone oscure dei DS, dovremmo andare ancora piu’ a sinistra.
      Le critiche ai DS non stanno certo nelle scarne intercettazioni di Fassino che non dicono nulla, ma in un quadro piu’ articolato e sostanziale di insensatezze a marchio neoliberista dei DS, che ci fanno chiedere se questo partito si debba ancora considerare di matrice marxista o abbia rinnegato Marx insieme a Stalin, scambiandolo con Robert Kagan, il teorico neocon di Bush.

      So da me che a molti l’estrema sinistra non piace e ricordo ai moderati due cose:

      1)il capitalismo e’ un sistema feroce che ha saputo solo aumentare la forbice tra ricchi e poveri, con una depauperizzazione crescente nel mondo e prenderne le parti non e’ degno ne’ di gente che si chiama di sinistra ne’ di gente che si chiama moderata, democratica o tano meno cattolica
      Il sistema capitalista, che oggi si chiama neoliberista o globalizzato o neocon, e’ un sistema basato sullo sfruttamento, la guerra e l’assassinio, il suo unico fine e’ il lucro.
      Si puo’ esserne complici, ma mai difensori legittimi.

      2) da Marx discende non solo il comunismo e anche Stalin (ma come da Nietsche discende Hitler, senza sua colpa),
      da Marx discende anche ’la socialdemocrazia’, che non e’ la rivoluzione rossa armata, ma il governo delle riforme umane e civili (non certo dalemiane o berlusciniane) , dell’equilibrio dei poteri, dello stato sociale, del controllo sui grandi gruppi, della societa’ piu’ giusta.

      Ma io questa socialdemocrazia in Italia non l’ho mai vista.

      Non l’ho riconosciuta nel riformismo berlusconiano ne’ nel riformismo dalemiano che era uguale ad esso in meno peggio, ma sempre in male.
      In Italia, appena nasce qualcosa di moderato, la Chiesa ci mette le mani e lo trasforma in clerical-fazioso, o degenera a favore delle classi piu’ potenti.
      Nella tanto decantata UE la socialdemocrazia sta morendo, la Costituzione non serviva certo a riconfermarla e ne’ la sinistra ne’ il centro europeo hanno fatto qualcosa per non farla morire. Prodi tra questi.

      Circa il tralignamento dei DS vorrei raccontare una storiella....
      Una delle tramissioni piu’ fini e intelligenti della tv e’ "Le storie" di Corrado Augias, Rai3, ore 12,45.
      Ieri si parlava del Che, oggi di Marx.
      Ne traggo questa divertente storiella ebraica.

      (nel 1848 Marx gia’ preconizzava la globalizzazione attuale e i suoi danni giganteschi. Purtroppo preconizzava anche qualcosa che poi non e’ avvenuto: la fine del capitalismo a opera del proletariato. Abbiamo dovuto vedere invece la ferocia della dittatura stalinista, la Cina come 1° paese capitalista del mondo, lo strano connubio della Russia di Putin dove un ex capo del Kgb e’ il potente padrone degli idrocarburi, le stragi etniche Milosevic, la degradazione dell’Albania.... Dunque una volta c’era Marx.. poi...)

      La storiella e’ questa:

      "Il rabbino di Cracovia ha una visione. Vede il rabbino di Varsavia, santissimo uomo, che muore in circostanze drammatiche. Ripresosi dalla visione, avverte tutti.
      L’intera comunita’ prende il lutto.
      Ma tre giorni dopo arriva un mercante da Varsavia e tutti vogliono sapere com’e’ morto il santo rabbino.
      "Ma il rabbino di Varsavia non e’ morto!" Dice quello - "L’ho visto proprio ieri e stava benissimo".
      Sconcerto. Per alcuni attimi tutti restano sbigottiti.
      Poi, dal fondo, si sente una voce forte che dice:

      "Pero’, che visione!"

      Viviana

  • da J.R.

    Vorrei solo aggiungere una precisazionea quanto già detto di slancio e , ovviamente, a seguito degli altri interessanti interventi.

