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Un’Italia deviata

Publie le sabato 31 ottobre 2009 par Open-Publishing
4 commenti

Ci pare evidente che Santoro eviti le risse e faccia di tutto per non perdere la sua trasmissione per sempre. In fondo gli hanno rinnovato il contratto solo all’ultimo minuto e solo per 4 mesi (non tre anni come a Vespa), il che la dice lunga sulla sua precarietà in una Rai ormai dominata dalla furia devastatrice e livellatrice di Berlusconi. Il tema della serata era scottante:"….non solo Marrazzo".

Siamo arrivati ad un punto in cui è facile pensare che ci sia chi tesse una tela in cui l’Italia è preda come la mosca del ragno e non è difficile capire chi gestisca i servizi segreti, comandi le forze dell’ordine, guidi la linea aggressiva di una molteplicità di giornali, abbia già usato la diffamazione su avversari politici come arma impunita, scagli giornalisti già collusi coi servizi deviati e già infiltrati in Telecom per costruire dossier ricattatori o distruggere la reputazione di persone, e abbia validi agganci con la mafia, a cui, pare, commissioni anche attentati contro lo Stato, e risulta evidente anche dalla cauta trasmissione di Santoro che vi sia qualcuno che sa come tenere in pugno centinaia di persone con armi mafiose, la compravendita o la minaccia.

Ma Santoro non poteva mostrare questo intento in modo scoperto, pena la sua testa. Credo allora che la ricostruzione minuziosa del caso Marrazzo e il parlare insistentemente del mondo delle trans non avesse solo un intento di pruderie e di richiamo agli uccelli italici ben usi di trans e dintorni, ma mirasse proprio a seminare sospetti negli spettatori da una parte sui vizi di un’intera casta politica e dall’altra di chi ne approfitta per tirare le fila del gioco sporco e abietto dei ricatti politici.

Spero che nessuno abbia più dubbi che nel caso Marrazzo quei poliziotti “deviati” non avevano alcuna intenzione di trarre denaro dal video quanto di spargere veleno. Non avrebbero, altrimenti, evitato di riscuotere i tre assegni da 20.000 euro, non avrebbero lasciato il video a giornali di mezza Italia, che lo hanno religiosamente copiato e ritrasmesso ad altri in un cineforum continuo, non lo avrebbero, infine, abbandonato all’ultimo giornale gratuitamente. Lo scopo, insomma, non era l’estorsione ma il ricatto politico. E la telefonata suadente di B a Marrazzo per fargli sapere che il video era in possesso della sua stampa aveva tutto il carattere di una intimidazione.

Santoro non poteva dirlo, ma se uno non aveva la testa in pappa, la domanda successiva era: su quanti politici è stata fatta questa operazione? Quanti solo quelli che non sono finiti in scandalo ma si sono assuefatti ai comandi del ricattatore? Quante utili assenze hanno permesso a B di non cadere e di far passare il peggio del peggio? Chi è ancora libero nel csx e chi non è sotto ricatto?

Il fatto che il contraddittorio fosse affidato a una personcina garbata ma disinformata come la Serracchiani e non a un magistrato già esperto di ricatti politici la dice lunga sulla sua intenzione di dire e non dire.

L’invito accolto a Storace, che sullo spionaggio e sul ricatto ha fondato la sua campagna elettorale nel Lazio è stato la ciliegina sulla torta.

Santoro è stato accusato di essere troppo morbido con i suoi interlocutori, quasi consenziente. Accuse stolte, quando alla minima parola sbagliata rischi quel posto di lavoro per cui hai rinunciato a un seggio europeo e hai combattuto giudizialmente coi denti.

Dal punto di vista etico, purtroppo, l’opposizione mostra di non avere capito molto del gioco di Berlusconi e di prestarsi ad esso o per venalità o per idiozia o per viziosità. Prova ne è il fatto che ci sono persone che con B hanno ormai patti di ferro, come quel D’Alema che B candida a ministra degli esteri europeo me che, tramite Bersani, sta per riproporre una nuova bicameralina, i cui esiti ci fanno agghiacciare. Ma gli elettori ignari di tutto ciò rieleggono il dalemiano Bersani alla segreteria. E tutto l’incubo ricomincia.

Intanto Santoro incassa un nuovo brillante risultato di audience: Annozero è stato seguito da 6.125.216 telespettatori con il 24,53% di share.

masadaweb.org
Sergio Boschian segnala:
Il complotto di Big Pharma: tanti morti e tanti soldi
di Nicoletta Forcheri - 29/10/2009

