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Io ballaro’, tu ballarai?

Publie le mercoledì 6 aprile 2005 par Open-Publishing
4 commenti

Dazibao Elezioni-Eletti Governi

di Viviana Vivarelli

Per chi non ha visto Ballaro’.....

Un voto di protesta e’ un voto di richiesta.

Quando si spostano 2 milioni di voti verso l’opposizione, dopo che 4 si erano gia’ spostati verso l’astensione, una sinistra seria dimentica risse, ricerca di centralismo, moderazione e soprattutto collusioni neoliberiste. Almeno spero.

Quando colpisci il reddito e la sicurezza di un popolo, raccontare barzellette o parlare di alleanze o fare promesse e battute conta davvero poco.

Ma possiamo dire che il programma della sinistra ha vinto, quando non si e’ visto ancora alcun programma, e non invece che il governo ha perso?

Resta il fatto che da tre anni il centrosinistra vince sempre, comunali, provinciali, europee, regionali. Miracolo: Berlusconi lo riconosce!

Berlusconi prima dice “Contano le regioni, non i voti”, poi dice: “Contano i voti, non le regioni”. Sembra che l’ultima sia stata suggerita dai “cervelli pensanti", i "creativi" Brunetta e Tremonti. Ma non fa differenza. La Cdl ha perso voti e regioni.

Non c’e’ piu’ la zona ‘rossa’ (Toscana Emilia ecc.) ora tutta l’Italia e’ rossa. Due milioni di voti passano al centrosinistra. 17 regioni sono del centrosinistra, 4 della Cdl. Forza Italia scende al 18,57%, surclassata dall’Ulivo.

Il centrosinistra totalizza 14.442.833 voti; il centrodestra 12.044.123.

5 anni fa il centrosinistra: 12.225.000 voti; il centrodestra 14.043.000.

La causa dello smottamento e’ di FI. Dice Ilvo Diamanti che la Cdl e’ una invenzione di Berlusconi come FI, se cade FI cade tutta la Cdl. La disfatta dice che e’ in crisi il modello Berlusconi, perche’ Fi e’ scesa dal 60% al 30. AN paga pegno, 2 milioni di voti in meno rispetto alle europee, 7 punti di calo e una discesa ai minimi storici. Grande rabbia. Del resto la verifica e’ stata chiesta piu’ e piu’ volte e ogni volta si e’ ridotta a una burletta con Fini rientrante.

I fans sono aggressivi, il leader pronto a cedere, ma adesso cedere vuol dire cadere. E’ chiaro a tutti che il mito del ‘voto solo locale’ non paga, la batosta e’ forte e si sente. Il ‘voto solo locale’ e’ poi spiegato con la ‘congiuntura europea’, il che e’ una contraddizione in termini. Si rifiuta che il voto sia politico, ma questo voto e’ principalmente politico e massimamente economico. L’Europa non va bene, ma nessun paese europeo va male come noi, siamo all’ultimo posto dei 25 paesi europei e non c’e’ congiuntura che lo giustifichi.

Mentre tutti si chiedono come mai il PresdelCons non commenti i risultati regionali, all’improvviso, senza avvertire, B. appare a Ballaro’ come la Madonna di Fatima, quasi un terremoto, se si pensa che da quasi dieci anni ha sempre rifiutato ogni confronto, e poi Ballaro’ e’ su Rai3, territorio nemico!

Ci sono D’Alema e Rutelli. Di colpo l’audience sale a 3 milioni di spettatori. Un record! Un Ballaro’ lunghissimo di cifre finanziarie, da record dei primati! Un vero ring. B. arriva con la flebile scusa che ‘deve’ sostituire La Loggia, impossibilitato. Ostenta sicurezza e ottimismo ma fa un effetto strano (forse sara’ lo shock di non averlo mai visto prima interrotto da altri) tanto che non pare piu’ un premier ma un membro dell’opposizione.

E poi Rutelli e D’Alema lo martellano senza pieta’ e gli esperti di economia non gliene passano una. Cosi’ i risultati della comparsata non sono eccellenti, non e’ preparato, dice slogan, sparla, sproposita. E’ chiara la differenza con le cassette registrate su copioni altrui, nei duetti stona, nel gioco libero s’impalla. Non conosce le cifre, confonde i dati, da’ risposte insoddisfacenti, risolve con battute che lasciano freddi.

