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IL VARCO

Publie le domenica 5 febbraio 2006 par Open-Publishing
7 commenti

Dazibao Donne Manifestazioni-azioni Doriana Goracci

di Doriana Goracci

Venne fermata una messa 40 anni fa in una chiesa della periferia di Roma, perchè io, quasi adolescente, non avevo neanche un fazzoletto da naso sulla testa. Mi convinsi che avevano ragione e mi impegnai a capire e conformarmi. Di lì a poco entrai in Gioventù Studentesca, mi piaceva questo stare con tanti diversi, fare la comunione in una stanza a dividerci il pane, poter chiedere e non avere mai risposte ma altre domande. Poi un giorno ci dissero che si chiudeva.

Il nostro Don Diego finiva in una parrocchia di Ostia, noi potevamo dirottare in Azione Cattolica. Per me si chiuse la stagione di quello stare insieme, avevo cominciato già a sperimentare lo stare da sola con tanti, senza certezze.Nessuno più mi ha convinta a battezzare e comunicare i miei figli, a sposarmi se non civilmente, ad abortire, ad amare l’altro.

Poi mi ritrovai a lavorare vicina, molto vicina al Vaticano, nel dopo Sindona come operatrice finanziaria di una grande banca....Le chiese del centro di Roma rimanevano un luogo dove potevo avere silenzio, quando uscivo nel caos, seduta tranquilla a godermi cinque minuti di pace.Poi cominciò a montarmi una rabbia, un’insofferenza indicibile.

Nessuno mi chiese più di mettermi un fazzoletto da naso , almeno quello, sulla testa, ma io avvertivo un burqa che mi attendeva. Non voglio ripetere a nessun* il percorso soffocante, pervasivo, occulto e manifesto che ho fatto in questi ultimi anni come cittadina e donna. Ho cercato di avere come interlocutori i cristiani di base, quelli come Don Diego che se ne vanno con i perdenti e gli invisibili.

Ho ascoltato e non ho fatto più domande: mi si davano sempre più regole, obblighi come nell’attuale governo.Ricordo quando morì il "papa buono" e con la mia famiglia andammo a San Pietro a commuoverci per salutare un nonno, uno di casa, uno che era andato a Regina Coeli: ma io non posso oggi andare a visitare i carcerati, io non sono una parlamentare o un’iscritta ad una associazione di volontariato.

Io non sono un’iscritta: sono tutto e non sono niente. Sento che devo farmi largo tra le parole e i pensieri, tra l’agire e la volontà dura e terribile di chi mi vuole piegare. Quando è morto il papa polacco, stavo molto male ed ero nella mia casa di paese, sola con una cascata infinita 24 ore su 24, che mi si rovesciava addosso tra tv radio e stampa. Non potevo muovermi dal letto e non avevo scampo.Poi sempre più pastori e sempre più pecorelle in questo paese dove si premia l’intolleranza e si fa marmellata della Costituzione e della Resistenza.

Negli ultimi mesi arrivano poi parole come "uscire dal silenzio", un’ indicazione come "fare breccia",e allora eccola l’onda,la voglia grande di unirmi a tutti quelli che sono stati sequestrati come me in questi disastrosi anni, nel disegno opprimente e devastatore del potere culturale e politico in questo Paese.
Si è aperto un varco, i volti di quell* che dicono facciamo breccia, usciamo dal silenzio sono poch*, sta a noi metterci insieme e dire tutto il nostro scontento e pretendere di esistere.

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Di seguito gli appuntamnti, e le mobilitazioni delle altre città, vi invito a scrivere, aggiungere tutto quello che vi arriva nei prossimi giorni.

ASSEMBLEA CITTADINA MARTEDì 7 FEBBRAIO ore 17
UNIVERSITÀ La Sapienza " facoltà di Psicologia " via dei Marsi 78

Il costante e crescente attacco della chiesa cattolica e dello stato alle libertà e ai diritti individuali mettono in serio pericolo la libera espressione dei nostri modi di vivere e della nostra sessualità. La libertà di scelta viene continuamente rimessa in discussione. In tutta Italia da
diversi mesi si organizzano assemblee e dibattiti per ribadire con forza l’autodeterminazione di tutti i soggetti che non si riconoscono nei modelli imposti con prepotenza dalla cultura dominante, dalla chiesa e della stato.