Fonte: stampalibera
Rauni Kilde è l’ex ufficiale nazionale sanitario per la Finlandia. L’intervista è di due mesi fa:
Traduzione:
 Lei pensa che questi virus siano stati specificatamente selezionati da testare su di noi per operare mutazioni della specie o per ucciderci?
Beh come minimo ci rendono molto malati, poiché lo scopo che ho letto dell’élite, se posso usare questa parola, è quello di ridurre la popolazione del pianeta terra di almeno i due terzi, forse persino di 5 miliardi…- Stiamo però affrontando questa nuova patologia, la suina..
Ma la suina è una enorme cavolata!
Non è la suina a essere pericolosa, è l’iniezione del vaccino! Perché non è solo composto dal virus della suina ma è mescolato con virus umano e con virus aviario e dietro vi è l’intento di ridurre la popolazione, perché è molto tossico, e di fare guadagnare miliardi di miliardi di miliardi a coloro che li producono, Rumsfeld è uno dei proprietari di quelle aziende farmaceutiche.
Volendo ridurre la popolazione, iniziano dai bambini e dalle donne incinte, i primi da eliminare per la prossima generazione.
 Ha tentato di avvertire i governi?
Non i governi ma ho scritto l’informazione alla Finlandia, non penso che funzionerà…
 Hanno già provato alla fine degli anni 70…
Sì, nel 1976, negli USA con l’influenza suina, ma i vaccini furono fermati dopo tre settimane perché ci furono così tanti morti e si ammalavano della sindrome * che distrugge il sistema neurologico delle persone; questa volta hanno portato degli accorgimenti per ricominciare; però prima hanno fatto in modo che le persone non possano più essere risarcite, in caso di conseguenze nefaste sulla salute, perché prima negli USA si dovevano pagare importi enormi in caso di danneggiamento alla salute ma adesso è stata approvata una legge secondo cui queste aziende non sono responsabili e non devono pagare alcun risarcimento né in caso di morte né in caso di danno sanitario cronico. L’hanno pensata proprio bene.
 Quindi possono avvelenarci o ucciderci e farla franca?
Esattamente.
 Ma come mai succede? Come mai così tanti governi lo permettono?
Beh non lo stanno ancora permettendo perché non hanno ancora fatto niente. Stanno portando avanti un programma di terrore nei mass media, tutti i mass media: è una propaganda del terrore e le persone si spaventano perché non lo sanno.
L’OMS ha ordinato che tutti devono essere vaccinati obbligatoriamente. Precedentemente, l’OMS non aveva la facoltà di costringere alcun governo, poteva formulare solo raccomandazioni ma nel 1986/87 si disse che in caso di pandemia, allora l’OMS poteva impartire ordini.
All’inizio di giugno, l’OMS ha dichiarato la pandemia di livello 6, che è il massimo, ma viaggiando in qualsiasi paese del mondo si poteva constatare che non c’erano i milioni di malati di suina. E’ stato fatto solo per forzare le persone e per preparare i governi all’obbligo del vaccino.
Ma non funzionerà perché le persone…
 Lei pensa che le cifre fornite dall’OMS siano false?
Certamente sono false. Si deve sempre tener presente perché lo fanno, e il cui prodest. Cui prodest?
Secondo me, sono stati costretti, ma da chi? Da Big Pharma che gestisce la popolazione del mondo e il denaro del mondo, milioni e milioni.
 Qual è la strategia? Perché lo fanno? Qual è lo scopo?
E’ quello di uccidere quante più persone possibile e di fare quanti più soldi possibile (per loro). Ma penso che abbiano mal calcolato questa volta. Perché già alla riunione del Bilderberg il 14 e il 15 maggio scorso in Grecia, si è verificata quasi una spaccatura, quando ne hanno discusso. E posso immaginare benissimo che i partecipanti usuali al Bilderberg non siano sempre d’accordo con i piani di Kissinger di eliminare gran parte della popolazione mondiale. E ieri il governo finlandese ha preso la decisione di cambiare le leggi nel senso di non dichiarare più questa malattia come pericolosa e contagiosa, il che significa che le persone dovranno comprarsi il vaccino. Ed è anche una questione giuridica perché secondo me se una malattia non è pericolosa e contagiosa, non possono obbligarti a vaccinarti. Sono stati furbi. Ho scritto anche all’Istituto sanitario della Norvegia il cui direttore mi ha risposto che non hanno l’intenzione di rendere il vaccino obbligatorio ma solo facoltativo; spero che nessuno lo farà, soprattutto non le donne incinte e i bambini, spero nessuno.
Traduzione N. Forcheri

Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

Enrico Peyretti segnala
La Svizzera contro l’export di armi

Con un referendum popolare legislativo, gli svizzeri decideranno il 29 novembre se proibire l’esportazione di armi, compresi i “beni militari speciali”. Il divieto non riguarda i beni utilizzabili sia militarmente sia civilmente (dual use). Se l’iniziativa sarà approvata il divieto sarà immediato.
Le industrie delle armi stanno investendo centinaia di migliaia di franchi in una campagna contro il referendum.
La Commissione Giustizia e Pace della Conferenza dei vescovi svizzeri raccomanda di accettare l’iniziativa. Vedi: www.juspax.ch/stellungnahmen.php?la=f (in francese). Il documento osserva che questo divieto non mette in causa il diritto della Svizzera ad assicurare la propria legittima difesa; che non è accettabile il mantenimento di una industria degli armamenti al solo scopo di mantenere dei posti di lavoro; che con questo divieto la Svizzera guadagnerebbe in coerenza tra la sua politica estera di cooperazione e neutralità e la sua politica economica, e accrescerebbe la credibilità per il suo impegno umanitario e diplomatico.
Le esportazioni svizzere di armi rappresentano lo 0,1% del prodotto interno lordo. Sul totale dei posti di lavoro la percentuale di addetti al settore armi va, nei diversi cantoni, dallo 0,0% al massimo del 2%-5%.
La riconversione è possibile: la Ruag, la maggiore industria di armi, statale, ha aumentato la parte di prodotti civili, dal 1999 al 2007, dal 7% al 51%.
Le industrie svizzere di armi forniscono ai paesi in via di sviluppo sia cooperazione allo sviluppo (per quasi 180 milioni di franchi) sia materiale di guerra (per 115 milioni di franchi)! Per acquistare armi, quei paesi si indebitano e riducono le spese per salute, educazione, previdenza sociale. Il Pakistan spende il 3,5% del suo pil per materiale di guerra e solo lo 0,4% per il sistema sanitario. Inoltre la facilità di accesso alle armi favorisce la criminalità e i regimi autoritari. Le armi servono spesso a gruppi privilegiati per controllare le risorse naturali.
Malgrado gli impegni presi, la Svizzera vende armi a paesi che violano sistematicamente i diritti umani. C’è un divario considerevole tra le dichiarazioni politiche svizzere di sostegno alla lotta contro la povertà e la realtà delle esportazioni di armi.
Un bel volantino esplicativo è illustrato da un carro armato fatto di… groviera, un’arma pacifica che la Svizzera può esportare senza alcun danno. (www.materialebellico.ch)
(Sintesi da Obiezione!, n. 74, settembre 2009, obiezione 6aq serviziocivile.ch )
e. p.

