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PARIGI: Incontro-dibattito fra soggetti del Sud e del Nord per un’altra politica delle migrazioni

Publie le giovedì 7 dicembre 2006 par Open-Publishing
1 commento

Dazibao Incontri-Dibattiti I "senza" - immigrati Partito della Rifondazione Comunista Parigi Bellaciao Francia

Il Collettivo Bellaciao ed il Circolo di Rifondazione comunista di Parigi aderiscono all’iniziativa

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Ovunque nel mondo i politici liberisti crano barriere ai movimenti degli individui : barriere fisiche come i muri della vergogna alla frontiera fra USA e Messico ; a Ceuta e Melilla per impedire l’ingresso in Europa ; barriere giuridiche come l’ultima legge CESEDA (Code d’Entrée et du Séjour des Etrangers et du Droit d’Asyle - Codice d’Ingresso e del Soggiorno degli Stranieri e del Diritto d’Asilo, NdT) che sostiene una "immigrazione scelta" ; barriere simboliche.

Ovunque lo stesso disprezzo, la stessa negazione dei diritti della persona, dell’umanità di ognuno.

E’ necessario porre le basi di una politica delle migrazioni che rispetti i diritti degli individui e delle popolazioni.

Il Partito comunista francese vi invita a discuterne
2, place Colonel Fabien Parigi 19° Arrondissement
Venerdi’ 8 dicembre 2006 alle 18

Prima tavola rotonda

Si devono rinchiudere gli stranieri ?

 Animerà la tavola rotonda Fernanda Marrucchelli, dirigente nazionale del PCF
 Giusto Catania, deputato Europeo, GUE
 Anne de Loisy, giornalista*
 Filippo Miraglia, ARCI, Italia
 Claire Rodier, giurista, GISTI (Groupe d’Information et de Soutien des Immigrés - Gruppo d’Informazione e di Sostegno degli Immigrati, NdT), Migreurop
 Aminata Traoré, ex ministra della Cultura del Mali

Seconda tavola rotonda

La repressione e la chiusura delle frontiere puo’ essere oggi la sola politica delle migrazioni ?

 Animerà la tavola rotonda Sophie Celton, dirigente nazionale del PCF
 Aminata Traoré, ex ministra della Cultura del Mali
 Giusto Catania, deputato europeo, GUE
 Nicole Borvo, senatrice, dirigente nazionale del PCF
 Caroline Intrand, Cimade (Servizio Ecumenico di Aiuto reciproco, NdT)
 Emmanuel Terray, antropologo

*autrice di Bienvenue en France ! Six mois d’enquête clandestine dans la zone d’attente de Roissy, Le Cherche Midi, 2005 (Benvenuti in Francia ! Sei mesi di inchiesta clandestina nella zona d’attesa di Roissy, edizioni Cherche-Midi, 2005, NdT)

http://bellaciao.org/fr/article.php3?id_article=38367

Tradotto dal francese da karl&rosa

Messaggi

  • E un affirmazione completamente falsa di dire o scrivere che i liberisti -nel senso di "liberali"- sono opposti alle migrazioni. Infatti è completamente il contrario: sono favorevoli al apertura totale delle frontiere ai beni ed agli uomini, cioè alla libertà completa di circolazione. Paesi come la Francia, l’Italia o la Spagna devono essere principalmente dei corridoii ove passano i flussi migratorii, comme furono sempre, sopratutto durante l’impero romano, con i flussi continui di nuovi schiavi bianchi, neri, asiatici.

    L’esempio di Bush che chiude la frontiera tra i Stati Uniti ed il Messico, esempio sempre ripetito, non e un esempio di liberalismo, perche Bush non è magari un liberale: da subvenzioni agli agricoltori statiunitensi, chiude le frontiere ai prodotti cinesi ecc.

    Il liberalismo è una volontà di concorrenza permanente. Il vantaggio del flusso sénza freni del’ immigrazione africana con i stessi vantaggi sociali per i nuovi arrivati, è il crollo più rapido del sistema attuale che favorisce gli fanulloni trà i quali gli apparaciki dello Stato o dei partiti.
    D’altra parte, l’arrivo massivo di questa populazione fara necessariamente crollare i salari esagerati degli europei sénza formazione particolare.
    (verolavoratore)

    vraitravailleur