Home > Marco Travaglio : "Le pagine gialle della P2" (ovvero, cosa fanno adesso?)

Marco Travaglio : "Le pagine gialle della P2" (ovvero, cosa fanno adesso?)

Publie le lunedì 11 aprile 2005 par Open-Publishing
4 commenti

Governi Storia Marco Travaglio

di Marco Travaglio

Berlusconi Silvio (tessera n.1816): ...

Cicchitto Fabrizio (tessera n.2232): deputato e vicecoordinatore nazionale di Forza Italia, nonchè editorialista de Il Giornale.

Ciuni Roberto (tessera n.2101): collaboratore de Il Giornale e Panorama.

Costanzo Maurizio (tessera n.1819): conduttore di Buona Domenica e de Il diario su Canale 5 nonché consulente per La 7.

Croce Giuseppe (tessera n. 2071): Giudice per le Indagini Preliminari a Roma.

De Carolis Massimo (tessera n.1815): avvocato, amico di Siniscalco, attuale esponente di Forza Italia.

Donelli Massimo (tessera n. 2207): attuale direttore di TV Sorrisi e Canzoni (Gruppo Mediaset).

Fiori Publio (tessera n. 1878): deputato di AN e attuale vicepresidente della Camera.

Gervaso Roberto (tessera n. 1813): ha una rubrica fissa su Rete 4 (Peste e corna) e sul Messaggero.

Manca Enrico (tessera n. 2148): dirige l’associazione "Pol-Is" per il "rinnovamento della politica e della democrazia". Attualmente nelle file della Margherita.

Martino Antonio (aveva presentato domanda scritta di affiliazione, non fecero in tempo ad approvare il suo ingresso nella P2): attuale Ministro della Difesa.

Memmo Roberto (tessera n. 1651): avvocato e finanziere dirige la "Fondazione Memmo per l’arte e la cultura".

Mosca Paolo (tessera n.2100): oggi direttore del rotocalco Vip e titolare di rubrica fissa quotidiana su Unomattina, in Rai.

Nebiolo Gino (tessera n. 2097): attuale giornalista del Foglio di Ferrara e del Giornale di Sicilia.

Picchioni Rolando (tessera n.2095): attuale segretario della Fondazione del Libro di Torino (ente organizzatore del Salone del Libro) e direttore esecutivo del World Political Forum. Viene dato come candidato alla poltrona di assessore alla cultura nella nuova giunta regionale piemontese.

Rizzoli Angelo (tessera n. E.19.77): attuale produttore di cinema/ tv per Rai e Mediaset.

Savoia Vittorio Emanuele (tessera n. 1621): mediatore d’affari.

Selva Gustavo (tessera n.1814): deputato di An, attuale presidente della Commissione Esteri.

Sensini Alberto (piduista "interruptus", come Antonio Martino): giornalista del Gazzettino.

Trifone Trecca Fabrizio (tessera n. 1748): titolare di rubrica fissa di medicina "Vivere bene" su Rete 4.

Valori Giancarlo Elia (fascicolo n. 0283, espulso dallo stesso Gelli): Presidente della Società Italiana Autostrade e del consorzio di telefonia "Blu" e attuale Presidente dell’Unione Industriale di Roma.

per "Avvenimenti" dell’8.4.05

Messaggi

  • Sono capitata per caso su questo sito e ho cominciato a leggere.... Domando: avere avuto la tessere della P2 è reato? O lo è stato? Tutti i piduisti erano dei "criminali"? C’è la possibilità che qualcuno sia stato in buona fede?
    Mi sono spesso domandata: ma se ci fossi io al posto di uno qualunque di questi riuscirei a rimanere una persona onesta come credo di essere?
    Sarei molto curiosa di leggere una risposta direttamente da Travaglio, che per altro ammiro per la serietà con cui si informa di tutto....
    Grazie per l’attenzione
    Barbara Fieri

