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L’ITALIA E’ IN PERICOLO

Publie le domenica 13 marzo 2005 par Open-Publishing

Dazibao Democrazia Governi

di Viviana Vivarelli

Siamo in un momento gravissimo. La democrazia è in pericolo.
Berlusconi ha intenzione di rovesciare la Costituzione democratica di questo paese. Per questo a giorni la sua maggioranza voterà per rovesciare ben 49 articoli della Costituzione.

Con la devoluzione voluta dalla Lega, lo stato si libererà di scuola, sanità e sicurezza e ogni regione fornirà questi servizi con livelli diversi, accettabili forse in Lombardia, Emilia o toscana, infimi altrove.

Può darsi che si renda impossibile per esempio a un malato della Basilicata o della Calabria andare in una regione diversa per curarsi.
Sarà creato un senato federale che aumenterà i conflitti tra stato e regioni che già adesso stanno tracimando.

Si distruggerà l’equilibrio del poteri tra legislativo, esecutivo e giudiziario, che è la base di ogni stato democratico, creando una pericolosa concentrazione di poteri nelle mani del premier, che di fatto diventerà padrone assoluto, e cambierà a suo piacere i membri del governo, del parlamento e i magistrati. Il presidente della repubblica sarà spogliato di ogni potere di garanzia della Costituzione e non potrà più sciogliere le Camere.

La Corte Costituzionale avrà una maggioranza di membri politici decisi dal premier e non salvaguarderà più l’osservanza dei principi costituzionali. La magistratura sarà di fatto dipendente dal potere
politico e non aprirà nemmeno processi che riguardano certi personaggi politici. Il premier, o capo del governo, avrà poteri fortissimi: potrà nominare i ministri o licenziarli come fa un re, sciogliere le camere, bloccare la carriera di un magistrato o non fargli superare gli esami
periodici, che non saranno di merito ma di etichetta politica, potrà licenziare la Camera senza entrare in una crisi, in una parola sarà un signore assoluto.

La democrazia verrà ridotta a una mera apparenza. L’Italia non sarà più una repubblica parlamentare ma presidenziale. Tutto questo avverrà per favorire un uomo che è imputato di corruzione della magistratura, che si è gravato di pesanti reati finanziari e di partecipazione a una setta sovversiva contro lo stato e la democrazia, che è stato finanziato da potenti gruppi criminali, che risulta imputato di collusione mafiosa, implicato in un processo per strage, nemico
del pluralismo, dell’informazione libera, dello stato sociale, della tutela del lavoro e dei principi fondamentali della democrazia.
Abbiamo bisogno che non solo Prodi e Pecorario Scanio e Bertinotti e Diliberto ma tutti i politici di tutti gli schieramenti si sveglino dal loro torpore.

Abbiamo bisogno che tutte le voci libere, tutti i media, le associazioni, le organizzazioni, i movimenti e tutti gli uomini liberi e democratici entrino in uno stato di allarme per il pericolo imminente che sta per far precipitare il nostro paese in un nuovo ordine fascista.