Insomma pare un pivello della politica. Di fronte a lui persino Rutelli sembra un diamante, per non parlare di quella volpe di D’Alema che praticamente lo smantella. Rutelli nota cinicamente che aumentano tributi, carovita, tasse locali, servizi, bollette, benzina, mentre scadiamo in competivita’ e sale il deficit. Ma B. nega la disfatta e dice: “Quello che ha perso e’ andato nel limbo degli indecisi”.Veramente, dice Diamanti,i sondaggi rivelano che la gente che votava FI ha votato Marrazzo, Vendola.. non che si e’ spostata nel limbo, e quelli che si sono spostati sono casalinghe, pensionati...insomma lo zoccolo ‘televisivo’.

Per la serie ‘frasi famose’, viene letta la dichiarazione di B. a Panorama: “In Italia c’è uno Stato manifesto, costituito dal governo e dalla sua maggioranza in Parlamento, e c’è uno Stato parallelo: quello organizzato in forma di potere dalla sinistra nelle scuole superiori (D’Alema fa un balzo) e nelle università, nel giornalismo e nelle tv (altro balzo di D’Alema), nei sindacati e nella magistratura, nel Csm e nei tar, fino alla Consulta. Se si consentirà a questo Stato occulto di unirsi allo Stato palese, avremo in Italia un regime ‘vendicativo e giustizialista’, mascherato di legalità ed ostile a tutto ciò che è privato».

Richiesto di spiegazioni su questo ardito concetto, Berlusconi si tira indietro, dicendo che non sono parole sue, lui e’ solo il portavoce del popolo italiano. Portavoce’!? Rutelli sghignazza sul fatto che le scuole superiori e le universita’ siano i membri di questa ‘spectre’ e dice di capire ora “vista la pericolosita’ delle scuole superiori le finalita’ della legge Moratti”. L’ilarita’ e’ alle stelle! Che le televisioni siano dominate dalla sinistra e in combutta coi liceali sembra un po’ grossa, ma B, insiste: “Sono tutti contro di me, le scuole, le procure, il Consiglio di Stato, la Corte Costituzionale.. e mi fermo qui per carita’ di patria!” Insomma ce l’hanno tutti con lui perche’ e’ piccolo e nero. Ha contro una P2 di sinistra ramificata in tutto il paese!

B. plaude al successo della Lombardia (hanno perso 700.000 voti!). Enumera le regalie al Sud: ”Abbiamo speso nel 2003 25 miliardi di euro, mentre gli altri nel 99 solo 15; di tutti gli investimenti ben il 55,5% e’ andato in strade per il Sud (la Salerno-Reggio Calabria?), la disoccupazione che era nel 2001 del 21% oggi e’ scesa al 17. Nessuno dei governi precedenti ha fatto meglio di noi!” Ma allora il Sud doveva fargli un plebiscito! In verita’ e’ proprio l’ISTAT a dire che si sono persi 72.000 posti di lavoro solo nel 2004 e che la diminuzione del tasso di disoccupati e’ solo apparente, 120.000 si sono spostati a nord, cancellandosi dalle liste di disoccupati e solo per questo non figurano piu’ come disoccupati, non ci sono proprio piu’ sul territorio, e il peggio e’ che sono laureati, sono quelli che dovevano formare la classe dirigente meridionale e che cercano lavori di fortuna. Il 7,5% del lavoro femminile è sparito perche’ le donne hanno rinunciato a cercare lavoro. Ma Alemanno: “Il paese non ci ha capiti!” L’esodo del Sud non e’ un caso, visto che abbiamo: insicurezza, mancanza di futuro, aumento di criminalita’. E poi la devoluzione spaventa, lo dicono i sondaggi.

E a questo punto B. fa la fatidica domanda: “E se anche andassero al governo, come farebbero a governare cosi’ diversi, senza esplodere?” Come hanno sempre fatto, visto che governano insieme nel 70% dei comuni e nel 75% delle province e non e’ mai esploso nessuno.
A ognuno le sue sfide. Ma 11 mesi di battaglia elettorale lo ammazzano, questo paese!

D’Alema chiede: “Visto che il problema economico oggi e’ il principale e occorre rilanciare l’occupazione, e’ proprio il caso di fare questa riforma che stravolge la Costituzione e che parte della Cdl nemmeno vuole?” Ma B. dice che portera’ avanti proprio quella. Insomma, se deve scegliere se aumentare il suo potere o pensare all’economia, sa cosa fare.

D’Alema insiste: “Avete a disposizione 70 giornate parlamentari, c’e’ la finanziaria, trasformare in legge il decreto sulla competivita’, il DPF, eliminare l’IRAP, terminare la riforma della giustizia, sanare il bilancio, rientrare nei parametri di Maastricht...e si vuole anche cambiare la Costituzione, fare un premierato forte, cambiare le regole elettorali ed eliminare la par condicio? Non e’ un po’ troppo?”
L’ultimo sfondone e’ irresistibile.

