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Le liste di AN : IN ATTESA DI CANDIDARE PINO RAUTI EX TERRORISTI DEI NAR NELLE LISTE DI ALLEANZA NAZIONALE IN LOMBARDIA

Publie le martedì 1 marzo 2005 par Open-Publishing

Dazibao Elezioni-Eletti Estrema destra Saverio Ferrari

di Saverio Ferrari

LE PREOCCUPAZIONI PER LA CONCORRENZA DELLA LISTA DI ALESSANDRA MUSSOLINI

Con sempre maggior insistenza circola la voce di una prossima candidatura di Pino Rauti nelle liste di Alleanza Nazionale. Forse già dopo le regionali di aprile, quando in Lombardia si ricorrerà, a pochi mesi dalle politiche del 2006, ad elezioni suppletive, per il probabile ingresso nel consiglio regionale di un deputato fedelissimo di Ignazio La Russa, Roberto Alboni, predestinato al ruolo di capogruppo.

Surreali, a questo punto, le prese di distanza di AN nei confronti di Alessandra Mussolini, corteggiata da Silvio Berlusconi per un accordo elettorale. Senza alcun problema, infatti, non si esita a ricorrere al fondatore del gruppo neonazista di Ordine Nuovo, la cui sigla fu coniata in omaggio a quel progetto hitleriano di dominio razziale sull’Europa che prendeva appunto il nome di “nuovo ordine europeo”.

Pino Rauti, a lungo indagato per la strage di Piazza Fontana e, ancor oggi, per la strage a Brescia di Piazza della Loggia, non ha mai fatto mistero del suo credo eversivo. Teorico di punta della “strategia della tensione”, strutturò la propria organizzazione con un livello clandestino, dotato di armi ed esplosivi, i cui nuclei, secondo diverse inchieste giudiziarie, furono direttamente responsabili delle stragi in Italia tra il 1969 ed il 1974. In un’intervista, tempo fa, rispondendo del coinvolgimento di Ordine Nuovo, ammise che: ”I servizi utilizzarono come pedine ragazzi di destra che giocavano con il tritolo, con le ipotesi di golpe, con il clandestinismo”. Disse anche della possibilità di “episodi di contiguità e collaborazione con gli americani della CIA”.

IL CASO GUAGLIANONE

“Ci interessa offrire posti a quella destra più destra di noi”, questa la dichiarazione rilasciata a Milano dallo stesso Ignazio La Russa, partecipando lo scorso 5 febbraio alla presentazione di un libro curato dall’ex-NAR Pasquale Guaglianone, candidato per Alleanza Nazionale alla Regione Lombardia. Tra i presenti all’iniziativa, convocata in occasione del decennale della svolta di Fiuggi, Nico Azzi (condannato per la tentata strage sul treno Torino-Roma del 7 aprile 1973), Gabiele Adinolfi e Giuseppe Dimitri, fondatori del gruppo eversivo di Terza Posizione.

Pasquale Guaglianone, a sua volta, fu processato e condannato per associazione sovversiva e banda armata, tra gli anni’80 e ‘90, per aver svolto il ruolo di tesoriere dei NAR (i Nuclei Armati Rivoluzionari), di custode delle armi e degli esplosivi del gruppo, oltre che di procacciatore di documenti falsi. La sua figura riemerse dopo un lungo silenzio nuovamente nel giugno 2003 come titolare della palestra a Novate Milanese dove Gilberto Cavallini, ex-terrorista nero in semilibertà, venne nuovamente arrestato per una serie di rapine. Cavallini, tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, con Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, si era reso responsabile di almeno 13 omicidi, tra militanti di sinistra, carabinieri, poliziotti e giudici. Condannato a diversi ergastoli, ottenne la semilibertà anche grazie ad un finto posto da impiegato proprio in una palestra di Guaglianone. Ma non è finita. Stando alle indagini sull’aggressione con accoltellamento, avvenuta a Milano il 10 aprile 1997, del consigliere comunale di Rifondazione Comunista Davide Tinelli, gli aggressori provenivano dalla palestra ‘Doria’ di Via Mascagni, divenuta, a detta della stessa DIGOS, uno dei luoghi di ritrovo ormai abituali della destra radicale. Qui nel corso degli anni si sono distinti, come istruttori di boxe francese (la “savate”), Pasquale Guaglianone e alcuni suoi vecchi amici.

Ma l’attività di Guaglianone, dopo l’esperienza dei NAR, non si è limitata alla boxe. Il suo nome è comparso nella gestione di diverse altre società (le più svariate: dal commercio di rubinetterie alla compravendita di immobili) e addirittura nel consiglio di amministrazione delle Ferrovie Nord Milano. Niente male per un ex-terrorista!

CRONACA NERA

Sarà certamente un caso, ma in questi ultimi anni alcuni frequentatori della palestra ‘Doria’ e del ‘Maya’, un locale sui Navigli di cui Guaglianone è di fatto comproprietario, sono stati al centro di diverse indagini per fatti di cronaca nera: dall’assassinio di Alessandro Alvarez (avvenuto a colpi di pistola il 3 marzo 2000, a Cologno, nell’hinterland milanese), a quello di Francesco Durante (ritrovato cadavere nel bagagliaio di una macchina, bruciato e con un colpo alla nuca, nel maggio dello stesso anno); dall’uccisione del giovane tifoso genoano Vincenzo Spagnolo (accoltellato il 29 gennaio del ’95, poco prima della partita di calcio Genoa-Milan), al ferimento di Davide Tinelli.

Questi i fatti. Tornando alla politica, sotto gli occhi di tutti è il formarsi di una cordata di ex-eversori direttamente proveniente dagli anni ‘70, alla faccia delle svolte, rilegittimati e benedetti dai vertici nazionali di AN, preoccupati di perdere qualche voto in favore del cartello elettorale di Alternativa Sociale animato da Forza Nuova e Alessandra Mussolini.

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