Le relazioni pericolose
Ugo Arcaini

Le relazioni pericolose

Ve lo ricordate quel bellissimo film di qualche anno fa con Glen Close che si svolgeva , nel decadente mondo del XVIII secolo prerivoluzionario dove la lussuria la faceva da padrona.
Dove il mondo dei ricchi cortigiani, strabattendosene del popolo brutto sporco e cattivo, passava le sue giornate a inventare zozzerie di ogni genere perché la normalità di un amplesso era decisamente banale ….esattamente come oggi.
In quel mondo, come anche oggi avviene, mentre la maggioranza del popolo non sapeva come mettere insieme il pranzo con la cena e forse neanche quello, nei giardini delle corti e nei vicoli dei sobborghi il ceto dominante ne combinava di tutti i colori.
Come anche oggi avviene, il popolo aveva paura e scavalcava i morti ammazzati con serena noncuranza, come dice Saviano.
Quello che non capivano allora, oggi “gli identici” non capiscono e tirano la corda, in modo così sciocco e smidollato non avvedendosi e non rendendosi conto, come allora avvenne, che l’ebollizione fa saltare i coperchi delle pentole quando meno te lo aspetti.
E’ una sensazione strana , ma le similitudini sono troppe, ed oggi come allora il popolo sembra inerme, completamente ed irreversibilmente sodomizzato, disposto ad accettare di tutto e di più.
Qualche Robespierre e qualche de Saint Just, carissimi “viagranti”prima o poi arriverà.
Anche stamani tra le multiformi analisi televisive di “trans DVD” il buon Vaime si faceva una domanda che è la domanda…..” come è possibile che, non essendo un magnate delle TV, potesse disporre di 5000 € alla settimana da dedicare ai suoi vizietti, ovvero di 20000 € al mese”?
E chi te li da 20000 € al mese per queste facezie? Non sicuramente le prebende regolari percepite da parlamentari e assimilabili….spero.
Il popolo dei fessi, quello che perde il lavoro e lo stipendio, quello che paga le tasse,quello che gli evasori prendono per il…, quello a cui la pensione concede sempre meno, quello che è tanto povero e triste che l’ultima cosa che gli interessa ormai è il sesso, perché come dicono a Napoli “il coso non vuole pensieri”, quello che si aggrappa alla sera di giovedì con Santoro ed alla sera della domenica con la Gabanelli, quello che ormai prende a calci la televisione quando per errore schiacciando il telecomando appare Vespa…quel popolo lì, come nel XVIII secolo, cari “viagranti” di voi non ne può più…….
..
Annozero e il lato osceno del potere

Le telecamere di Annozero mostrano le strade zozze e oscure di via Gradoli, palazzi lucidi fuori e opachi dentro: rifugi per sesso e droga. I microfoni penzolano sui marciapiedi e gli intervistati danno un prezzo al proprio corpo: “A me dava 1.500, 2.000 euro”. Quelle telecamere fissano una realtà che esiste e a tanti sfugge, che l’ex governatore Marrazzo frequentava e per “conoscerlo” siamo costretti a guardare. Il tasso di moralità della politica si misura anche dagli argomenti e dai luoghi che si toccano, che ci fanno toccare: se ieri erano le prostitute (ops, le escort), oggi sono i transessuali di Roma nord. Da palazzo Grazioli all’appartamento di Natalie ci passano chilometri e picchetti d’onore, e anche sensazioni. Non sono uguali.
Marco Travaglio cita Ostellino e Battista del Corsera e si chiede: ma un uomo delle istituzioni deve dimettersi? Marrazzo l’ha fatto. Sappiamo frammenti di verità, imbozzolati nella vergogna personale dell’ex presidente. Annozero ha ricostruito l’irruzione dei carabinieri: in due con la pistola, la messa in scena, la richiesta di denaro. E poi gli assegni staccati e bloccati. Il 15 luglio due croniste di “Libero” - allora diretto da Vittorio Feltri - visionano il video. L’asta continua per mesi. Marrazzo ormai è un uomo solo. E nemmeno i consigli per gli acquisti di Silvio Berlusconi - che gli fornisce i contatti dell’agenzia per comprare il video - possono salvarlo dalla pubblica espiazione.
29 ottobre 2009
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578