Chiediamo a tutte le soggettività, i collettivi, i gruppi, le
organizzazioni, gli individui singoli che sono coscienti della necessità di riaprire un dibattito sulle questioni di genere, sulle donne, sulle rivendicazioni LGBT di prendere parte all’assemblea cittadina in vista del corteo di Sabato 11 * No VAT più autodeterminazione, meno vaticano*Roma ha la necessità di far vedere che c’è tutta una parte della società, ci sono milioni di persone che non possono tollerare l’ingerenza della chiesa nelle scelte individuali. Chiediamo quindi anche a tutte/i quelli che faranno di questo appello un loro appello di diffonderlo in ogni luogo.

AUTORGAZZIAMOCI PER LA NOSTRA AUTODETERMINAZIONE

collettivi femministi universitari
TRENI PER CORTEO NO VAT
orari e prenotazioni per la "Breccia del Sud" (Milano-Roma)
di sabato 11 febbraio, costo 15 euro

da Milano centrale
ore 6.30 davanti alle biglietterie, partenza ore 7
info e prenotazioni: 347.6406012/339.4162408

da Bologna
ore 8.30 davanti alle biglietterie, partenza ore 9
info e prenotazioni: 051.271.666 (ore 10-18)

da Firenze Campo Marte
ore 10 davanti alle biglietterie, partenza ore 10.30
info e prenotazioni: 347.5583869/339.6607269

L’arrivo a Roma è previsto per le 13.30

RITORNO
Partenza da Roma ore 23

Per la linea TO-GE-Roma, la ’Breccia del Tirreno’, daremo al più presto le info

NO VAT - PIU’ AUTODETERMINAZIONE, MENO VATICANO

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FACCIAMO BRECCIA - 11 febbraio 2006 manifestazione nazionale a Roma

NO VAT!
E’ iniziato il countdown per la grande manifestazione l’11 febbraio a Roma. PIU’ AUTODETERMINAZIONE MENO VATICANO! Fuori i catto-fascisti da TUTTE le nostre mutande!
Sostieni la BRECCIA a TORINO! Vogliamo calare in massa nella capitale? Un treno speciale è pronto, già chiamato "Breccia del Tirreno"! Ecco dove è possibile prenotarsi:

TUTTI I GIORNI, LUN-SAB:
c/o Circolo GLBT Maurice, via della basilica 3,
Torino. Dalle 15 alle 18 e 30. tel: 011-5211116

SABATO 4 FEBBRAIO, a partire dalle 23.
@ Csoa Gabrio, via Revello 3, Torino. Party di
autofinanziamento per Facciamo Breccia. Dj set/
Visual/Performance by Pornflakes Queer Crew!

VENERDI’ 10 FEBBRAIO, a partire dalle 22
@ università, Palazzo Nuovo, Torino.
In occasione del concerto/inaugurazione della settimana antiolimpica all’università: "Il rovescio della medaglia".

a breve altri appuntamenti...

il coordinamento "Facciamo Breccia" indice la MANIFESTAZIONE NAZIONALE:

NO VAT PIÚ AUTODETERMINAZIONE, MENO VATICANO

Contro le ingerenze della Chiesa cattolica nella sfera
pubblica,a ROMA SABATO 11 FEBBRAIO 2006 anniversario della firma dei Patti Lateranensi

 per i diritti riproduttivi delle donne (legge 194,
legge 40)
 per i diritti di gay, lesbiche, trans e contro ogni
discriminazione
 per il riconoscimento delle Unioni civili
 per l’Istruzione pubblica e laica
 contro i privilegi economici del Vaticano e per la
cancellazione del Concordato
 per l’Autodeterminazione di tutte/i

***
Facciamo Breccia è un movimento spontaneo di cittadini
e cittadine, gruppi,associazioni che - riprendendo nel nome il gesto che sancì l’autonomia dello Stato italiano dalla Chiesa - riaffermano una cultura laica, valorizzano tutti i percorsi di autodeterminazione e costruiscono un percorso di mobilitazione.
Ci contrapponiamo all’invadenza teo-oscurantista sui corpi e sulle scelte di vita, per riaffermare l’autodeterminazione di ogni soggetto e promuovere una cultura di riconoscimento e convivenza delle diversità.
Per questo, a partire da ottobre, Facciamo Breccia ha
realizzato e promosso iniziative e azioni dimostrative nelle città di Bologna, Firenze, Milano,
Roma, Torino e Verona.
Per aderire alla manifestazione: novatadesioni@facciamobreccia.org
Per ogni ulteriore informazione e per l’elenco delle
adesioni:http://www.facciamobreccia.org
L’11 febbraio manifesteremo a Roma e a Napoli per dare continuità alle due imponenti manifestazioni svoltesi il 14 gennaio a Milano e a Roma.

