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24 settembre 2005 : GLI USA PER LA PACE IN PIAZZA A ROMA

Publie le domenica 18 settembre 2005 par Open-Publishing
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Dazibao Manifestazioni-azioni Guerre-Conflitti Internazionale

Con la parola d’ordine "Stop the War on Iraq" e "Via tutte le truppe" sabato 24 settembre gli statunitensi contro la guerra residenti in Italia hanno indetto un sit-in davanti all’ambasciata Usa in via Veneto dalle ore 17.00 alle 19.00

Per la prima volta a Roma un movimento di cittadini statunitensi promuoverà una manifestazione contro la guerra in Iraq.

Il presidio si svolgerà in concomitanza con la grande manifestazione di Washington, D.C., indetta dai movimenti pacifisti americani, alla quale parlerà Cindy Sheehan, la madre coraggio americana che si è accampata davanti al ranch del Presidente Bush tutta l’estate per chiedere la ragione della morte del figlio in Iraq.

Dopo oltre 2 anni dall’invasione illegale e immorale degli Stati Uniti, in Iraq l’incubo continua. Secondo le stime più conservatrici, i morti Irakeni sono decine di migliaia. Più di 2000 soldati sono deceduti e oltre 15,000 feriti. Il paese è in rovina e ancora sotto occupazione. Le promesse di ricostruzione non sono state mantenute e agli Irakeni manca ancora cibo, acqua, elettricità e altri beni fondamentali.

In contemporanea alla grande manifestazione di Washington e a quelle che si terranno in altre città statunitesi, ci saranno mobilitazioni a Firenze,Londra,Parigi,Madrid,Berlino,Dublino, Shannon, Ramallah e Tel Aviv. Informazioni sul sit-in a Roma e volantini (da scaricare e stampare) si trovano sul sito web: www.peaceandjustice.it/s24-it.php

Per maggiori informazioni sulla manifestazione a Washington, D.C. vedere i siti dei principali promotori: United for Peace & Justice www.unitedforpeace.org e ANSWER www.answercoalition.org

Per aderire al presidio di Roma: info@peaceandjustice.it

Messaggi

  • Volevo comunicare che anche a GENOVA si terrauna manifestazione in solidarieta a quella di Roma e degli Stati Uniti. Allego la motivazione:

    è stato deciso di lanciare a Livello cittadino
    l’iniziativa "A FIANCO DI CINDY SHEEHAN E DEI PACIFISTI STATUNITENSI CONTRO
    LA GUERRA"
    L’appuntamento è SABATO 24 SETTEMBRE DALLE 21 ALLE 24 IN PIAZZA MATTEOTTI
    il giorno è l’ora sono legati alla contemporaneità dell’iniziativa iternazionale

    Ciascuno è invitato a "portare qualcosa". una fiaccola, un’immagine,una poesia
    da leggere, uno strumento musicale, una bandiera dellla pace .......

    Le associazioni, gruppi , partiti che decideranno partecipare all’iniziativa
    sono invitati a far pervenire la prppria adesione rispondendo a questa e
    mail entro SABATO ALLE 12 per poter stampare il volantino;il cui testo incollo
    qui di seguito

    A fianco di Cindy Sheehan e dei pacifisti statunitensi contro la guerra

    Cindy Sheehan è madre di Casey, un soldato statunitense morto in Iraq. Ogni
    giorno, nel mondo troppe madri provano il suo stesso dolore. Ma Cindy lo
    ha.vissuto in un modo che ha costretto molti a ripensare a questa guerra,cui
    forse si rischia di abituarsi: si è accampata di fronte al ranch dove Bush
    stava trascorrendo le sue "brevi" vacanze ed ha chiesto di essere ricevuta
    dal presidente.
    Avrebbe voluto chiedergli, visto che le colossali bugie sulle armi di distruzione
    di massa sono ormai state smascherate, perché e per che cosa è morto Casey.
    Inutile dire che Bush, non potendo rispondere che Casey è morto per difendere
    il ruolo americano di potenza imperiale mondiale, i profitti dei petrolieri,
    la lobby statunitense delle armi, ha rifiutato di riceverla.
    Ma Cindy ha ricevuto la solidarietà di numerose organizzazioni pacifiste
    che si sposteranno con lei di fronte alla casa bianca, e daranno vita, il
    24settembre, ad una grande manifestazione per esigere il ritiro dei soldati
    statunitensi e la fine della guerra.

    Questa sera siamo in piazza in piazza con i pacifisti statunitensi;ribadiremo
    ancora una volta la nostra solidarietà a tutte le vittime della guerra,ricordando
    che si tratta per la maggior parte di civili iracheni;
    e rinnoveremo la nostra richiesta di immediato ritiro dei soldati italiani.