    Il problema è, dal mio vedere, se la politica , oggi, può essere la soluzione , la chiave, lo strumento per dar vita ad una società migliore.
    Non intendo riportare l’ attenzione sulle "differenze" (quali ?) tra destra e sinistra liberista, tra il (i ?) centro(i) della sinistra e della così detta "estrema" sinistra (così definita da chi la vuole isolare...). Il problema non sono (più) questi distinguo.
    Il problema è che la politica (i politici) è dipendente dall’ economia, o meglio da chi controlla l’ economia. Ed è da intendersi a livello mondiale e non certamente solo italiano.
    Faccio un breve esempio: il tanto discutere sulla Banca d’ Italia ( e oggi la B.C.E.) non ha mai evidenziato il gravissimo aspetto del signoraggio (lo Stato, quindi noi tutti, paghiamo la carta moneta emessa dalla banca centrale - che è una Spa privata ..... - al valore nominale + interessi di debito. In tal modo tutti noi facciamo arrrriccchirrreee all’ infinito alcuni privati -le banche-).
    La nuova legge sul risparmio NON ha saputo o ... potuto ... modificare tale aspetto (forse la proprietà di Banca Italia passerà al Tesoro ma si deciderà entro tre anni ....).
    Cosa vuol dire ciò ? Pare evidente che "taluni" poteri hanno fatto in modo che NESSUN politico (governo) può avere la forza di mettersi contro le banche e i poteri finanziari.
    Volete un ’ altra conferma ? La scelta del nuovo governatore di Banca Italia. Esponente dei poteri forti finanziari mondiali (NON solo italiani) neocom. Quei poteri finanziari che privatizzano servizi sociali e perfino l’ acqua .... Quei poteri finanziari che DETERMINA il rating degli Stati. Quei poteri che determinano e definiscono, anzi IMPONGONO, i Piani di Sviluppo della Nazioni.

    Personalmente, quindi, non credo che la politica possa essere la .. soluzione.
    Ma non solo non è la soluzione , ora è e viene usata per farci illudere e sognare che il centro sinistra è preferibile alla destra, che la sinistra (della sinistra) sia preferibile al centro sinistra ..... e intanto "QUALCUNO" ( sia a destra che a sinistra) fa affari , quattrini, sviluppa potere.
    In realtà noi ci "incantiamo" nella politica e NON FACCIAMO veramengte NULLA per un mondo ed una società migliore.

    Noi, tutti noi, per loro, siamo solo CONSUMATORI, di merci e di politica. Ci illudono e ci costringono continuamente nei loro schemi di vita, nel pensare, nel nostro fare, nel cibarsi, nel vestirsi e anche nel nostro ... sognare. In realtà siamo solamente polli di allevamento. LORO lo sanno benissimo !

    Cosa fare ?
    L’ unico modo è NON PARTECIPARE ai loro schemi (imposti) di società. Farlo nella vita pratica di ogni giorno.
    Bisogna che ci ri-abituiamo (come nelle società rurali) a collegare il nostro PENSARE direttamente al nostro FARE invece di usarlo per/in realtà virtuali distaccate dal FARE.
    Smettiamo di essere partecipi (e quindi complici) dei loro schemi, dei loro giochi, elle loro imposizioni attraverso AZIONI ( e non pensieri), direttamente attraverso il nostro AGIRE.
    Smettiamo di far "girare moneta" (noi lavoriamo, riceviamo una retribuzione ma già il grosso della torta va nelle loro mani, poi spendiamo tuto, anzi anche di +, esattamente come loro vogliono ed esclusivamente a loro ... favore), smettiamo (il più possibile) di CONSUMARE ciò che ci propinano. Smettiamo di partecipare all’ incremento del PIL .
    Se noi smettiamo (il + possibile) di CONSUMARE ... se la fanno sotto ...... perchè il loro "gioco" viene smascherato.

    Per noi, tutti noi, questo vuol dire dar vita ad un altro modo di PENSARE e di FARE, di VIVERE.
    Vuol dire USCIRE dai luoghi comuni (imposti) sulla modernità, progresso, comodità crescita continua, falso ben-essere, etc. Vuol dire imparare a LIBERARSI dai condizionamenti dei polli di allevamento.

    Vuol dire USCIRE dalla loro economia.

    Ma per USCIRE di deve FARE. Si deve AGIRE. Non basta pensare alter.

    Vuol dire, ad esempio, dare vita a gruppi d’ acquisto a filiera diretta tra produttore (locale, piccolo ed onesto) e utilizzatore.
    Vuol dire far alleanze dirette tra produttori e utilizzatori con NUOVE formule tutte da inventare (con coraggio).

    Bisogna dar vita ad ISOLE di ECONOMIA "ALTRA".
    Bisogna dat vta ad ISOLE di SOCIETA’ "ALTRA".