Di : Carlo Tecce
Ù…
Brutte compagnie e droga
Viviana vivarelli

In Italia ci sono probabilmente più di 70.000 prostitute e più di 15.000 trans. L’Italia è ai primi posti in Europa per consumo di droga e nei prossimi 3 anni si prevede un aumento del 40% di consumo di cocaina. Nel 2012 i consumatori delle dro¬ghe da discoteca arriveranno a un milione (700 mila snifferanno cocaina e 270 mila cercheranno lo sballo con l’ec¬stasy e gli anfetaminici), saranno dunque il 3% degli italia¬ni tra i 15 e i 54 anni. Intanto, per preparare il mercato futuro, gli spacciatori abbassano i prezzi, già ai mini¬mi storici: per una dose di coca nel 2012 si spende¬ranno 13 €. Solo 7 per una di eroinabrown . Meno di una serata in pizzeria. Ci saranno 160.00 eroinomani, con dipendenza molto maggiore, superiore a quella della cocaina. Un grammo di coca costa oggi 74 € che nel 2012 scende¬ranno a 67. Una dose di coca (0,20 grammi) costerà 13 euro, mentre per l’eroina si scenderà a 7 euro. Costeranno di più solo gli spinelli: nel 2002 ci voleva¬no 6 euro, nel 2012 saranno 11. La diffusione di hashish e ma¬rijuana si conferma altissima: tra i 5 e i 6 milioni di italiani. E da qui al 2012 sulla piazza si af¬facceranno anche le cyber drugs. Inutile sperare che i vizi siano in diminuzione o che non riguardino la classe politica di un colore o di un altro. La casta c’è in pieno con percentuali altissime e, se la stupida legge Fini-Giovanardi finisce per aiutarla, rende ancora più ferreo il distacco tra casta e cittadino comune; il politico infatti in carcere non ci va mai. La polizia non ci pensa nemmeno a fare la prova del capello a un onorevole e tanto meno a uno del Governo. Inutile pensare che l’uso costanze di cocaina o eroina non riduca le capacità mentali di chi le consuma. L’uso di droghe produce minore vitalità sia sul piano dell’iniziativa (politica come economica per non parlare dell’indebolimento etico) che su quello cognitivo e affettivo (instabilità delle relazioni, apertura alle devianze). Mentre i secondini in carcere massacrano a morte i piccoli fumatori di spinelli, la Casta presenta un quadro abnorme di vizi: tossicodipendenza, corruzione, frequentazioni di ambienti criminali...e adesso ci aggiungiamo un alto grado di ricattabilità. A sentire le trans, gli uomini politici che frequentano questi ambienti di puro squallore sono di dx come di sx e non li ferma la paura di essere spiati e ricattati. Il vizio vince su tutto in un inferno senza limiti o remore. On tale quadro difficile pensare che il caso dei 4 carabinieri sia isolato. I ricattatori sono molti di più e, conoscendo i metodi di spionaggio di un certo individuo, e le sue capacità di gestire forze dell’ordine, servizi segreti e media, è facile capire la potenziale forza di ricatto di uno solo. Il che potrebbe finalmente spiegare la deriva di certa opposizione, perché, quando si è sotto ricatto, non si può che obbedire.

La cannabis cala in tutti i paesi occidentali meno che in Italia. La presenza da noi di 3 grandi associazioni criminali di smercio mondiale come mafia, ‘ndrangheta e camorra, tutte e 3 immerse nel narcotraffico e colluse con politici, rende il caso italiano ancora più tragico
Anche l’ultimo World Drug Report dell’Onu segnala il continuo aumento dell’uso di droghe in Italia, tanto da dedicare un apposito paragrafo al fenomeno italiano del "raddoppio" nell’uso di cannabis e derivati. La droga più usata nel mondo non diminuisce il suo costo ma lo aumenta pur avviando a volte ad altre droghe. (I governi hanno anche bypassato il continuo aumento di alcool tra giovani)
L’Italia è "l’unico Stato" che mostra dati in crescita per la cannabis e in cui non si fa nulla per frenare l’uso di droghe pesanti o almeno per regolare i vizi di una classe politica arrivata a livelli immondi
In tutti i paesi occidentali l’uso di cannabis sta diminuendo, in Italia aumenta
Negli ultimi anni il tasso di consumo di cannabis dai 16 ai 59 anni è più che raddoppiato Siamo il maggiore mercato europeo della cannabis, con quasi 6 milioni di utilizzatori nel 2007, su un totale di 30 milioni di utenti dell’intera Europa
L’Unodc dice che nel mondo viene sequestrato il 42% della droga, su una produzione di 845 t, cioè 300 t; in Italia si sequestra solo il 15%. Lo conferma anche don Ciotti
C’è un partito di governo che sembra preoccuparsi solo di quanti migranti arrivano coi barconi ma non ha ancora detto una parola su queste t di droga vengono sequestrate e sembra che tra i suoi corrieri annoveri anche una propria segretaria (8 kg di coca ma nessuno ci ha detto se è stata condannata e a quanto. O si tratta della ‘modica’ quantità "di un partito"?
In quanto a B, oltre ad avere come eroe ed amico un narcotrafficante, ha tra i suoi amici più intimi uno spacciatore, Tarantino, a cui telefona anche 10 volte al giorno, gran mercante di coca e puttane. Davvero uno stato da buttare!

Il cinghiale ed i suoi servi: dossier e servilismo

La bella edificante storia di Berlusconi che avverte Marazzo dell’esistenza di porno video su di lui.
Una antica e sempre meno premiata tattica per mettersi al riparo dall’eventuale accusa di essere il regista dell’operazione. Una cosa che fanno spesso gli indagati colpevoli per confondere le acque e precostituirsi un falso alibi morale , una ipoteca sui motivi per cui si mettono le mani avanti per non cadere , una specie di autosclusione per i gonzi, insomma.
Del resto ci ha pensato a lungo sul da farsi se è vero che sono passate ben due settimane di attenta e lenta meditazione tra il giorno in cui il cinghialone ammette di essere stato avvertito dalla figlietta buona - Marina, le altre son già da considearare ingrate e figlie politiche di Cacciari, poco meno che puttane, direbbe Feltri – ed il giorno in cui ha deciso di chiamare Marrazzo per fare il “gesto nobile”. Come mai tutto questo tempo?
A sentire i commenti frizzanti dei berluscloni sul caso Marrazzo sembrava di assistere ad un coro animale di godimento, tipo ricci in calore. Essi notano gaudiosi , come tentò di fare il loro rimpianto Bettino Craxi, che essendo tutti ladri, nessuno era ladro. Tutti porci, quindi nessun porco, vai tranquillo Silvio, grufola sereno.
Altri un pò imprudenti sono usciti addirittura con improbabili distinguo sulle abitudini sessuali della destra e della sinistra formulando orgogliosamente una prefernza destrica per le donne-donne. Beh le ultime notizie su due parlamentari di destra beccati coi trans nella stessa indagine per cui Marrazzo si è dimesso fa ritenere probabile un’altra bella figura di cacca per i teorici di cui sopra. Ma stiamo a vedere.
Magari qui qualcuno arriva prima dei ROS, compra tutto e fa sparire.
Per altro verso si avverte nell’aria il fastidio dei servi per quello scandalo di andare a votare in 3 milioni alle primarie. Si avverte il rodimento di (censura) dei criceti giornalistici del governo che denunciano i “pasticci elettorali” alle primarie del Pd. Qualcuno ha votato più di una volta, stridono i criceti e magari è pure vero. Orrore. Scandalo.
Ma sarebbe interessante sapere quante volte gli iscritti al Pdl abbiano potuto votare per eleggere Berlusconi alla guida del loro democratico movimento. Facciamo zero? Continua qui il post di Carzyhorse70

Di : crazyhorse70

Da bellaciao.org
http://www.bellaciao.org/it/spip.php?article25185

"Per i reati commessi dalle alte cariche il tribunale competente è quello di Roma". È tutto da decidere se ne fruiranno anche ministri e parlamentari.