L’11 febbraio rappresenta infatti una data emblematica, quella della firma dei Patti Lateranensi fra regime fascista e Vaticano ripresa da Craxi per l’attuale Concordato.

Oggi assistiamo ad un’incontrollata ingerenza nella sfera pubblica delle gerarchie ecclesiastiche che pretendono che la propria concezione etico-religiosa sia tradotta in leggi dello Stato.

E’ un fenomeno gravissimo che investe la vita, la libertà e la dignità delle cittadine e dei cittadini di questo Stato, la cui storia è segnata dalla presenza del Vaticano.

E’ grave che i presidenti del Senato e della Camera insieme alle destre al potere seguano pedissequamente i diktat del Vaticano e siamo preoccupate, più in generale, della perdita di autonomia della politica di fronte a queste pressioni.

Scenderemo in piazza creando di nuovo un PONTE DI LIBERTA’ tra le due manifestazioni così come avvenne il 14 gennaio tra quella svoltasi a Roma per la richiesta dei PACS e quella del Movimento delle donne che a Milano proclamò il rifiuto della volontà di controllo sulla loro vita e sulla loro sessualità collegando i comuni intenti per la rivendicazione dell’autodeteminazione, della libertà e della laicità delle scelte di ciascuna e di ciascuno.

Il ponte ideale tra la manifestazione che si svolgerà a Roma indetta dal Comitato "FACCIAMO BRECCIA" e quella che si svolgerà a Napoli promossa dal "CARTELLO PER L’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE IN CAMPANIA "194paroleinlibertà", è reso tangibile dagli obiettivi delle due iniziative che si intersecano tra loro.

E’ un ponte di grande valore, sia simbolico che concreto, che vogliamo rilanciare in occasione dell’11 febbraio, estendendolo da nord a sud a collegare Milano, Roma e Napoli.

Con questo nuovo appuntamento vogliamo far sì che nord e sud rivendichino uniti quella "libertà del vivere e del convivere" già richiamata in occasione delle precedenti manifestazioni, rendendo avvertito questo Stato che si deve confrontare con il movimento delle donne, con il movimento dei diritti civili, con il movimento dei gay, lesbiche e trans, e con un’ ampia opinione democratica.

Il movimento delle donne di Firenze "LIBERE TUTTE" per l’autodeterminazione, per la libertà e responsabilità delle donne nella procreazione e per la laicità dello Stato, aderisce l’11 febbraio ad entrambe le manifestazioni, ed organizza la partecipazione all’iniziativa di Roma. Al tempo stesso si fa promotore di un’assemblea nazionale per sviluppare ulteriormente il dialogo e programmare iniziative unitarie.

Libere tutte - Firenze

Messaggi

  • Era una sera d’inverno del 1971.Passavo per piazza navona con bimbo in fasce,(il mio pediatra era lì vicino) e vedo tanta polizia e un piccolo gruppo di donne davanti all’allora bar domiziano, mi chiamano delle amiche del mld e di sociologia di Trento e mi presentano una donna americana , la riconosco ,è l’autrice dell’eunuca femmina, un classico del femminismo.Comincia a parlare,però non tutti riescono a sentirla. Allora la facciamo salire su di un tavolino
    (il bar era chiuso)ma poche capiscono l’inglese. Comincio a tradurre e allora per sentire meglio fanno salire anche a me su di un tavolino a fianco di Betty, e così con manuelito in braccio,faccio da interprete al primo discorso pubblico in italia di una fra le menti più acute del femminismo storico davanti ad una platea composta da una ventina di femministe e una ottantina di poliziotti.E pensate,in questo esiguo drappello di donne c’era lara folletti , che adesso
    grida in televisione viva berlusconi.
    Ciao, Betty, hai vissuto a lungo e bene, and thank you, pacissimi,pilar

  • Usciamo dal silenzio.... facciamo breccia.... creiamo un varco....siamo presenti anche
    noi donne delle cdb,
    ciao a tutte Catti

  • cara Doriana,
    com’è difficile uscire dal silenzio. E credere che le nostre parole avranno un peso e un senso, poter essere "interlocutori".
    "Io sono una barca che anéla il mare eppur lo teme..." (lapide di Spoon River)
    Come uscire dal silenzio e fare breccia, sentirci parte di una Comunità, come uscire
    dalla nostra torre d’avorio (?) se già sappiamo che già la speranza del sabato del villaggio
    verrà delusa e che "diman tristezza e noia recheran l’ore .. "
    E un’altra domenica sarà passata e tutto sarà restato come prima ...
    "La chair est triste, hélas, et j’ai lu tous le livres..." (Mallarmé)

    Un presocratico, credo Democrito, si attendeva che ogni tanto il corso degli eventi
    sempre uguali e prevedibili (la traiettoria degli atomi) potesse estemporaneamente essere
    deviato da una variabile non prevista, da un atomo originale che assumeva un percorso
    e una direzione fuori dagli schemi, ossìa compiva un Klinàmen, una deviazione inattesa che
    scombinava le certezze e le abitudini precedenti. C’è speranza nel klinàmen.

