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TAV. La legge obiettivo

Publie le venerdì 9 dicembre 2005 par Open-Publishing
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Dazibao Movimenti Democrazia

di rete lilliput

Qualcuno ha avuto la faccia tosta di dire che la contestazione dei valsusini si oppone alla democrazia. Noi non vediamo pratiche di democrazia. Noi vediamo un mercimonio progressivo del territorio, dei beni fondamentali e dei diritti costituzionali, che vede collusi quasi tutti i partiti e fa delle istituzioni degli strumenti al servizio delle avidita’ di gruppi privati.

La privatizzazione dello stato non puo’ in alcun modo chiamarsi democrazia. Ormai viviamo in un esproprio permanente che sta raggiungendo picchi di sacco del paese. I vandali sono tra noi. Essi non sono democratici, non applicano democrazia, e vanno cacciati dallo stato per la sua salvezza e per la nostra salvezza.

Qual’e’ il meccanismo legislativo che permesso un tale scollamento tra 40 Comuni della Val di Susa e il Governo?

Il meccanismo e’ quello oliato grazie alla famigerata Legge Obiettivo del 2001, per la "delega al Governo in materia di infrastrutture e insediamenti industriali strategici e altri interventi per il rilancio delle attivita’ produttive", che, con una impostazione "aziendalista ", conferisce al governo
pieni poteri sulla realizzazione di infrastrutture, senza alcuna concertazione con i rappresentanti del territorio in cui l’opera risiede.

Le Regioni, infatti, vengono completamente tagliate fuori, insieme agli Enti locali, dalle procedure di approvazione e valutazione dei progetti.

Licenza di devastare

Con il pretesto della modernizzazione, la cosiddetta legge obiettivo del ministro Pietro Lunardi, approvata definitivamente dal Senato il 6 dicembre 2001, cancella in un solo colpo mezzo secolo di progresso civile in materia di governo del territorio e di lavori pubblici. La programmazione economica e la pianificazione urbanistica, la sostenibilità ambientale e la trasparenza delle procedure sono ferite a morte.
(Vezio De Lucia - 25 febbraio 2002)

http://www.larivistadelmanifesto.it...

La Legge obiettivo non e’ una procedura concorsuale o selettiva tra progetti, ma uno "sportello" per il finanziamento di iniziative gia’ stabilite tramite
accordi politici tra l’amministrazione centrale e le amministrazioni locali.

Dunque, nessuna valutazione economica degli effetti degli investimenti pubblici e finanziamenti vincolati unicamente agli stanziamenti disponibili sul bilancio dello Stato.

I meccanismi "accelerativi" della Legge obiettivo rendono possibile l’ammissione al finanziamento, o la sua prenotazione, di iniziative non ben delineate negli effetti e prive di progettazione.

Da: "La voce.info"
 http://www.lavoce.info/chisiamo/ind...
 http://www.lavoce.info/news/view.ph...

Il mito delle carenze infrastrutturali

Nel caso della rete ferroviaria, i due indici di densita’ sono rispettivamente uguale (quello per territorio) e inferiore (quello per popolazione) alla media europea ed entrambi inferiori a quelli registrati nei grandi paesi (a esclusione della Spagna). D’altra parte, le ferrovie tedesche portano 1,7 volte i passeggeri-km trasportati dalle ferrovie italiane, quelle francesi 1,6 volte. Anche il traffico merci risulta piu’ intenso di quello registrato sulla rete italiana che, dunque, nel complesso non puo’ definirsi congestionata. Assai piu’ preoccupante e’ pero’ la situazione delle reti ferroviarie regionali, soprattutto quando in una Regione siano presenti una o piu’ grandi aree metropolitane.

Il debito che verra’

Come osservava l’Antitrust gia’nel 1996, il modello TAV attribuisce di fatto tutti i rischi allo Stato (direttamente o tramite Fs spa) e tutti i profitti ai cosiddetti general contractor (e alle banche creditrici). Un simile meccanismo e’, di per se’, tale da far emergere rilevanti esigenze finanziarie pubbliche negli anni a venire. Inoltre, i contratti con i general contractor non creano alcun incentivo alla riduzione dei costi. Anzi, ne creano di significativi al loro incremento ben al di
sopra del tasso di inflazione.

Da: "La voce.info" http://www.lavoce.info/news/view.ph...

Testo della Legge Obiettivo
http://www.parlamento.it/parlam/leg...

Apprendiamo quindi che il tanto decantato "bisogno di infrastrutture" in molti casi e’ semplicemente la scusa per accedere a finanziamenti a pioggia:
prima si trova il finanziamento e poi si trova "la carenza infrastrutturale" che giustifica la grande opera e i relativi appalti miliardari.

Peccato che, come giustamente fa notare Andrea Boitani de La voce.info, sono spesso le piccole opere a mancare in Italia, soprattutto, come molti altri hanno fatto notare, e’ il sistema di trasporto ferroviario regionale che versa in condizioni disastrose proprio laddove e’ di importanza vitale: il trasporto dei pendolari nelle grandi citta’, le tangenziali intasate, lo smog che attanaglia i centri urbani.

Credo che il caso simbolo della Val Di Susa, con i suoi sindaci in rivolta, con i tristi episodi di violenza poliziesca, sia il risultato di una concezione sbagliata del territorio, interpretato dal governo come mero collettore di finanziamenti destinati ai general contractors.

rete lilliput

Messaggi

  • Sappiamo tanto bene che questo governo ha dato priorità a deturpare il paese, invece di tendere a una politica di miglioramento dello stato sociale. C’è un fatto verò che le maxi-opere all’inizio sono noiose a antipatiche da vedersi, ma col tempo anche l’ambientalista più accanito poi la userà. Le autostrade hanno sventrato l’Italia con km di asfalto, le odiamo? Le usiamo tutti i giorni e non ce ne lamentiamo, anzi godiamo di un opera che inquina ma che è utile. Siamo l’unico paese al mondo che ha più macchine per famiglia, anche in questo caso inquiniamo. Tutti di colpo il Val di Susa si scoprono persone amanti dell’ambiente, dalla stima 30,000 scontenti. Che cosa hanno votato? Secondo Borghezio gran parte di questi sono leghisti che combattono in trincea contro il governo Berlusconi? Ma la Lega Nord non è nella maggioranza? A livello ambientale tutte le maxi-opere sono un danno per l’ambiente, anche le risaie inquinano. Purtroppo l’idea della TAV che sia di sinista o di destra si deve fare ed è lecito manifestare arrivando però ad un accordo con le parti. L’Italia si trova per adesso tagliata da quegli assi viari ad alta velocità che in altri paesi esistono già. Purtroppo di fronte allo stato e gli interessi nazionali delle volte bisogna scendere a compromessi, pensate a quanti agricoltori hanno dovuto cedere le loro terre perchè dovevano costruire l’autostrada. Scendere in piazza è un diritto che nessuno ci deve togliere, ma ci dobbiamo ricordare anche che se questo paese esite è grazie anche allo sviluppo. La TAV non deve passare lì? Ok si deve trovare un accordo, la si sposterà, purtroppo la Francia si trova lì, mica la possiamo spostare. Certo come ambientalista sono contrarissimo a tutte queste opere che danneggiano i paesaggi però questa TAV serve.

    RINALDO SIDOLI
    SIDOLI.ORG