È l’ultima spiaggia di Ghedini, l’ultima creatura. La sua "soluzione finale". Maturata negli ultimissimi giorni dopo un sondaggio con Lega e finiani sulla prescrizione breve che ha sortito un esito catastrofico.

Intendiamoci: è quella la misura che l’avvocato vorrebbe veramente incassare. Sicura, perché farebbe "morire" d’un colpo i processi Mills e Mediaset. Ma gli ostacoli sono insormontabili. Netto il no della finiana Giulia Bongiorno che gliel’ha comunicato la settimana scorsa. Ora s’aggiunge il niet della Lega che non potrebbe giustificare la nuova amnistia, centinaia di processi chiusi e di imputati liberi, con gli elettori malati di zero tolerance.

Sia nuovo lodo allora. Stavolta firmato direttamente dal suo proponente, Ghedini, pronto a tuffarsi in una perigliosa avventura che, alle viste, rischia di risolversi in un altro scontro col Quirinale. Le prime avvisaglie già ci sono. Un lodo che rende obbligatorio il trasferimento a Roma dei processi alle alte cariche, per di più esteso a ministri e parlamentari, rischia di scontrarsi con il principio della Costituzione che, all’articolo 25, garantisce il rispetto del giudice naturale. Sul Colle, dove già Napolitano ha messo in guardia Berlusconi da leggi eterogenee e soprattutto dettate dall’emergenza, la prospettiva di un trasferimento forzato dei processi, soprattutto di quelli già in corso come Mills e Mediaset, viene considerata una pericolosa forzatura costituzionale. Né, d’altronde, il Colle apre sulla prescrizione che, per come viene disegnata, finirebbe per avere gli stessi effetti devastanti della famosa norma blocca-processi (fermarli tutti per un anno pur di fermare quelli del Cavaliere).

L’affanno è massimo. I margini stretti. Nel Pdl molti sono stanchi di immolarsi sull’altare di norme ad personam che si risolvono in continui insuccessi.
Anche il lodo Ghedini ha dei rischi perché, gli obiettano, se da un lato i processi vengono trasferiti a Roma, dall’altro per l’imputato è meno facile accampare impegni da spendere come legittimo impedimento. Molti deputati e senatori potrebbero essere perplessi. Ma Ghedini va avanti. Sul piatto è pronto a lanciare un ammorbidimento sulle intercettazioni. Lo teorizza, con il relatore al Senato Roberto Centaro, nella riunione della Consulta. I famosi "gravi indizi di colpevolezza" diventerebbero soltanto "sufficienti". È un "vedo" per aprire una trattativa con l’opposizione, la nuova era di Bersani, e spuntare una tregua armata sul futuro lodo.

Il Capitalismo liberista secondo Berluska Rosario Amico Roxas
Il cavaliere compra due cavalli per la sua tenuta di Arcore; senza cavalli che cavaliere sarebbe !!!
Assume Vittorio Mangano come stalliere ma deve fargli spiegare cos’è un cavallo: “….un cavallo è un animale quadrupede, ha quattro lati, destra, sinistra, sopra e sotto; quando si sente belare non è il cavallo che bela, ma la pecora di quel comunista del vicino… etc.etc. “
Con quei due cavalli ne vende 4 a mediaset utilizzando lettere di credito aperte dal fratello presso la banca diretta dal padre.
Disponendo di una lettera di credito per 4 cavalli, fa uno scambio di lettere con una società soggetta a OPA, nello scambio di lettere guadagna 6 cavalli (sarebbero stati 8, ma 2 sono serviti per corrompere l’addetto alla conta dei cavalli !), così può godere del finanziamento europeo riservato agli allevamenti con almeno 10 cavalli.
I diritti sportivi dei 10 cavalli, per partecipazione a gare, vengono trasferiti, da un intermediario panamense, sul conto di una società cinese con sede nelle isole Cayman, posseduta clandestinamente da un finanziere che rivende alla società iniziale ad Arcore i diritti sportivi di 18 cavalli.
Nei libri contabili di questa società figurano 18 cavalli, con una opzione al 50% per l’acquisto di altri 15 cavalli.
Intanto Vittorio Mangano scambia i due cavalli iniziali per delfini e li catapulta nella piscina olimpionica, impedendo loro di uscire da quello che “eroicamente” riteneva fosse il loro habitat naturale.
I cavalli muoiono barbaramente annegati, con grande stupore di Vittorio Mangano, che giornalmente portava loro il pesce fresco.
Quando viene scoperta la truffa e stanno per scattare le manette…. diventa presidente del consiglio: nasce così il capitalismo liberista secondo Berluska.

