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Fecondazione assistita

Publie le venerdì 29 aprile 2005 par Open-Publishing

Dazibao Donne Referendum Partito della Rifondazione Comunista Parigi

di Giancarlo Pacchioni

E’ ora di iniziare il dibattito sulla abrogazione parziale della legge 40, legge mostro sulla procreazione medicalmente assistita. Da quando questa legge è entrata in vigore, la fecondazione assistita in Italia è divenuto uno strumento inutile per le coppie sterili e solo parzialmente utile per le coppie infertili. Dall’entrata in vigore di questa legge sono diminuite le nascite, sono aumentati gli aborti, sono aumentate la nascite di bambini malati. Ma entriamo più nel dettaglio.

 La legge mostro sulla fecondazione assistita obbliga l’impianto di tre embrioni nell’utero della donna, questo mette a rischio la vita delle giovani donne e dei loro nascituri, incrementa la possibilità di dover ricorrere all’aborto selettivo. Tre embrioni fecondati sono troppi per una giovane donna e sono pochi per una donna con più di trent’anni.

 La legge mostro impedisce anche il congelamento degli embrioni obbligando le donna a sottoporsi a bombardamenti embrionali ogni qualvolta cerca una gravidanza.

 La legge mostro obbliga l’impianto degli embrioni anche quando la donna è contraria.

 La legge mostro obbliga l’impianto di tutti gli embrioni, anche se malati.

 La legge mostro equipara l’embrione ad una persona giuridica, impedendo così di congelare gli embrioni, comportando inoltre il divieto di diagnosi preimpianto.

 La legge mostro impedisce anche la ricerca scientifica sulle cellule staminali, nuova frontiera per la cura di malattie quali tumori, diabete, Parkinson ed Alzheimer.

 La legge mostro vieta anche la fecondazione eterologa, ovvero in caso di sterilità la legge impedisce di ricorrere ad un donatore esterno alla coppia.

Da quando la legge 40 è entrata in vigore sono aumentati gli aborti e molte coppie hanno preferito ricorrere alla fecondazione assistita in altri paesi (bisogna avere enormi disponibilità economiche per poterselo permettere).

Il referendum non potrà cancellare la legge 40, tuttavia votando 4 volte SI sarà possibile abrogarne una parte.

Non ci rimane altro che votare quattro volte si.