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Vita vissuta

Publie le lunedì 6 giugno 2005 par Open-Publishing
7 commenti

Dazibao Referendum

di Giancarlo Pacchioni

Ore 6:00 del mattino, è ora di alzarsi dal letto. Si alza per prima mia moglie, ogni mattina la trovo sempre più bella ed anche sempre più preoccupata. Un cappuccino caldo per lei, un caffè per me, il latte per il cane e per il gatto. La giornata inizia così, un quadro di famiglia senza dubbio fortunato. La nostra bella e piccola casa l’abbiamo acquistata grazie ad un mutuo “millenario”, ma anche e soprattutto grazie all’aiuto dei genitori. Il mutuo, le bollette, la rata della macchina (usata), l’assicurazione, la spesa al supermercato, la benzina ed i soldi sono finiti. Niente cinema, una pizza due volte l’anno, niente discoteca, niente pub, ogni tanto il lusso della pizza a taglio. Niente sport, manca il tempo, manca la voglia e mancano decisamente i soldi. Gli amici li invitiamo a casa, ceniamo insieme, la casa è piccola, ma ha il giardino e d’estate è piacevole mangiare sul terrazzo.

Un cane, un gatto e niente figli: prima perché non era il momento, oggi perché non è il momento e perché non arrivano. Eppure fare un figlio sembra una cosa semplice, ho tanti amici che se si sono sposati di grande fretta, loro un figlio non lo avevano neanche cercato. Chissà forse sbaglio qualcosa, sembra uno di quei concorsi dove appare sempre la scritta “ritenta e sarai più fortunato”. Io ritento, ma la sfiga vince sempre. In Italia poi c’è una legge mostro, che impedisce alle coppie sterili di avere figli attraverso la fiv (fecondazione in vitro). Un donatore esterno alla coppia non è consentito, saranno cazzi nostri, penso io, se accettare il seme o l’ovocita di un donatore esterno. Presto, il 12 giugno, ci sarà un referendum parzialmente abrogativo: quattro quesiti. La legge mostro andrebbe cancellata completamente, invece bisognerà accontentarsi di votare quattro volte sì. In televisione si parla poco di questo referendum, la Chiesa si è schierata invitando a non andare a votare, eppure dico io, ma lo dicono anche le statistiche, questa legge ha incrementato il numero di aborti. Dietro ci devono essere enormi interessi economici, intanto chi ha i soldi ricorre al turismo procreativo.

Il turismo procreativo, non è prenotare una vacanza con lo scopo di chiudersi in camera da letto con il proprio partner, per fare l’amore si può anche rimanere a casa. No, turismo procreativo significa recarsi all’estero per ricorrere alla procreazione medicalmente assistita. Bossi si cura in Svizzera, probabilmente Berlusconi avrà fatto del turismo per lifting salva-immagine, altri scappano dall’Italia per avere un figlio e si recano in Svizzera, in Belgio, in Inghilterra, in Spagna.

La Spagna, Paese della corrida, della Sangria, delle donne calienti, dei mondiali di calcio che ci hanno fatto tanto sognare, della paella. La corrida non l’ho mai vista, della paella ho solo un vago ricordo, d’altronde sono dieci anni che sono vegetariano. In Spagna, quando ancora me lo potevo permettere, ho passato delle vacanze molte belle insieme ai miei genitori ed insieme alla mia fidanzata Francesca. Chi lo avrebbe mai detto, dopo tanti anni di fidanzamento, Francesca è diventata mia moglie. Nel 1992, la nostra prima vacanza insieme, in Spagna appunto, il Paese di Zapatero, del via le truppe dall’Iraq, la cattolicissima Spagna dei matrimoni gay.

Due persone dello stesso sesso che si possono sposare, adottare figli, ma siamo impazziti? E’ contro natura, lo dice anche la Chiesa. Qualcuno in natura ha mai visto animali dello stesso sesso accoppiarsi? Effettivamente si, molti animali hanno rapporti omosessuali, la natura che va contro le leggi della Chiesa. L’uomo poi è un animale, se è gay che male c’è? Il matrimonio è uno dei giorni più belli della vita, perché negarlo agli omosessuali? I bambini poi è forse meglio lasciarli soffrire in un istituto? Dimenticavo, quello degli orfanotrofi è un vero business.