A Firenze il discusso prete delle Piagge sposa una donna che un tempo era stata un uomo. Sospeso. E il matrimonio annullato.
..
Se un carcerato muore massacrato di botte per pochi grammi di droga, sembra che il fatto sia etichettabile come eccesso di zelo. Non troverete mai nessun responsabile tra le guardie carcerarie che venga punito per questo delitto. Se anche si trovasse, la canaglia si aspetterebbe non una punizione ma una promozione, sulla falsariga dei macellai del G8 di Genova. La lezione che è stata data è questa.
Non sapete che in Italia non esiste il reato di tortura nelle carceri?
E che tra poco il Trattato di Lisbona reintrodurrà la pena di morte da comminarsi nel caso specifico di un popolo che si ribelli al proprio governo, per quanto questo governo sia dittatoriale e corrotto?
Vi risulta che uno qualsiasi dei tre candidati alla segreteria del Pd si sia mai occupato di questa lesione dell’habeas corpus? Persino Di Pietro, che è il più attento ai diritti civili, vi risulta sia mai stato dalla parte di coloro che furono massacrati a Genova o a Napoli o che muoiono oggi nelle carceri del regime?
..
Beh, 15000 trans e 70.000 prostitute,
è fisiologico che raccattino in modo bypartisan. Si ilude chi crede che la dx vada a escort e la sx a trans, come se una cosa fosse meglio dell’altra. Tra B che prende la D’Addario da dietro e Marrazzo che prende la Brenda da dietro, mi dite come si fa a fare una graduatoria del meglio?
In quanto a droga ne scorre a fiumi ormai ovunque.
Ormai il problema non è più quello di trovare chi va a trans o a escort, ma chi non ci va affatto. Come dice Michele Serra: "Pagare per avere sesso mercenario non è un obbligo ma una scelta; qualcuno ha scelto di non farlo mai. Per completezza sociologica ogni tanto si parli anche di lui".

Un vizio non è qualcosa a cui si indulge una tantum, è una dipendenza grave da qualcosa di illecito a cui si soggiace in una specie di schiavità cieca e folle che ottunde il cervello al punto da far disertare azioni o presenze fondamentali della vita, come la propria famiglia, la propria immagine sociale, il proprio lavoro, e al punto che per perpetuare questa schiavitù si accetta di soggiacere a ricatti, a intimidazioni, a situazioni di vero rischio vitale.
Berlusconi che telefona al procacciatore di donne e droga Tarantino dieci volte al giorno e che non esista a gettare nel puttanaio la sua famiglia e la sua immagine e farsi ridere dietro dai giornali di tutto il mondo con foto grottesche e indecenti e disertando riunioni ufficiali e internazionali..
Marrazzo che deve andare in quel lurido cesso di Via Gradoli due volte a settimana e che continua per 4 mesi anche sapendosi ricattato...
Queste sono cose da neurodeliri.
E sentire anche dire da Berlusconi a Ballarò che a quell’ora in genere “lavora”, quando sanno tutti come occupi le sue sere e le sue notti, sarebbe come sentir dire a Marrazzo che in Via Gradoli c’era andato a fare un sopralluogo delle Belle Arti.
Ci sono prese per il culo che non tolleriamo più.
Ci sono vizi che stanno facendo pagare un prezzo troppo alto alla democrazia.
Una palude di immondizia e scorie tossiche, ecco l’immagine che il potere sta dando di se stesso. E votare affinché questo letamaio continui è la peggior cosa che un italiano possa fare al suo paese.

In quanto agli omofobi, ovvero a coloro che detestano gli omosessuali in modo compulsivo e cercano anche di massacrarli, si tiene proprio in questi giorni a Roma il convegno "Omosessualità e terapia" in cui si afferma che nei casi di omofobia spinta è facile che ci sia una omosessualità latente, per cui il soggetto cerca di difendersi dalle proprie pulsioni sessuali aggredendo i gay per il timore di essere riconosciuto come uno di loro.
L’uomo vero non ha bisogno di queste sceneggiate spettacolari, lo sa da solo a che genere appartiene, e non deve dimostrarlo con scene d’odio spinto che semmai provano proprio il contrario.

Notiamo che troppi di questi zozzoni che ci comandano sono ormai a un livello di corruzione insostenibile, non si sa più cosa cercano e cosa vogliono
Sono i più grandi assenteisti d’Italia, anche se Brunetta continua ad ignorarlo, ora gli onorevoli faranno dieci giorni di "pausa" parlamentare perché tanto le leggi che dovrebbero discutere sono prive di copertura finanziaria e il loro compito si è ridotto ad approvare leggi e decreti discussi altrove sui quali la loro presenza è quasi superflua, fanno una vita lussuosa, hanno belle mogli e belle case, spesso comprate per niente, lavorano quasi niente, hanno scorte, privilegi, esenzioni, impunità... possono far perfino entrare il pusher nelle stanze del potere, godono della possibilità di perpetrare impunemente clientelismo, nepotismo, voto di scambio mafioso, addirittura strage, sono protetti dai processi, tutelati nella loro incolumità, incensati dai media.. possono avere gratis le più belle donne d’Italia ed essere accolti nei salotti migliori, hanno soldi, potere, lusso, spreco, applausi, incensi
e tutto quello che desiderano è infilarsi in un lupanare infimo, nel puzzo di fritto e di cavolo, in caseggiati fatiscenti, in stanzette anguste, tra mobili barcollanti, su pagliericci scomposti e lerci, tra le urla di brasiliane immonde e toccare la voluttà di sprofondare nella abiezione più assoluta
Ma se è questo che vogliono, essendosi saziati ormai di tutto, mettiamoli a 800 euro al mese, senza provvigioni ed emolumenti, in situazioni da fame, con la paura di uno sfratto, lavoro insicuro, nelle lentezze insostenibili della USSL, senza cliniche di lusso o avvocati o guardie del corpo, senza auto blu, coi figli che hanno fame e l’impossibilità di un futuro, e vediamo se la perdono quella loro smania di persone viziose e corrotte, perché l’Italia ne ha piene le tasche delle loro escort, dei loro trans, della loro coca, della loro sbobbia e di tutte le sporche cose impestate con cui ci rovinano la vita!
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vi giriamo la prima risposta ufficiale della Comunita’ delle Piagge alla scandalosa rimozione di Alessandro Santoro da parte del vescovo di Firenze. Chi non avesse seguito la vicenda puo’ trovare delle informazioni sul sito del nostro giornale alle pagine: http://www.altracitta.org/?p=9810 e http://www.altracitta.org/?p=9822.
Grazie per il sostegno che vorrete offrirci.
Cristiano per la Comunita’ delle Piagge

Comunicato stampa
Comunita’ delle Piagge

Ad un anno dalla nomina Betori non e’ mai venuto alle Piagge.
Il vescovo non conosce la Comunita’ ma la colpisce.
Scandalizzati dalla rimozione di Alessandro Santoro.
Nessun inganno per Sandra e Fortunato
Il sacerdote rimosso anche dalle cariche "civili".
Si vogliono forse azzerare le attivita’ a favore degli ultimi?

