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Nuovo assalto migranti a Melilla sei morti, una trentina di feriti

Publie le venerdì 7 ottobre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Polizia Internazionale I "senza" - immigrati

Forze dell’ordine spagnole e marocchine hanno respinto all’alba diverse centinaia di clandestini che hanno tentato di infiltrarsi

Un nuovo massiccio assalto di migranti alla frontiera tra Spagna e Marocco è stato arginato dalle forze di sicurezza dei due Paesi. Sei migranti subsahariani sono rimasti uccisi negli scontri scoppiati con le forze marocchine per impedire l’assalto alla frontiera dell’enclave spagnola di Melilla. La massa dei clandestini è stata dispersa utilizzando soprattutto lacrimogeni e pallottole di gomma.

Secondo fonti del ministero dell’Interno di Rabat alcune delle vittime sono rimaste uccise da colpi di arma da fuoco, altri schiacciati nella ressa. Negli scontri si sono registrati almeno una trentina di feriti. Poco prima, dal lato spagnolo della frontiera, riferisce il sito del quotidiano El Pais, sono rimasti feriti due agenti della guardia civile, un soldato spagnolo e 12 migranti.

Nelle ultime ore le forze dell’ordine spagnole e marocchine sono riuscite a bloccare due assalti di diverse centinaia di migranti: uno ieri sera intorno alle 21, un altro all’alba di oggi quando un migliaio di africani hanno tentato di passare a forza la barriera metallica che separa l’enclave spagnola di Melilla.

Il nuovo tentativo di infiltrazione massiccia è avvenuto verso le cinque di questa mattina. Il governo spagnolo sostiene che nessun clandestino è riuscito a passare, ma secondo fonti della polizia spagnola sarebbe invece passata una persona che si trova ricoverata in ospedale con ferite lievi.

Si è trattato del quinto assalto di clandestini dell’ultima settimana ed è avvenuto mentre la vicepremier, Maria Teresa Fernandez de la Vega, si trovava a Melilla per valutare la situazione sul terreno. La vicepremier ha annunciato ieri dopo un’incontro alla Moncloa con Imbroda che i subsahariani clandestini saranno rimpatriati in Marocco e non nel loro Paese d’origine, come accadeva fino adesso.

Il presidente del governo spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero ha anticipato che sta programmando a breve una visita a Ceuta e Melilla e ha respinto le accuse dell’opposizione conservatrice: la sovranità spagnola sulle due enclave non si discute, ha detto il capo del governo, ma il Marocco è "anch’esso vittima" della pressione migratoria che ha le sua cause nella tremenda carestia che affligge alcuni Paesi sub-sahariani e nella "lacerante" disparità di condizioni economica tra Europa e Marocco, Europa e Africa.

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