    Un caro saluto,
    Vittorio

  • Solo un’osservazione: l’Italia non è solo quella che tu descrivi: oggi l’Italia è diventata terra di conquista per chi sa meglio pronunciare quelle che io chiamo "parole al vento", senza alcuno scopo se non quello di colpireil "parco buoi" (cioè tutti noi) con frasi roboanti e senza significato.
    Purtroppo anche la Chiesa non ha saputo imporsi come alternativa in un mondo "perverso": al "Papa Buono" che tu citi (e che ricordo con grande simpatia) sono seguiti Pontefici politicizzati e poco vicini alle masse (compreso -secondo me - il "Papa Polacco") come l’attuale "Papa Tedesco".
    Alfredo

  • la chiesa non è laica per antonomasia, ma a volte non lo sono neanche quelli che si auto-attribuiscono un ruolo critico verso gli integralismi altrui. Per questo e perchè la laicità delle donne ha bisogno di mostrarsi anche nella sinistra, abbiamo scritto ai direttori dei giornali. Sono stati per molto tempo reticenti e ostili ad "Usciamo dal silenzio", lo sono verso "194 parole per la libertà" (11 febbraio a Napoli).
    LA LAICITA’ DELLE DONNE E’ LA CRITICA AL COMANDO , E’ L’AUTODETERMINAZIONE E NON SI ACCONTENTA DELLA SEPARAZIONE TRA STATO E CLERI. L’11 FEBBRAIO 2 PIAZZE, DUE TRAGUARDI ......E SPERIAMO MOLTI ALTRI.
    Stefania
    udinapoli

  • Treno speciale per la manifestazione
    di FACCIAMO BRECCIA
    Il treno parte dalla stazione di Campo di Marte alle ore 10, 30 (si
    raccomanda di arrivare entro le ore 10),

    Il biglietto andata e ritorno costa 15 euro (10 studenti e disoccupati/e) e
    può essere acquistato
    presso:
     AZIONE GAY E LESBICA, via Pisana 32R, tel 055 220250, dal lunedì al
    venerdì ore 18 - 20 e lunedì e martedì anche dalle 21 alle 23
     ARCI PROVINCIALE, piazza dei Ciompi 11, da lunedì al venerdì ore 9 - 19
     LIBRERIA DELLE DONNE, via Fiesolana 2b.

    Per ulteriori informazioni sui biglietti 339 6607269 - 347 5583869

    Tutte le realtà e le singole persone aderenti alla manifestazioni o
    simpatizzanti sono invitate a contribuire alla buona riuscita della
    manifestazione con un contributo economico anche piccolo. Ricordiamo che la
    manifestazione è del tutto autogestita e autofinanziata e quindi dobbiamo
    collettivamente contribuire ai costi di manifesti, volantini, palco,
    impianto di amplificazione, contributo per mantenere basso il costo del
    treno, spot radiofonici...
    Potete lasciare un contributo dove acquistati i biglietti o a mezzo
    bonifico:
    sul conto n. 79803.56 Monte dei Paschi di Siena - Firenze - Agenzia sede;
    intestato AZIONE GAY E LESBICA
    abi 1030 cab 2800 CIN o (di otranto)
    specificare nella causale FACCIAMO BRECCIA (solo FACCIAMO BRECCIA)
    Dopo aver fatto versamento possibilemnte inviare email che dice da chi e
    quanto è stato versato a orgogliolaico@libero.it.
    *****************************************************************************

    Il treno del Tirreno sarà l’IC 507 Sila che partirà da Torino alle 06.35
    Torino P.N ore 6.35

    Genova P.P ore 8.21

    La Spezia Centrale 9.30

    per le compagne e i compagni della zona Lucca,Viareggio,Pisa e Livorno il concentramento è alle ore 9.30 alla stazione centrale di Pisa (il treno passa per Firenze, non via costa..)
    a Livorno concentramento alle 8.45 in stazione