    email: bafieri@tiscali.it

    • Cara Barbara
      se vuoi una risposta da Travaglio, devi chiedere direttamente a lui, dato che questo non è il suo sito.
      Promemoria sulla P2:
      Le società segrete a fini eversivi sono vietate espressamente dalla Costituzione.
      L’art. 18 proibisce le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare. La P2 è una società segreta eversiva che nasce dalla Massoneria. Il suo scopo è conquistare il potere, rovesciando il governo democratico e impedendo un ricambio di governo che possa favorire i “comunisti”
      La Massoneria internazionale l’ha rigettato per la sua efferatezza e i suoi rapporti con la criminalità organizzata
      Alla fine del 1800 un banchiere spregiudicato introduce nella Massoneria una loggia segreta per manovrare la finanza pubblica e prendere il potere con mezzi illeciti e la chiama Loggia Propaganda 2. Con lui i parlamentari massonici arrivano a 400.
      I nomi degli iscritti sono segreti e noti solo al Gran Maestro. Questa P2 è travolta dallo scandalo della Banca Romana. Il Duce poi perseguita i massoni. Ma nel dopoguerra ricomincia a organizzarsi e nel 62-64 il generale Musumeci col SIFAR scheda i cittadini in vista di un colpo di stato, mentre i servizi segreti proteggono lo stragismo di destra che ha lo scopo di destabilizzare il paese
      Intorno agli anni 70 arriva Licio Gelli, che in un solo anno divnta capo di una setta ormai collegata alle peggiori pagine della storia italiana: il bancarottiere Sindona, lo scandalo Eni, lo scandalo del Banco Ambrosiano, lo scandalo dei petroli, la Rizzoli, i segreti di stato, le stragi fasciste, il sequestro Moro, l’assassinio del giornalista Pecorelli, l’inchiesta del giudice Carlo Palermo, la strage della stazione di Bologna
      La P2 è connessa al traffico di armi e droga, criminalità organizzata, servizi segreti italiani e americani, vertici di destra di banche e esercito. La finanziano la CIA, tramite la Kriminal Bank in accordo con trafficanti di armi e valuta, banche, imprese e politici. Gli Agnelli solo tra il 71 e il 76 le danno 15 miliardi. Tra gli iscritti c’è l’ex pres. di Mediobanca Cuccia. La P2 ha affiliati in molti paesi per imporre governi di destra e favorisce il golpe argentino.
      Gelli ne prende il controllo dal 65 per preparare un golpe neofascista in Italia e nel 75 diventa Maestro Venerabile. In un 1° momento si pensa a un governo di colonnelli (400). Il governo apre una commissione di inchiesta con Tina Anselmi che raccoglie 76 enormi volumi di prove che saranno ignorate dallo stato. Al tempo gli iscritti sono 3000.
      Nel 1981 il Parlamento scioglie ufficialmente la P2 e condanna Gelli a 12 anni di carcere (che non ha mai fatto come non ha perso il suo immenso patrimonio). Gelli stila il “Piano di rinascita democratica” per portare la destra al potere con un nuovo fascismo forzando gli strumenti democratici. Tra gli affiliati: Andreotti, Forlani, Cossiga, Craxi, Fanfani, Cossiga… Collaboratori: mafia, camorra, n’drangheta
      Il giudice Falcone si occupa a lungo della P2 e dei suoi rapporti con la mafia e viene ucciso. Durante il soggiorno di Sindona in Sicilia (80) abbiamo gli omicidi del commissario Boris Giuliani, del giudice Terranova e la strage della stazione di Bologna
      Alla fine lo scandalo spinge il governo a dire i nomi degli affiliati: 3 ministri, un segretario di partito, vertici di servizi e esercito, 10 di banche, 38 parlamentari, 37 vertici della guardie di finanza, 29 della marina, 11 questori, 5 prefetti, 70 imprenditori, ecc.
      2500 nomi noti. Mancano 1650 nomi.
      Compare anche Berlusconi, ma non è un affiliato qualsiasi, è la punta di diamante della P2, quello che è stato scelto e finanziato per realizzare il golpe. E’ presidente del governo nel 94 poi nel 2001, realizza quasi tutto il piano di Gelli (eccetto la devoluzione e poco altro) e ora, se sarà votato, completerà l’opera. Il piano è quasi del tutto realizzato e B ha anche accolto le frange estreme della destra extraparlamentare che sono coinvolte con le peggiori stragi italiane e sono dichiaratamente neonaziste. Anche questo è espressamente vietato dalla Costituzione.
      Ma, come ha dimostrato il prefetto di Milano, che ha concesso il permesso di comizio alla Fiamma tricolore, la Costituzione è stata gettata nel cesso

      viviana

    • ENI, "codice etico" e Servizi Segreti

      Indiscrezione tratta dal portale Indymedia al link:

      http://piemonte.indymedia.org/article/5520

      In una surreale seduta Straordinaria del Consiglio di Amministrazione dell’E.N.I. (che trovate trascritta ed in originale) evocato il nome d’un fantomatico giornalista (Altana Pietro) e dei nostri Servizi Segreti Italiani

      Stà scritto lì, nero su bianco, nel verbale del C.d.A. dell’E.N.I.:

      "... l’11 giugno 2004 Abb denuncia alcuni manager dalla sua filiale milanese di occultamento di perdite di 70 milioni di euro e rassegna al PM Francesco Greco due nomi di propri dipendenti, tali Carlo Parmeggiani e Piarantonio Prior, che sarebbero coinvolti anche anche in una tangente al manager di Enipower Larenzino Marzocchi.Mi chiedo per quanti anni ancora sarebbe andata avanti tale forma e genere di crimine se non ci fosse stata nel marzo 2004 l’indagine del professionista della stampa Altana Pietro (fonte ritenuta vicina ai Servizi Segreti) che ha fatto indagini su Enichem, Enipower, ABB; se non ci fosse stata la denuncia al Magistrato da parte di Abb, mi chiedo come possa essere motivato una tale procrastinazione di delittuoso comportamento, per altro verso una pluralità di commissionari, senza che, in più anni e sistemi di controllo aziendali interni siano riusciti ad intercettare alcunché...".