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Lettera di Graziella Mascia al Sindaco Pericu

Publie le venerdì 13 febbraio 2004 par Open-Publishing

Movimenti Giustizia Graziella Mascia

Caro Sindaco,
ho appreso con grande stupore la decisione della Giunta da te presieduta di costituirsi parte
civile contro i 26 manifestanti, a carico

Caro Sindaco,
ho appreso con grande stupore la decisione della Giunta da te presieduta di costituirsi parte
civile contro i 26 manifestanti, a carico dei quali inizierà il processo il 2 marzo p. v., e voglio
esprimere il mio dissenso.
Non è possibile, a mio avviso, procedere in questi casi come si trattasse di una normale prassi
amministrativa, anche perché, se così fosse, ci sono tanti modi per segnalare la sensibilità della
giunta nel tutelare il patrimonio collettivo. In realtà, le modalità scelte rischiano di
accreditare la tesi di coloro che addebitano ai manifestanti la responsabilità del dramma che ognuno di noi
ha vissuto in quei giorni del G8.

Al di là delle diversità o delle articolazioni che si possono avere, nella lettura politica circa
la gestione dell’ordine pubblico, la regìa e le responsabilità, nessuno può cancellare il fatto
che noi che eravamo lì a manifestare ci sentiamo tutte vittime di una repressione terribile e
ingiustificata.

Da oltre due anni aspettiamo giustizia nei tribunali per il massacro alla scuola Diaz, per le
violenze a Bolzaneto e per quelle nelle strade di Genova che hanno coinvolto migliaia di persone.

Da oltre due anni chiediamo una commissione di inchiesta parlamentare che faccia chiarezza sulle
responsabilità politiche, e la maggioranza del parlamento ne impedisce il percorso.

Finora abbiamo subìto invece l’archiviazione dell’inchiesta per la morte di Carlo Giuliani, e ora
siamo di fronte a un impianto accusatorio a carico di 26 giovani assolutamente decontestualizzato
e assolutamente sproporzionato.

Rimuovere tutto ciò è a mio avviso un grave errore, e può, tra l’altro contribuire a determinare
sfiducia nelle istituzioni in migliaia di giovani, in particolare in quelli che le hanno conosciute
per la prima volta a Genova attraverso la repressione delle forze dell’ordine.

Sono certa che la città di Genova, la sua storia democratica, i suoi cittadini e le sue cittadine,
che tanto hanno fatto per noi, nei giorni del G8 e in tutti gli appuntamenti collettivi
successivi, starebbero ancora una volta al fianco di una amministrazione comunale che sceglie di
salvaguardare i diritti fondamentali di tutti.

Con l’amicizia di sempre

Graziella Mascia,

parlamentare ligure