    Pisa ore 10.17

    Firenze campo di Marte 11.21

    Roma Tiburtina ore 13.17

    Contatti e info:

    per Torino,Genova,La Spezia: Christian 3498094531

    per Pisa, Livorno, Lucca e limitrofi: Sara 3477109877 (meglio contatto mail mescalina77@interfree.it )


    ESENZIONE ICI, DE ZORDO: «LE ISTITUZIONI RELIGIOSE RINUNCINO AI PRIVILEGI ACCORDATI DA UNA FINANZIARIA ANTISOCIALE ».
    Questo il testo dell’intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà /Unaltromondo nel Consiglio comunale del 6 gennaio 2006:

    «Precisiamo che l’ordine del giorno presentato da Unaltracittà/Unaltromondo, e approvata dal Consiglio Comunale lunedì 30 gennaio sulle esenzioni fiscali di enti religiosi e no profit, nasce dalla critica ad un provvedimento del Governo Berlusconi e alla norma che è stata introdotta con la Finanziaria 2006. Tale norma stabilisce che "l’esenzione [...]si intende applicabile alle attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive a prescindere dalla natura eventualmente commerciale delle stesse.", ovvero, senza ambiguità, consente l’esenzione anche se tali attività sono di natura commerciale. E’ chiaro che le università e gli ospedali religiosi non pagheranno l’Ici, quelli privati sì, così come gli alberghi e le altre strutture ricettive.

    Questa norma ha spazzato via una sentenza della Cassazione che invece sosteneva che quando tali attività erano svolte in forma commerciale veniva meno l’esenzione.

    A ragione l’assessore Albini porta come esempio il Convitto della Calza che finora ha pagato l’ICI, ma d’ora in poi non dovrà più farlo, e stima la cifra complessiva annua che verrà a mancare dalle casse del comune a causa della norma della Finanziaria intorno ai 6-800.000 euro.

    Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno poi approvato dal Consiglio Comunale in cui si chiede alle istituzioni religiose di versare un contributo volontario pari all’importo dell’esenzione ICI per i loro beni immobili di natura commerciale. Apprendendo con soddisfazione che la Chiesa Valdese ha dichiarato di rinunciare volontariamente alle esenzioni fiscali, invitiamo tutte le istituzioni religiose a meditare sul fatto che i tagli che i comuni dovranno affrontare a causa di questo mancato introito ricadranno inevitabilmente sulla spesa sociale. »

  • Da laica ed agnostica (non dico atea perchè anche quella è una fede), mi sento un po’ trascurata dai mille dibattiti intereligiosi che ovunque vengono organizzati sperando che le tre Grandi Religioni del Libro riescano almeno ad imparare a rispettarsi.
    Noi siamo "i relativisti" e pertanto probabilmente non vale la pena di sentirci parlare...ma noi non insultiamo con vignette veramente volgari ed offensive nessuno e tantomeno diamo fuoco alle ambasciate (per troppi secoli siamo stati insultati e bruciati per farlo agli altri)...
    Certo si sa che si tratta in ogni caso di minoranze surriscaldate da ben altro, ma insomma sento il bisogno di far parlare ancora una volta per noi agnostici, desolati per tanta violenza, Lennon...con una traduzione perchè una volta qualcuno mi ha detto "perchè in inglese che
    non tutti capiscono?"

    Imagine (J. Lennon)

    Immagina che non ci sia il Paradiso
    prova, è facile
    Nessun inferno sotto i piedi
    Sopra di noi solo il cielo
    Immagina che la gente
    viva al presente...

    Immagina che non ci siano paesi
    non è difficile
    Niente per cui uccidere e morire
    e nessuna religione
    Immagina che tutti
    vivano la loro vita in pace..

    Puoi dire che sono un sognatore
    ma non sono il solo
    Spero che ti unirai anche tu un giorno
    e che il mondo diventi uno...

    Immagina un mondo senza possessi
    mi chiedo se ci riesci
    senza necessità di avidità o rabbia
    La fratellanza tra gli uomini
    Immagina tutta le gente
    condividere il mondo intero...

    (traduzione Fiorella Gentile)

    Di questi sogni che giustamente possono non essere condivisi, spero che
    almeno l’ultimo possa diventare aspirazione per tutte/i, che un giorno,
    legate/i in Religioni o liberE/i da Culti organizzati, si riesca a
    vivere rispettandoci tutti sotto il nostro unico cielo e sulla nostra
    unica terra.
    Scusatemi per questo sfogo, ma accadono troppe cose e ’è troppo silenzio.
    Ciao Elena