    Vuol die NON lavorare per/nelle loro aziende competitive e globalizzate (regalando in tal modo ricchezza attraverso il ns lavoro) e dar vita a Nuovi Progetti di Lavoro fuori dalla loro economia.
    Vuol dire NON acquistare negli ipermercati, non andare al ristorante, nei pubs, a sciare, al mare, non fare vacanze all’ estero (nei loro Centri Vacanza), non dipendere più dal telefonino, non idealizzare sport, automobili, cinema, etc.
    Vuol dire NON dipendere più (= LIBERARSI) da tuto ciò che è consumismo.

    Se veramente .... si VUOLE smettere di fare i polli di allevamento.

    Se veramente lo vogliamo.
    Se veramente vogliamo LIBERARCI dalle loro illusioni di "crescita continua" ....... e di (falso) ben-essere (ottenibile solo attraverso il consumo illimitato)

    Tutto ciò ci sembra cosa lontano, difficile da fare, da organizzare, da realizzare.
    Lontano da noi stessi e dal nostro attuale (illusorio) sentire.
    Ci richiede APPUNTO ... di LIBERARCI.
    Ci richiede un NUOVO modo di PENSARE ... fuori dagli attuali schemi (imposti)
    Ci richiede di smettere di credere che questo tip di vita (imposta) sia la migliore (più comoda ...) e/o l’ unica possibile !!!!

    Se veramente vogliamo un ALTRO MONDO, un’ altra società, allora possiamo FARLO ma FARLO attraverso il nostro AGIRE quotidiano e non solo ... pensarlo ...
    Se veramente lo VOGLIAMO allora dobbiamo mettere il nostro PENSARE al servizio del nostro FARE e imparare a FARE diversamente ogni giorno.

    J.R.

  • se c’è qualcuno che se ne deve andare da quel patetico partito è la sua base!!!
    purtoppo però i mili-tonti del PCI non stati abituati a pensare con la loro testa...

  • I furbi vanno messi da parte, i ladri vanno messi in galera, i parassiti vanno mandati a zappare. Tutte le persone oneste (partito di quasi maggioranza in Italia) vorrebbero che i meriti del duro lavoro e dell’inventiva andassero ai suoi autori e non ai sopracitati furbi, ladri e parassiti. Ma siete proprio sicuri che a sinistra questo succeda veramente? Che questa sia la vera direzione? Quando un soggetto sinistrorso, grazie alla sua "fedeltà", comincia a fare carriera nello stato, nelle cooperatrive, nei sindacati o nelle associazioni, viene garantito nella sua posizione da una legge di sinistra non scritta: se si schiera con il potere vigente, nulla di male gli può succedere (salvo rarissime eccezioni). Ma la fedeltà non è capacità e tantomeno onestà. Così il soggetto finisce spesso per combinare guai (cattivi investimenti, cattivi progetti, cattive organizzazioni) e ancor più spesso per cooptare amici e parenti di ugual valore. Sotto il peso di questa negatività il suo ente vacilla. Ma niente paura! Arriva quasi sempre la soluzione "politica": soldi e coperture ben cammuffate da " progetto sociale" o "senso dello stato", provvederanno a coprire i buchi creati dal fedele incapace. Egli sarà difeso nell’immagine da "cittadini disinteressati" guarda caso appartenenti ad altre tribù della stessa famiglia e quando proprio sarà indifendibile, verrà spostato in altri istituti, con diverse mansioni, ma ugual paga profumata. Chi è onesto intellettualmente (e sono pochi) dovrà riconoscere che un tal personaggio è molto presente nel mondo della sinistra. Con che coraggio, dunque ci si può candidare a reggere il paese, ben sapendo in che mani lo si porrebbe?
    Prima di pensare a cosa fare (metodo leninista) bisognerebbe pensare agli strumenti che si hanno (metodo lberale) e lavorare sulla qualità delle persone: in due parole ... agire meritocraticamente. Fino al giorno in cui non prevarrà la capacità delle persone sulla fedeltà, la sinistrà sarà solo una accozzaglia di velleità pericolosamente portate avanti da soggetti in odore di tribalismo, anticamera della mafia.
    Nei grandi ladri di sinistra io vedo quasi delle vittime del sinistro sistema che chiede loro di coprire le voragini economiche create dalle migliaia di tribù di incapaci ma fedeli.
    I.R.