Invano il docente Faini dice che finora i condoni una tantum hanno tappato qualche buco ma ora, spariti quelli, non restano piu’ soldi per coprire la spesa ordinaria, ridurre le tasse e’ pericoloso e non realizza ripresa economica, non solo i conti pubblici hanno sfondato il tetto del 3% e siamo addirittura al 3,6 ma la commissione di Barroso prevede che per il 2006 il disavanzo (bloccando qualsiasi altra riduzione fiscale) arrivera’ al 4,6!!!

Se invece si intende ridurre ancora alle tasse, scattera’ al 5,6, dopodiche’ ci sara’ la terribile reazione dei mercati e chi possiede il nostro debito ci fara’ pagare dei tassi insostenibili. La punizione dei mercati sara’ peggio di Maastricht e fara’ crollare l’Italia.
La risposta arcana di B. e’: “Cifre volatili!”

Dunque avantitutta con una ulteriore riduzione di tasse, altri 12.000 miliardi di lire. E come si pagano? Si ridurranno le spese un po’ qua un po’ la’, qualche vendita di titoli, qualche digitalizzazione di archivi, qualche clientelismo in meno (come Storace nel Lazio?)qualche riduzione di enti inutili’, non si dice quali per non perdere voti. “Non c’e’ nulla di certo in queste previsioni!” Bah, visto che da esse dipende il nostro futuro e la nostra permanenza in Europa...

“Nel 2006 tagliero’ ancora le tasse tagliando le spese. Due volte ho abbassato le spese di 35.000 miliardi di lire, ora le abbassero’ di 27.000 miliardi di lire. Venderemo beni dello Stato, aziende pubbliche...” D’Alema non ne puo’ piu’: “B. dice che vendera’ beni dello stato per 5,6 punti di PIL, per 150.000 miliardi! Una balla che nessuno puo’ credere! Non esistono nemmeno tanti beni pubblici per fare una operazione cosi’!” (e l’anno dopo cosa ci vendiamo?).

Ma B. intende ridurre le tasse di 24.000 miliardi di lire e insieme vendere il patrimonio pubblico per abbattere il debito fino al 100% del PIL. E c’e’ anche da togliere l’IRAP che da sola fa una rimessa di 31 miliardi di euro!” Ma e’ impossibile!!! Siamo allo sfascio! E in 70 giorni il parlamento dovrebbe occuparsi di tutto questo? B. cerchera’ solo di cambiare le regole del gioco per aggiudicarsi il potere e l’Italia andra’ a picco.

La comparsata non e’ andata molto bene. B. non e’ molto contento, cosi’, prima di andarsene, dice la sua malignita’ a Floris: “Sulle reti che fanno parte del mio gruppo trasmissioni faziose come questa non ce ne sono mai state perche’ deve fare ascolto anche il pubblico della sinistra, per questo la televisione privata non incide sulla politica”. Ma vah? Ma noi non dubitano che Ballaro’ abbia fatto ascolto anche col pubblico della destra. Certo non siamo da Masotti e si sente.

E allora presidente, e se perdesse?

”Sono assolutamente convinto che per me sia impossibile perdere”
Come disse il pappagallo al gatto.

Messaggi

  • Allora....non credo assolutamente che il voto regionale sia stato un voto politico.
    È solo stato un voto di protesta contro la figura fisica di Berlusconi. Un odio che viene da lontano.
    Non è stato un voto di merito, per la politica espressa dalle regioni. Altrimenti come si spiegherebbe la sconfitta di Storace che ha amministrato benissimo il Lazio e dicasi altrettanto per Fitto in Puglia.
    Per andare contro la CDL l’unica alternativa era la sinistra.
    Non ne parliamo poi cosa è accaduto in Campania, dove un Bassolino indetto e colluso, ha avuto il voto di una non bene precisata categoria sociale.....e mi fermo qui......come plauso per la sua politica di rinuncie ( una per tutti.....quando se ne è lavato le mani di fronte al problema rifiuti in Campania, pur essendone responsabile straordinario della regione e per questo, per 3 mesi, si è intascato senza fare nulla 108.000 euro!).
    Ogni regione ha una sua spiegazione interna, ma da qui a dire che è stata una vittoria di merito, per programmi, idee e serie alternative, davvero ci vuole coraggio e faccia tosta.
    Quello che è accaduto è frutto di una asfissiante opposizione ad personam, con slogan e propagande, e soprattutto il frutto di una non conoscenza generale delle cose che sono state fatte, PERCHè I NUMERI PARLANO CHIARO. Quanto alle leggi ad personam di Berlusconi, i lcentrosinistra deve interrogarsi sul perchè sono state fatte. Chi è vittima del proprio male, pianga se stesso...
    altro che giorie per le elezioni.

