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Ossezia del Sud, manipolazione: immagini di guerra, guerra di immagini

Publie le giovedì 28 agosto 2008 par Open-Publishing

Dazibao Media Guerre-Conflitti Internazionale

Dopo alcuni giorni da quando queste fotografie sono state analizzate dal blog russo Russia Inside Out e dal blog serbo Byzantine blog scoperte come false, una messa in scena del fotografo David Mdzinarishvili, la Reuters le ha semplicemente rimosse dal proprio sito internet. Ecco l’analisi fatta da Byzantine Blog:

Questa foto è stata prima pubblicata da Reuters come l’immagine del “cadavere di una donna che viene portato via dalla città di Gori”. Peccato che questo “cadavere di donna” si stia aggrappando al braccio dell’infermiera.

Questo uomo che manifesta rabbia e dolore è seduto esattamente nello stesso posto dove è stata scattata la foto precedente: dietro di lui si vede la stessa montagna di rifiuti e sono riconoscibili gli stessi pezzi di metallo presenti nella foto del “cadavere di donna” che veniva portata “in salvo”, più qualche pezzo non ben identificato di metallo. E questi cosa rappresenterebbero?


Gli stessi uomini (sia quello vivo che quello morto) che si vedevano nella fotografia precedente fanno la parte di personaggi diversi in altre foto dello stesso David Mdzinarishvili.

Il titolo che Reuters ha usato per questa foto è: “Abitanti della Georgia in piedi di fianco al cadavere del loro figlio nella città di Gori”. La donna rivolge il suo sguardo al cielo da cui, si presume, è arrivata la morte per il “figlio”.

Ma per scattare questa foto il corpo del “figlio” è ovviamente stato spostato di parecchio rispetto al marciapiede. Questo è chiaramente stato fatto non per coprire le parti nude del corpo dell’uomo, e neanche per assicurare una certa dignità al morto. Che sia stato fatto per la luce? (Si dovrebbe sfidare Reuters a trovare una madre – qualsiasi madre - disposta a lasciare che il corpo del proprio figlio venga trascinato nella terra, mezzo nudo in questo modo, mentre un fotografo le dà istruzioni su dove posizionarsi, dove guardare e cosa fare dopo).