di tenebrio molitor
Ebbene, confesso. E a chi altri confessare se non a lui, al prototipo del guastatore reticente, dello spacciatore di falsità le più autentiche, del ribaltatore di qualsiasi verità a mezzo verità contraffatte? Solo al Berluscone (che va declinato al singolare per scongiurarne proliferazioni esiziali) può essere confidata la vergogna di cui cinquanta milioni di liberi cittadini si sono infine emendati, e che ancora grava unicamente su tre o quattro irriducibili!
Ebbene, (…)
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tenebrio molitor
Articoli
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Confessioni di un pagatore di tasse, ovvero: gli ultimi "coglioni"...
3 dicembre 2006 par (Open-Publishing)
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Ha ragione l’imam! (e un pò pure Prodi...)
22 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
4 commentide tenebrio molitor
Solidarietà, una volta tanto, e solidarietà doppia. La prima, sentita, partecipata, commossa, va all’imam di Segrate. Che la casta massmediologica all’unisono vitupera e condanna a tutela di tale eletta dal popolo a nome “Santanché”!
A parte che una con questo nome rappresenta tutt’al più qualche patetico scampolo di pseudo-nobiltà maneggiona, che motivo c’è mai di tutelarla? Avendo asserito che il velo islamico, il chador, “non è previsto dal corano” e che (…) -
SENZA PAROLE: libertà a basso contenuto lessicale
1 maggio 2006 par (Open-Publishing)
1 commentodi Tenebrio Molitor
La deriva degli ultimi 30 anni è una questione linguistica.
Da "un attimino" a "mi auspico", la mutazione socio-antropologica che ha sconvolto l’Italia si è inverata nel modo di parlare (e, per l’effetto, di pensare) della quasi totalità delle anime (?) italiche. Banalità per banalità, stravolgimento sintattico per stravolgimento sintattico, luogo comune per luogo comune, le categorie concettuali che attraversano gli intorpiditi pascoli mentali della tele-opinione (…) -
Sinistra una e forte: nella società e nella politica
14 aprile 2006 par (Open-Publishing)
di tenebrio molitor
Il risanamento estetico del paese (massimo obiettivo perseguibile con le elezioni, nell’assenza di ipotesi di società realmente alternative) non c’è stato. E’ ancora lì che sbava, che ringhia, che imperversa, quel tizio col suo gruppo di fuoco massmediatico non ha smesso e non smetterà di mistificare la vita pubblica e di manipolare la vita civile.
L’identificazione epidermica col paradigma vivente della bassa politica, della bassa morale, della bassa coscienza ha (…) -
Ultimo appello: per un’estetica sociale
7 aprile 2006 par (Open-Publishing)
2 commentidi tenebrio molitor
Tutto sommato (e come preventivato) ci risiamo: questo è un appello al voto. Ovviamente lontano da temi e argomentazioni di per sé perdenti, come la politica o le tasse o la visione sociale dei cosiddetti "schieramenti": su quel terreno non c’è meglio e peggio, c’è unicamente conformismo, uniformità, povertà ideologica.
I frequentatori di Bellaciao hanno oramai chiaro che la sola differenza tra centrodestra e centrosinistra è Berlusconi: basterà a motivarli? (…) -
Le false opzioni della politica: unicità del modello sociale
27 marzo 2006 par (Open-Publishing)
1 commentodi tenebrio molitor
Quanto ci sarà costato, di qui alla sua fine imminente, il rampantismo incolto e tracotante incarnato dalla destra al potere? Il clima da basso impero che accompagna il tracollo del berlusconismo ha mietuto già vittime.
La democrazia, innanzitutto, retrocessa da dimensione di vita a prassi quinquennale analoga al televoto. L’informazione poi, depurata dei pochi informatori veri, si è ridotta al suo contrario, cioè alla propagazione perniciosa non soltanto di false (…) -
"Sostiene Ruini"...: l’unica teocrazia in occidente
21 marzo 2006 par (Open-Publishing)
3 commentidi tenebrio molitor
Riuscirà Ruini Camillo a fare dell’Italia l’unica teocrazia del mondo occidentale? L’interrogativo non appassiona tanto di per sé, quanto per le metodiche attuative del cardinalizio progetto. Sull’appoggio di quali forze politiche l’autorevole prelato intende contare?
Su di una ostentata quanto improbabile equidistanza non c’è da fare affidamento: "Non parteggiamo per nessuno - sostiene Ruini - però siamo d’accordo con la difesa a oltranza dell’embrione, con gli (…) -
Siamo quelli che non ci stanno
10 marzo 2006 par (Open-Publishing)
3 commentidi Tenebrio Molitor
Siamo quelli che ancora danno valore alla storia, che distinguono lotta di popolo da guerra di regime, che sceverano l’uso della forza in base agli scopi che persegue: da un lato libertà, sopraffazione dall’altro.
Siamo quelli che non semplificano: i morti non sono tutti uguali, le dittature nemmeno, una filosofia di vita non sarà mai analoga a una pratica di morte. Siamo quelli che non mistificano: equiparare nazi/fascismo a comunismo è un falso, un turpe inganno (…) -
Olimpia, Mameli e storia patria: la distorsione al potere
28 febbraio 2006 par (Open-Publishing)
1 commentode tenebrio molitor
Meraviglie dello spirito nazionale, miracoli olimpici, l’Italia tutta si ricompatta periodicamente in nome di vaghe unità popolari, di aleatorie istintualità patriottarde. Che siano pallonisti o pattinatori sul ghiaccio, questo tipo di richiami aggrega generalizzati ideali alla portata di tutti: W L’ITALIA!, che è un pò come invocare "Madonnina proteggimi" sul cruscotto della propria volta cranica.
Che il tutto sia poi palesemente allestito in chiave Fiat, con gran (…) -
E se rivince...?
12 febbraio 2006 par (Open-Publishing)
di Tenebrio Molitor
Dunque l’intrallazziere governativo sta per lasciarci, il mestatore nel torbido della democrazia, il rimescolatore della centralità del Parlamento, il teoreta dell’abuso istituzionale si accinge a dismettere la politica per tornare a far (solo) soldi. Lo rimpiangeremo? Chissà..., forse non manca qualche probabilità in tal senso.
Primo: se basterà un voto a scacciarlo, avremo avuto torto. Intendo: tutti noi che abbiamo percepito a pelle il regime, che abbiamo intutito (…)