    • Non so nulla di Fitto e ben poco di Bassolino, ma chi ha il coraggio di sostenere che l’ amministrazione di Storace nel Lazio - della quale so invece tutto - sia stata una "buona" amministrazione e’ evidente da che parte sta.

      Storace e la sua cerchia di squadristi all’ amatriciana e di papponi ex democristiani del frusinate hanno fatto impallidire i fasti della vecchia D.C. dello "squalo" Sbardella, alla quale peraltro in gran parte si ispiravano.

      Le dodici nomine tra Asl e ospedali fatte in tutta fretta da Storace e c. il giorno dopo la mazzata elettorale sono illuminanti rispetto a che tipo di gente ci stiamo riferendo.

      E comunque decidetevi, o e’ colpa del Berluska - e allora perlomeno cambiate cavallo - o e’ colpa dei governatori delle regioni che sono stati trombati, Storace per primo.

      E in tutti e due i casi il voto e’ stato POLITICO !

      New Dada

    • Bhè...veramente con dati alla mano, riferiti alla precedente amministrazione regionale, a me e ai più risulta che la regione Lazio è tra le prime in Italia come organizzazione sanitaria (mancva poco per avvininarsi come strutture e qualità alla Lombardia), come finanze in cassa e come proposizioni sociali. Tu parli di nomine sotto le elezioni ed altro ancora....mi dici per favore quale governo non ha mai fatto ciò? Per rischiarirti la mente ti porto al lontano(per fortuna) 1999-2000 quando Amato sotto le elezioni elargì a mano larga quei pochi soldi rimasti in cassa dello stato e D’Alema finì di posizionare nei punti strategici della società italiana i suoi galoppini e adepti (e stanno ancora lì!).
      Allora, qui o si parla di fatti e di poltica obiettiva o altrimenti ditelo che parliamo da tifosi.
      Inolte ti ricordo che la pessima abitudine della politica dei favoritismi e del subdolo accaparramento dei posti di potere a me risulta essere una caratteristica dei governi catto-democristiani, i cui esponenti superstiti ora stanno tutti nel centro-sinistra.
      Se vuoi ti faccio un elenco di tutti quelli che hanno contribuito al grande successo del centro-sinistra, come lo chiamate voi, in modo determinante e superiore ai voti presi da Bertinotti e Verdi messi insieme.
      Dopo 50 anni di guerra feroce contro la sinistra costoro hanno ancora il coraggio di farsi vedere in tv affermando che mai hanno sostenuto che la democrazia cristiana era un partito di destra! ( e che dovevano dire poveracci).
      Questo significa che ora stanno con voi, domani ve li ritroverete dall’altra parte...e non solo loro!
      Quindi il voto elettorale non è politico, perchè non è mai esistito un programma politico unificante, capace di affermare l’espressione corale di una ben distinta parte politica e sociale. È un voto politico quando è espressione di un distinto pensiero culturale: non mi risulta che democristiani, verdi, udeur, e perfino la margherita, per non parlare dell’ulivo, siano espressione di un unico modo di vedere la società. E di certo le differenze non sono "sfumature".
      L’unico programma unificatore è stato solo quello di "sconfiggere berlusconi" perchè è un capitalista, perchè ha successo, perchè sta sulle palle a tutti per il solo fatto che si fa le operazioni ai capelli, che ostenta benessere, ecc....
      Se questo è il programma di chi vuole governare....bhè..stiamo inguaiati assai.
      Personaggi che appaiono in tv con sberleffi, risatine, ridolini, sceneggiate pittoresche gestuali....sono questi i leader che vorrebbero governare? La politica è scesa così in basso?
      Evidentemente la colpa è nostra. Siamo noi che vogliamo essere governati da giullari, cabarettisti, giornalisti, conduttori, politologi, la cui sola aspirazione è quella di far ridere.
      La politica una volta era più seria....parola questa che è ormai diventata un opzional.
      Se non sai come avete presi i voti in ben 6 regioni italiane, bhè...scusami se insisto ma non dire cose avventate.

    • Veramente parlavo di nomine fatte in tutta fretta DOPO aver perso le elezioni.

      Comunque siete gia’ morti e non lo sapete, che cazzo mi frega di dialogare con te, come se il maestro di sberleffi, risatine, gridolini, sceneggiate pittoresche gestuali non fosse il tuo ducetto ormai bollito !