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In Nicaragua si piange Arafat

Publie le domenica 14 novembre 2004 par Open-Publishing

Dazibao Manifestazioni-azioni Governi

(Lenìn Cerna, Tomàs Borge e Daniel Ortega durante la cerimonia - Foto G. Trucchi)

In Nicaragua il Frente Sandinista si é riunito in una cerimonia solenne per condividere la scomparsa di Yasser Arafat con la comunità palestinese.
Alla cerimonia era presente il Congreso Nacional Sandinista, massimo organo del partito, i membri della Convergencia Nacional e numerosi esponenti del mondo arabo.

Il FSLN ha emesso un comunicato letto per l’occasione da Rosario Murillo, poetessa e compagna del Segretario Daniel Ortega.
"Riconoscendo il profondo dolore che coinvolge l’eroico e ammirato popolo palestinese, il Frente Sandinista de Liberaciòn Nacional, esprime le sue più profonde condoglianze ai milioni di fratelli e sorelle palestinesi, che disseminati per il mondo o nella terra che gli appartiene di diritto, piangono oggi la scomparsa del loro leader.

Yasser Arafat, l’essere umano, il combattente instancabile, il guerrigliero, l’incorruttibile, il lucido stratega e portavoce del suo popolo, sarà sempre nel cuore dei sandinisti e dei nicaraguensi che vedono nella sua figura e nelle sue gesta un simbolo e una bandiera di fermezza, tenacia, fierezza ed intelligenza, formidabile e vivo eternamente, come inalterabile patrimonio dell’immaginazione dei popoli.

Il corpo di nostro fratello Arafat ha abbandonato questa terra, ma il suo spirito, il suo eroismo, la sua coerenza, la sua fiamma libertaria sempre accesa, sarà sempre Ispirazione e Luce, per i Viaggiatori e Pellegrini della Speranza, della Giustizia e della Solidarietà.

Dalla Palestina, dalla Mukata al Nicaragua, a tutti gli angoli del mondo, dove esistono uomini e donne che cercano e lavorano per un mondo migliore, l’immenso splendore di un essere umano, capace di servire il suo popolo e i popoli del mondo, fino all’ultimo respiro, continuerà a rafforzare la nostra coscienza umanista e il nostro impegno attivo per questo orizzonte libero, vigoroso e giusto che, senza dubbio, appartiene a noi tutti.

Viva l’eroico popolo palestinese!

Viva Yasser Arafat!

Viva i popoli che lottano per un mondo migliore, bello, umano e possibile!"

Un membro della comunità palestinese in Nicaragua ha poi ringraziato il FSLN per questa cerimonia ed ha ricordato il legame profondo che unisce il Frente Sandinista con il popolo palestinese già da molte decadi. Ha poi detto che "Arafat é morto, ma i suoi ideali e il suo pensiero continuano ad essere vivi nei palestinesi che vivono nei territori occupati e in quelli, circa il 70%, che la diaspora ha costretto a vivere in giro per il mondo. Questi ideali li insegneremo ai nostri figli e ai nostri nipoti fino a il giorno in cui la nostra patria sarà libera e indipendente".

Dopo un toccante discorso del deputato Tomàs Borge, nel quale ha paragonato Arafat a personaggi fondamentali per la lotta di liberazione latinoamericana quali José Martì, Simòn Bolìvar, Sandino e Carlos Fonseca, la gente presenta ha cominciato a formare una lunga fila per firmare il Libro di Condoglianze preparato dal Frente Sandinista.

Il deputato Edwin Castro ha detto alla stampa che "Arafat si é gettato anima e corpo nella causa del suo popolo, una causa totalmente giusta, violata solo dalla prepotenza dell’impero nordamericano e dell’impero israelita. Un popolo a cui é stata negata la propria terra e nazione e a capo di questo popolo c’era la speranza di Yasser Arafat.

Arafat continuerà a vivere nella causa del popolo palestinese e in quella di tutti i popoli del mondo.

Quando nel 1979 la Rivoluzione nicaraguense accese una luce nel mondo, Arafat si avvicinò al Nicaragua ed é stato un grande amico del nostro popolo e della nostra rivoluzione."

Managua, 12 novembre 2004 (Foto e testo Giorgio Trucchi)