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Luciano Muhlbauer : FORUM SOCIALE DI LONDRA GLI ERRORI DI ALCUNI E IL SUCCESSO DEI TANTI

Publie le mercoledì 20 ottobre 2004 par Open-Publishing

Forum Sociale

dichiarazione di Luciano Muhlbauer (segr. naz. SinCobas)

Quanti fanno parte del migliaio di italiani che hanno partecipato al Forum
sociale europeo di Londra faticano probabilmente a riconoscersi in alcune
versioni che ne vengono diffuse oggi in Italia. In rete qualcuno si è
inventato persino un inesistente “assalto all’assemblea generale del Fse”,
come se Londra fosse stata una sorta di regolamento di conti politici all’
interno del movimento.

Londra, tuttavia, è stata ben altro. Ci sono stati i problemi, peraltro
annunciati, ma anche e soprattutto la partecipazione di 25mila persone da
tutta Europa ed un intenso lavoro di rete dei movimenti, sfociato nell’
affollatissima assemblea dei movimenti sociali di domenica.

Realizzare il Fse a Londra comportava dei rischi, si sapeva, perché la
tradizionale chiusura su se stessa della politica inglese non risparmia
nemmeno la sinistra radicale e perché l’assenza di una rete di rapporti
plurale ed unitaria dei movimenti rendeva molto difficoltosa la costruzione
di uno spazio pubblico includente. Eppure, l’Inghilterra è l’avamposto
europeo del liberismo e della guerra permanente e questo i movimenti europei
non potevano e non volevano ignorarlo.

Così a Londra le organizzazioni politiche e sociali più forti sono riuscite
a costruire una comunicazione unitaria, ma non ad includere veramente la
moltitudine di realtà meno strutturate, né a valorizzare fino in fondo la
dimensione europea. Sta lì la spiegazione delle tensioni che ci sono state,
con lo spazio autonomo, costruito e incluso nel programma ufficiale grazie
al lavoro politico precedente da parte delle delegazioni italiana e
francese, ma anche spesso con reti e delegazioni europee. Qualche errore
politico di troppo ha fatto poi il resto, trasformando piccoli problemi in
conflitti. Ancora oggi, alcuni organizzatori inglesi sembrano non
comprendere il problema, parlando incredibilmente di “black block” a
proposito dei giovani che avevano protestato sotto il palco di Trafalgar
Square e che sono stati affrontati in maniera inqualificabile dal servizio d
’ordine.

Ma parlare soltanto di questo, magari facendo di tutta l’erba un fascio, ci
porterebbe ad uno strabismo politico davvero incomprensibile. Perché
oscurerebbe il fatto che Londra è stato un successo, a partire dalla
considerazione che per la prima volta un evento di questo tipo e di questa
dimensione abbia avuto luogo in Inghilterra. E soprattutto ci farebbe
dimenticare la cosa veramente importante, cioè che un’assemblea europea e
plurale di oltre duemila persone, comprese molte realtà dello spazio
autonomo, ha concordato in chiusura del Fse un’agenda di mobilitazioni per
un’altra Europa, contro la guerra, il liberismo e il razzismo, i cui
appuntamenti principali sono il 19 aprile contro l’Europa liberista e contro
la guerra e la mobilitazione continentale per i diritti dei migranti del 2
aprile.

Infine, già prima dell’avvio del Fse, le reti europee hanno concordato una
assemblea europea del Fse straordinaria per dicembre, dove affrontare il
tema dell’innovazione e della crescita di un processo che ha già prodotto
tre forum europei, ma che ora deve cambiare per non diventare istituzione,
ma continuare ad essere spazio pubblico aperto, di produzione di reti, lotte
e alternative continentali.

Ufficio Stampa Sincobas
Milano, 19 ottobre 2004
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