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AMNISTIA/ SCALZONE: GRAZIE A PANNELLA NON E’ PIU’ UN TABU’

Publie le domenica 10 aprile 2005 par Open-Publishing
1 commento

Dazibao Giustizia Estradizioni

Al Papa, su guerre e pena di morte, dai potenti sempre no

Milano, 9 apr (Apcom)

"Grazie a Marco Pannella che con grande coraggio mette in gioco il suo corpo, l’amnistia non è piu’ tabù. Si è invertito il trend del conformismo sociale : prima era tutto un grido, "pena, pena, pena !"

"... è una sorta di tossicomania penale endo/reattiva, punire, vendicare, vendicarsi, commissionare l’esecuzione della vendetta alla forma giudiziaria, la Giustizia Penale d’Emergenza Cioé d’eccezione inconfessata, e perciò più estrema..."summum jus, summa injuria", con il circolo vizioso che si chiude : lo sceriffo che bloccava col fucile spianato i linciatori che avanzavano con la corda dicendo « Un passo ancora e sparo!
Questo lo giudichiamo, condanniamo e se del caso impicchiamo, NOI !",

adesso si legittima
come braccio secolare, notaio che trascrive e boia che esegue, la volontà/bisogno/spasmo tossicomane di chi rinuncia a"farsi giustizia da sé" solo per commissionargliela, dopo che lo
sceriffo stesso e tutti i suoi propagandisti hanno soffiato sul fuoco, buttato olio e benzina aizzandoli alla caccia al Colpevole ..... Così, l’impunità era divenuta più scandalosa del male stesso, un FINE, un oggetto di desiderio, un bisogno come il ’manque’, la "rota", un desiderio e un piacere che è già doloroso, frustrato, spasmodico... Un’eventuale disinteresse a veder condannato, punito, se possibile oltre il massimo, con la pena eseguita nelle forme più estreme, un’eventuale propensione alla misericordia perché... « il male si aggiunge», vista neanche come "follìa", come quella di chi rinunciasse anche alla «legittima difesa»; ma come sospetta, losca connivenza, complicità...

Parole inscritte negli ordinamenti, nella dottrina giuridica, nelle Costituzioni < parole quali «amnistia », « indulto », «asilo », addirittura « prescrizione », e anche «grazia » [nonostante il suo carattere ’ad personam’ aggradi di più questa ossessione, questa «concorrenza mimetica », questa corsa alla palma dei"più uguali... più Vittime, più Legittimi....degli altri, ogni altro e tutti...]... sono e certo "erano” diventate tabù, improfferibili, stigmatizzate come quasi "criminali"...

Questa non è forzatura iperbolica : è la forma che prende il risvolto “criminogeno / punitivo “ di questa sorta di “capital” & statalismo penale, della democrazia mercantile assoluta, dell’economia del Omanque’, della Razionalità dell’assurdo, della logopatia del Odouble bind’ e della concatenazione di sofismi , del nihilismo degli assolutismi egocentristici autolatrici di «essenzialismi» integralistici a volizione di Assoluto e Totalità epperciostesso correndo avvinghiati per Coppie speculari all’anomia generalizzata, all’autismo comunicativo e al nulla, gorgo verso un “post-umano” verso il quale si viene attratti come risultante globale e senza"principî di precauzione"....

tutto quanto contro il quale la scommessa e la sfida, sulla base dell’ idea direttrice di una co-autonomizzazione, di una comun’autonomia, diversitaria, libertaria/co-responsabile [...], non nasce che dalla “disperata vitalità malgrado...”, dalla potenza, comunque, potenza di persistere, di resistenza, linea di fuoriuscita, potenziale di capacità di "esorbitare”. Questo è un po’ la falsariga di ciò che è tradotto dalle parole comun’autonomia, critica anti-cratica, &tc: Comun’autonomia.... ComuNauti, per una corrente verso un movimento risolutamente antipenale...

http://orestescalzone.over-blog.com/

Messaggi

  • Amnistia, sciopero della sete: dichiarazione di Marco Pannella

    Roma, 11 aprile 2005

    “Saluto il 9° giorno dell’iniziativa nonviolenta di sciopero della sete e della fame avendolo comunque e per oggi sospeso: ho bevuto spremute e mangiato frutta, felice così di potere in tal modo dare atto che la fase iniziale dell’impegno civile per la effettiva e rapida acquisizione dell’amnistia e dell’indulto, si è incardinata.

    Il più difficile, certamente, resta da fare. Mi auguro davvero che dal mondo Istituzionale e quello della “politica”, si sprigionino l’energia e la prudenza creatrice necessaria per l’evento dell’amnistia e dell’indulto entro poche settimane.

    Torno formalmente a ringraziare, in primo luogo, naturalmente, il Presidente del Senato della Repubblica, Marcello Pera che, con la sua straordinaria iniziativa pubblica, nei modi e nei contenuti, mi ha non solo consentito ma in qualche modo imposto, politicamente e moralmente, l’atto di fiducia del sospendere immediatamente (non so ancora se per poche ore o diversi giorni) lo sciopero della sete e della fame, tornando a bere ed a mangiare.

    Ringrazio formalmente e pubblicamente quanti, dai Senatori a vita Giulio Andreotti, Francesco Cossiga, Emilio Colombo, Rita Levi Montalcini agli oltre 30 Senatori di ogni gruppo, di centro-destra e di centro-sinistra, in particolare il Senatore Luigi Compagna, che hanno non solo annunciato ma anche depositato effettivamente una proposta di legge al Senato di aministia e indulto.

    Ringrazio il Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, Gaetano Pecorella e i tanti esponenti politici e della cultura, i tanti comuni cittadini e compagni radicali, che mi hanno fornito energia e alimento in questa mia iniziativa nonviolenta di sciopero della sete e della fame.

    Da questo momento inizia una fase assolutamente più importante, volta a tentare di convincere il mondo delle Istituzioni e quello della “politica” per la rapida emanazione dell’amnistia-indulto.

    Tengo anche e formalmente denunciare il silenzio – come si usa ormai dire – clamoroso della curia, dei titolati vaticani e della gerarchia ecclesiastica che, non hanno, come un sol uomo, proferito motto nel diluvio di celebrazioni e compianti, conferma di ordini politici elettorali e referendari. Ci fanno ben comprendere quanto per loro la scomparsa del Papa tanto compianto, (tutti sappiamo, che e come lui sarebbe in questi giorni intervenuto per rilanciare continui appelli e il suo intervento in Parlamento) dal quale in realtà curiali e governanti vaticani si sentono come liberati e rapidamente ne fanno un ultra-sepolto.

    E adesso, per qualche ora, dopo essermi sontuosamente rifocillato (nei limiti possibili, nelle condizioni nelle quali mi sono trovato) DORMO. Lieto in particolare di avere potuto, grazie al dono dell’intervento del Presidente Pera, a obbedire alla prescrizione dei preziosi medici, il Professor Claudio Santini e i Dottori Paolo Carfagna e Fabrizio Taglietti, che ieri avevano nella loro fedeltà a deontologia e professione di medici, erano stati portati a declinare la loro fiduciaria responsabilità.

    Alle compagne e compagni radicali, me lo si consenta, il più forte grazie e abbraccio”.