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5 colpi alla testa: Scotland Yard si scusa

Publie le sabato 23 luglio 2005 par Open-Publishing
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Dazibao Polizia Internazionale

5 colpi alla testa: Scotland Yard si scusa

"L’uomo ucciso ieri alla fermata della metropolitana di Stockwell non era connesso con le indagini antiterrorismo sugli attentati. Lo ha reso noto Scotland Yard, citata dalla Press Association.

Quello che ieri era sembrato un attentatore suicida e percio’ pedinato e ucciso con 5 colpi alla testa dai poliziotti londinesi non era coinvolto nelle stragi del 7 luglio.

"E’ una tragedia che qualcuno perda la vita in queste circostanze, e la polizia esprime il proprio rammarico", ha affermato un portavoce della polizia londinese". (ANSA)

Messaggi

  • Londra, 20:46 da "repubblica on line" 24.7.05

    LONDRA: SCUSE POLIZIA, MA BUFERA PER BRASILIANO UCCISO

    Rischia di trasformarsi in un caso diplomatico la morte di Jean Charles de Menezes, il giovane elettricista brasiliano ucciso dagli agenti inglesi con cinque colpi di pistola alla testa nella stazione della metropolitana di Stockwell. Il mea culpa di Scotland Yard non ha placato la rabbia del Brasile, che ha chiesto spiegazioni attraverso il suo ministro degli Esteri Celso Amorim, in visita a Londra. Una nota di Brasilia ha ricordato come il Paese sudamericano abbia sempre condannato ogni forma di terrorismo e sostenuto la lotta contro questo flagello "nel rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani". "E’ una tragedia: la Polizia Metropolitana accetta la piena responsabilita’ dell’accaduto", ha dichiarato il capo della polizia londinese Ian Blair dopo le forti pressioni arrivate dai media per le scuse, esprimendo il suo "profondo rammarico" ai familiari della vittima. Nonostante lo sconcerto e le polemiche suscitati dall’ammissione che il brasiliano non c’entrava nulla con il terrorismo, Blair ha ribadito che i suoi uomini, se necessario, uccideranno i potenziali kamikaze, mirando alla testa. Perche’, ha spiegato, colpirli in altre parti del corpo non impedirebbe loro di portare a termine la missione di morte. "L’ordine si sparare per uccidere resta - ha precisato - non ha senso sparare al petto perche’ e’ li’ che si trova probabilmente la bomba. E non ha senso sparare altrove se poi possono far detonare la bomba cadendo". Oggi decine di brasiliani hanno manifestato davanti a Scotland Yard per chiedere giustizia per il loro connazionale. ()

    • Un ragazzo cammina nella metropolitana di Londra, cammina in fretta e a disagio, ha paura, il luogo e’ gravido di morte, ci sono terroristi che possono attaccare chiunque. Improvvisamente un uomo, in abiti normali, gli punta una pistola contro. Il ragazzo e’ atterrito, tenta di scappare. Otto colpi di pistola lo colpiscono, 7 alla testa, uno al petto. Cade a terra morto. Aveva 27 anni. Non era colpevole di nulla.
      In Inghilterra c’e’ una foto che gira per internet, e’ un comune foglio di carta che e’ stato attaccato con un po’ di scocth nella metropoliticana, su di esso una biro in carattere corsivo ha scritto: "Sta’ attento! Se sei un ragazzo, di colorito scuro, che porti uno zainetto e magari abiti pesanti, non correre, anzi non camminare nemmeno, qualunque cosa succeda, potresti essere il prossimo bersaglio!"
      Tutto questo noi lo chiamiamo ’superiore civilta’ occidentale’ e crediamo in buona fede che ogni popolo della Terra sia invidioso di essa e voglia attaccarcela.
      Per difendere questo vuoto nome siamo disposti a tutto: ad attaccare ogni popolo che non ci ha fatto nulla di male, a uccidere i suoi figli e i figli dei suoi figli, a rubargli la terra, l’acqua e le risorse, a rovesciare su di lui tonnellate di sospetto, a innalzare montagne di menzogne, a sobillare l’odio con frasi incaute e sanguinose, a limitare i diritti dei nostri stessi concittadini, a distruggere le loro liberta’, a ignorare i loro bisogni, a inventare un diritto che protegga il reo e infanghi la vittima e la trasformi in colpevole.
      Di tutto questo noi siamo fieri e per esso sventoliamo bandiere e innalziamo croci e scriviamo peana.
      Dio ci punisca tutti per la falsita’ che ci affoga.
      viviana