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IN UN ALTRO BAR...

Publie le giovedì 1 dicembre 2005 par Open-Publishing
1 commento

Dazibao Donne Discriminazione Doriana Goracci

Bassano Romano - Giovane ragazza ha denunciato due coetanei - Stuprata in un bar

di Doriana Goracci

Questa è la laconica notizia che mi ha dato il buongiorno stamattina.
Solo due giorni fa vi scrivevo del conciliante multietnico cartello in tutte le lingue "vietato fumare" di Capranica. Bassano è nel viterbese.

Pochissimi chilometri da quell’altro bar. Oggi dovrebbero appendere dappertutto un altro cartello per noi donne: "vietato campare (come vorreste)".

Sicuramente si indagherà sull’origine e i natali dei due, sicuramente ci si chiederà perchè una ragazza giovane si attarda in un bar alla sera, sicuramente la signora Falcetti ci darà le istruzioni "non ovvie" a noi donne dai microfoni della Rai alla mattina: non tornate da sole, guardatevi alle
spalle...

La violenza continua la sua marcia, noi donne non abbiamo mai smesso di camminare, dobbiamo però imparare a denunciare a gran voce, tutte, gravide e sterili, etero e lesbo, giovani e anziane, sole e accompagnate, precarie e garantite, politiche e apolitiche, credenti e laiche la nostra ribellione, se la memoria non mi inganna "abbiam delle belle belle lingue".

Usiamole per non dirci solo tra noi la scontentezza e la stanchezza di questa terribile stagione di guerra.

Organizziamo la nostra resistenza.

Messaggi

  • Votiamo solo per quei partiti che dimostrano nei fatti il rispetto per la donna, i suoi valori, e i suoi diritti. Gli altri buttiamoli!
    E se intendiamo avere una religione, disertiamo allo stesso modo tutte quelle chiese che dimostrano nei fatti di essere nemiche della parita’ femminile e dell’autodeterminazioone femminile e dell’autonomia femminile e senno’ crediamo di nuovo nella Dea Madre che e’ in noi stesse!
    E se rifiutamo il machismo della chiese misogine e del parlamenti a genere unico, creiamo un nuovo ordine sociale! La mancanza di rispetto delle istituzioni diventa violenza privata, ma e’ la violenza pubblica che la precede e giustifica.
    Quando la Prestigiacomo ha riproposto al senato le quote rosa, la maggioranza le ha bocciate, i senatori della sinistra si sono astenuti. (!?)
    E noi dovremmo votare per questa gente? E dovremmo pregare in quste chiese?
    No, questa non e’ civilta’ e questo non e’ diritto, ma sopruso. Il sopruso istituzionale apre all’abuso privato. E la donna resta il capro espiatorio di una societa’ diseguale.
    viviana