Ricordo ancora il giorno del mio matrimonio, una ventina gli invitati, niente bomboniere, niente partecipazioni e chi arriva vestito elegante non mangia. Io e Francesca ci siamo presentati in comune su una moto noleggiata per l’occasione, vestiti in jeans e scarpe sportive, altri come zio Germano si sono presentati in giacca e cravatta. Zio lo sai che quel giorno hai rischiato di non mangiare? Oggi zio riposi, come tutti i grandi capi indiani, nelle celesti praterie, ti voglio bene anche se non ho fatto in tempo a dirtelo. Un male incurabile, tumore ai polmoni, eppure tu non hai mai fumato. Uno dei quattro quesiti del referendum del 12 giugno riguarda proprio la ricerca scientifica sulle cellule staminali di origine embrionale: in futuro grazie a questa ricerca si potranno curare i tumori, il Parkinson, l’Alzheimer, il diabete. Per non tornare all’inquisizione, alla caccia delle streghe e per garantire la ricerca scientifica, al referendum bisognerà votare quattro volte sì.

Niente abito da sposa per mia moglie, insomma il giorno del nostro matrimonio siamo andati al risparmio. I soldi erano pochi, oggi sono ancora meno. La vita è precaria come il nostro lavoro, per arrivare a fine mese occorre fare ogni giorno diversi miracoli, eppure noi siamo dei privilegiati. La vita è veramente dura per tutti, ma i telegiornali sembrano non accorgersene: tutto va bene, l’inflazione scende, gli stipendi non sono mai stati così alti, i calciatori si fidanzano con le lenzuoline. La gente però sta male e a fine mese non ci arriva proprio, oggi tre generazioni campano sulle spalle curve e stanche di chi percepisce una pensione.

Le tasse però le hanno tagliate, ma non a tutti, solo a Totti e ad altri fortunati ricchi. Che poi se uno il lavoro non lo ha, cosa gliene frega del taglio delle tasse? Ma in televisione hanno detto che i posti di lavoro sono aumentati, sono solo i comunisti quelli che si lamentano. Magari fosse vero, vorrebbe dire avere già vinto le prossime elezioni.

Messaggi

  • Grazie, Giancarlo, sei proprio speciale. Ti metto in Masada senza chiederti il permesso perche’ so che tanto me lo dai
    Che bello diventa il mondo se so che accanto ai folli, agli squinternati, ai faziosi, ai maleducati, ci sono anche le persone come te
    abbraccio a te moglie cane gatto e a chi verra’
    viviana

  • Ebbene mi ci metto anchio...

    Giancarlo, ho dovuto riprendermi... una forte emozione mi ha preso la notte scorsa quando ho letto questo articolo bellissimo... e una lacrimuccia si e’ presentata nei miei occhi...grazie.

    Spero che la foto che ho aggiunto al tuo articolo, ti conviene... e’ comunque la (il mio) nostra piccola
    contribuzzione al tuo scrtto.

    Qui a Parigi dopo quello sulla costituzione europea siamo in piena campagna per i referendum italiani, molto difficile a causa dei tempi stretti, ma faremo un dibattito giovedi sera... tutti e’ fatto per favorizzare l’astenzione, i residenti italiani all’estero sono contabilizzati ma non informati e quelli iscritti dopo il primo gennaio 2004 all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), non hanno ricevuto i moduli e devono recarsi al consolato per recuperarli... naturalmente non hanno ricevuto una lettera per informargli di questo...

    Vedi bene la manovra, meno ci saranno di voti e meglio e’.

    Ok per noi giovedi sera i giochi saranno fatti visto che bisogna spedire il voto prima, ma questo dibattito ci permettera’ di instaurare dei contatti, pensiamo che dovremo lanciare una campagna internazionale di solidarieta’, l’ultima dichiarazione del Papa chiarisce il futuro, dopo questa legge
    il diritto all’aborto sara’ messo in discussione e perche’ no anche quello del divorzio...

    Viva l’amore

    Ciao, per il Collettivo Bellaciao

    Roberto Ferrario

  • non esiste tranquillità, benessere o leggerezza alcuna che ci riempia la vita ed il cuore come la felicità di uno sguardo pieno d’amore e la consapevolezza che il valore di ciò che umanamente si possiede non sarà mai sostituibile con il resto.
    la tua "vita vissuta" ci fa capire tutto questo, ci fa sperare e ci fa credere.

    Ale