Firenze, 28 ottobre - «Scandalo e indignazione» per l’allontanamento di Alessandro Santoro, prete alle Piagge, deciso lunedi’ scorso dal vescovo Giuseppe Betori. E’ il sentimento espresso dalla Comunita’ di base delle Piagge riunita in assemblea ieri sera al centro sociale Il Pozzo nella periferia ovest di Firenze. L’incontro era stato organizzato per conoscere la decisione presa nei confronti di Santoro, anticipata invece dalla curia alla stampa prima ancora che lo stesso sacerdote potesse comunicarla alla sua gente.

L’assemblea ha prodotto un documento in cui si afferma: «In quanto parte della comunita’ cristiana non ci sentiamo ne’ “sconcertati” ne’ “confusi”, come dichiarato da Betori in merito alla celebrazione del sacramento del matrimonio di Sandra e Fortunato. Eravamo invece partecipi della scelta presa. Siamo, al contrario, estremamente “sconcertati”, “confusi”, oltreche’ scandalizzati, che la decisione di allontanare Alessandro dalle Piagge sia arrivata senza che il vescovo, ad un anno dalla nomina a Firenze, abbia sentito la necessita’ di incontrare e conoscere da vicino la nostra realta’.»

«Il vescovo ha inoltre affermato che il matrimonio tra Sandra e’ Fortunato “genera inganno” nei loro riguardi. Vorremmo chiarire invece - dice il documento - che i due sposi erano pienamente consapevoli che il matrimonio sarebbe stato purtroppo invalidato dalla Chiesa. E anche noi lo eravamo. Nonostante questa consapevolezza e’ stato comunque deciso di celebrarlo.»

«Vogliamo dire altrettanto chiaramente a tutte e a tutti, anche al vescovo, che il nostro lavoro sul territorio, condiviso e costruito quotidianamente con gli abitanti del quartiere, e non solo, va avanti» – continua la nota. «E’ per noi inconcepibile fermare anche solo per un’ora quel laboratorio di innovazione sociale, quel mosaico di attivita’ che ogni giorno si ricrea lungo la via Pistoiese: dal doposcuola per i bambini alla scuola di alfabetizzazione per adulti e stranieri; dal recupero e riciclaggio dei rifiuti all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; dal commercio equo e solidale al fondo di microcredito; dal giornale l’Altracitta’ alla casa editrice Edizioni Piagge. Quel luogo di aggregazione e di sostegno rappresentato dal centro sociale Il Pozzo e’ la spina dorsale della Comunita’ e non sara’ piegato da nessuna volonta’ esterna».

«Ci chiediamo quindi perche’ queste attivita’ debbano essere colpite, invocando il diritto canonico, sollevando Alessandro anche dagli incarichi sociali rivestiti all’interno dell’associazione Il Muretto e delle cooperative Il Cerro e Il Pozzo».

«Vorremmo che da oggi, ancor piu’ che nel passato tutto il nostro impegno possa diventare sempre piu’ patrimonio condiviso e partecipato di chi vive la citta’ di Firenze, di coloro che credono in una Chiesa capace di sporcarsi le mani con gli ultimi, di tutti quelli che difendono la dignita’ umana.»
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Ho inviato questo testo a segreteria 6aq diocesifirenze.it e ilmuretto 6aq libero.it
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Sul caso Betori-Santoro
Enrico Pretti

La chiesa, la disciplina, sono buone cose. La bonta’ e’ di piu’.
Non conosco di persona il prete Santoro. Non ho alcuna simpatia, anzi una istintiva ritrosia tradizionalissima davanti a questi slittamenti di identita’ sessuale che oggi vanno forte. Li considero una sfortuna, ma temo di offenderli. Ho sentito alla radio l’essenziale della notizia, mi sono trovato sul monitor davanti alla tastiera un messaggio di solidarieta’, ho pensato: e’ un prete che ha rotto una disciplina per bonta’ verso degli “esclusi”. Non sostengo affatto di avere tutta la ragione. Non ci ho pensato molto, ne’ mi pare una cosa tanto grave.
Si danno battesimi e matrimoni ben fuori dal campo della fede cristiana, come semplici riti sociali di buon augurio, e - assai peggio - si fanno messe militari con grida bestiali di “Folgore!” dentro la chiesa-edificio (basilica di san Paolo, funerale dei soldati mandati e andati a morire a Kabul), davanti al tavolo della Cena e alla Croce, e cosi’ si benedice la guerra sporcando Dio e la sua Parola. Cosa vuoi che sia, al confronto, un prete che chiama sacramento – ma tutto e’ sacramento! "tutto e’ grazia"! – una preghiera e una benedizione su due persone che appoggiano l’una all’altra le loro povere vite, povere come tutte le nostre, di vescovi e non-vescovi.
Il vescovo, principe della disciplina piu’ che della bonta’, faccia il suo mestiere, ma allora scagli la sua disciplina anche contro esercito e governo che sacrilegano assai di piu’ l’eucaristia di Gesu’, per rafforzare le loro armi e i loro profitti a danno dei poveri ingannati con la falsa retorica militare, tacendo ben bene sulla popolazione afghana che subisce la guerra.
Non sappiamo dove arriva la grazia, la chiesa «senza confini» (come proclamava sorella Maria di Campello), e stiamo li’ col centimetro della disciplina. Santoro forse faceva bene a non sacramentalizzare quel gesto, e piuttosto dirgli che la loro vita era gia’ un sacramento. E fa male il vescovo-disciplina a non dare lui questo annuncio, che amore e amicizia sono l’unico universale sacramento di Dio, in qualunque sesso e trans-sesso, roba di cui Dio – oso immaginare – non e’ ossessionato come le gerarchie cattoliche.
Per "esagerare" ancora un po’ (spesso la verita’ sta "ex-agro", fuori dal campo), mi verrebbe voglia di parafrasare il profeta e il vangelo: “Misericordia voglio, e non sacramenti!”
Enrico Peyretti, Torino

