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Un social forum robusto ma sotto tono

Publie le domenica 17 ottobre 2004 par Open-Publishing

Forum Sociale

Londra. Arrivano i delegati, si parla di informazione e sovranità alimentare

di Lorenzo Anania

Superate le polemiche che hanno caratterizzato lo scorcio di settimana prima dell’avvio ai lavori del forum, rivolte sopratutto agli organizzatori rei di una "concertazione" che avrebbe soffocato molte delle proposte presentate, si è aperta oggi a Londra la terza edizione del Social forum europeo.

L’affluenza, per il momento, è sotto le aspettative stimate in 30.000 delegati: infatti sono ufficialmente tra 16.000 e 18.000 i presenti del primo giorno con circa 65 paesi rappresentati. L’organizzazione ci sembra abbia scelto dei luoghi dove svolgere il forum lontani abbastanza da tenere fuori dalla città eventuali complicazioni di ordine pubblico. E’ stato messo a disposizione il grande complesso di Alexander Palace, funzionale, ma al nord della citta’ e lontanissimo dal centralissimo Bloomsbury, dove si terrano altri seminari e incontri in contemporanea. Visto che questo forum ha l’esplicito apoggio dell’amministrazione londinese, ci aspettavamo un contributo superiore ai, seppur utilissimi, 20.000 pass gratuiti per i mezzi pubblici, che come tutti sanno da queste parti sono estremamente cari.

Abbiamo contato circa 150 seminari: 31 sulla democrazia, 19 sull’ambiente, 24 sulla giustizia globale e così via. Abbiamo seguito con particolare attenzione il seminario sulla libertà d’informazione organizzato da Amisnet, Carta e Amarc, agenzie stampa "alternative" e un dibattito sugli Organismi geneticamente modficati (Ogm). Interessanti le conclusioni emerse dal primo seminario: tutto quello che nella parte più ricca del mondo è stato conquistato riguardo alla libertà d’informazione fino ad oggi non è garantito, ma deve essere conquistato giorno per giorno. Questa "lotta" continua dei media verso l’indipemdenza unisce il nord e il sud del mondo.
Il dibattito sugli Ogm ha portato alla luce la posizione contraria dei consumatori britannici al riguardo della commercializzazione degli stessi che invece è sostenuta dal governo inglese.

Chi si aspettava una città blindata e in subbuglio, si trova di fronte alla Londra di sempre, quella Londra che reagisce con britannica indifferenza a quest’avvenimento che, bisogna dire, è stato decisamente snobbato dai mass media. Nella sala stampa troviamo solo reporter di giornali, riviste, radio e siti internet indipendenti, ad eccezione di qualche "storico" collaboratore del forum o come quelli del quotidiano "Il Manifesto".

Per quanto riguarda la presenza dei politici italiani, abbiamo incontrato Guglielmo Epifani e Pietro Folena. Quest’ultimo si è detto dispiaciuto dell’assenza a Londra di altri politici del suo partito, ma nel contempo ha ribadito il suo entusiasmo per la partecipazione, a titolo personale, alla manifestazione "contro tutte le guerre" di domenica pomeriggio che chiuderà il forum sociale, la prima dalla "fine" della guerra annunciata dal presidente americano Bush.

http://www.aprileonline.info/articolo.asp?ID=1981&numero=122