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GLOBALIZZAZIONE E DEMOCRAZIA
Oggi oltre un miliardo e mezzo di persone non hanno accesso all’acqua potabile; nel 2020 saranno piu’ di tre miliardi. E’ un’utopia pensare che tutti nel mondo potranno disporre dell’acqua fra vent’anni? Quali sono le soluzioni percorribili? E’ giusto privatizzare e lasciare al mercato il compito di risolvere il problema?
Un’alternativa esiste, ed e’ quella che viene proposta dal Manifesto dell’acqua, pubblicato ora anche in Italia, vincitore nel 2000 del Premio Internazionale delle scritture d’acqua.
L’acqua non deve diventare il petrolio di domani.
Contrariamente all’idea che l’acqua sia "l’oro blu", questo testo afferma che essa deve essere considerata come bene comune, patrimonio dell’Umanita’.
Propone inoltre la definizione e la messa in opera di un sistema pubblico di gestione delle risorse idriche organizzate dal livello locale a quello mondiale, avente anche la funzione di "tribunale" per la risoluzione dei conflitti e di garante dell’accesso per tutti nella quantita’ e qualita’ sufficiente alla vita.
La sfida lanciata dal Manifesto dell’acqua si inserisce nella Campagna mondiale che coinvolge ONG, enti pubblici, governi e imprese private, e che sara’ portata avanti nelle scuole fino al 2006.
Riccardo Petrella, economista politico (studi all’Universita’ di Firenze), e’ consigliere della Commissione Europea a Bruxelles e professore di mondializzazione presso l’Universita’ Cattolica di Lovanio (Belgio). Insegna anche alla "Libera Universita’ di Bruxelles" (sessione olandese).
Presidente del Gruppo di Lisbona e’ collaboratore di "Le Monde Diplomatique" ed e’ stato per cinque anni presidente dell’Associatión des Amis de Le Monde Diplomatique.
Militante, e’ un "operaio della parola" presente ovunque e’ possibile proporre soluzioni alternative alla mondializzazione dell’economia capitalistica di mercato.

VACCINARSI O NO?

Alcuni abitanti dell’Isere, nel sud del paese, si sono rivolti al tribunale di Grenoble sporgendo denuncia contro la campagna di vaccinazione per il virus H1N1, giudicata come ’’un vero e proprio tentativo di avvelenamento della popolazione’’. Si tratta della prima denuncia di questo tipo in Francia, ma altre dovrebbero seguire nei prossimi giorni a Parigi, Pau e Nantes. La denuncia e’ stata depositata stamane al tribunale di Grenoble da nove abitanti dell’Isere per ’’tentativo di somministrazione di sostanze che possono causare la morte’’, ha precisato il legale che li assiste. I querelanti, tra i quali ci sarebbero un sanitario, una presentatrice radiofonica ed un’insegnante, hanno sporto denuncia contro ignoti e si sono costituiti parte civile.(ANSA).
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E a voi Checco ZALONE!!!

YouTube – Checco Zalone Show – Parodia Patrizia D’Addario

http://www.youtube.com/watch?v=fLWH4UP8upo

Perche’ sempre a me?
http://www.youtube.com/watch?v=yMkPWQ7lpxA

Non sono un figlio di pu

http://www.youtube.com/watch?v=kJkNVCsPfwY&feature=rec-LGOUT-exp_stronger_r2-HM

Messaggi

  • Chiedo scusa, ho copiato degli appunti senza accorgermi che stavo copiando tutto un documento. Sono morticata, Pregi la redazione di tagliare tutto meno il pezzo iniziale
    grazie

    viviana

    • Se aspetti la "redazione" stai fresca .... del sito italiano sostanzialmente se ne strafregano ... basta guardare quali vecchie notizie - per altro francesi - campeggiano ancora nella home page ....

      E poi, francamente, quanto hai involontoriamente pubblicato mi sembra invece che ci stia benissimo ...

      K.

    • Ho appunti con milioni di articoli, tra quelli che mi mandano, le mie opinioni quelle di chi mi scrive..
      Ci mancherebbe altro che per disattenzione publicassi tutto...!

      viviana

  • GRAZIE VIVIANA, PER L’OTTIMO E IMPORTANTE SERVIZIO CHE HAI PUBBLICATO, BISOGNA MOBILITARCI IN TANTI PER FAR IN MODO CHE QUESTA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE NON SIA OBBLIGATORIA PERCHè QUEL VACCINO E PERICOLOSISSIMO, VOGLIONO RIDURRE MILIARDI DI PERSONE PER POI LORO GODERSELA ALLA FACCIA DELLA POVERA GENTE E GUADAGNARE UN ’’SACCO DI SOLDI.’’ FERMIAMOLI QUESTI PAZZI CHE CI COMANDANO DALLA POLITICA, ALLA SCIENZA E ALL’ECONOMIA- FINANZA!!!!!!!!!!!!!!!