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STORACE O STARACE

Publie le martedì 29 marzo 2005 par Open-Publishing

Dazibao Estrema destra Governi

di Viviana Vivarelli

Molti di destra si sono buttati a corpo morto a insolentire l’Unita’ per aver riportato il resoconto di un ebreo picchiato dai fascisti che indicava il padre di Storace in uno dei suoi aguzzini. Il padre di Storace, al tempo dei fatti, aveva 12 anni, dunque la storia non torna.

Tuttavia e’ esistito un fascista molto zelante che si chiamava Starace, che avrebbe potuto essere il nonno dello Storace attuale e che ne fece di cotte e di crude, dicendo che la famiglia, dopo la caduta del fascio, aveva ottenuto il cambio del nome per evitare rappresaglie. Bella storia, ma di cui nessuno ha trovato seri fondamenti.

Comunque se volete erudirvi sullo Starace, andate a:

http://www.google.it/search?hl=it&a...

Francamente non ho la piu’ pallida idea se il fascista in questione sia o no parente del governatore del Lazio e diciamo che la questione non mi prende piu’ di tanto.

L’Unita’ ha gia’ chiesto scusa per non aver controllato la dichiarazione della vittima ebrea. Se qualche relazione di parentela tra Starace e Storace fosse provata, credo che avrebbero sfruttato meglio la cosa, il che non e’ stato. Ma poi che conta cosa ha fatto il padre o il nonno o l’omonimo o il sinonimo, quando si dovrebbe ben guardare cosa fa uno?

Io non so nemmeno cosa succeda quando uno chiede che il suo cognome venga cambiato e se resta traccia di questo in un archivio anagrafico, e poi questi fatti sono lontani mezzo secolo e forse non esiste nemmeno piu’ tale archivio. Dunque il tutto e’ abbastanza difficile da controllare. Forse la vittima si e’ confusa, forse ha detto la verita’ ma parlava di un altro membro della famiglia, forse parlava di uno che aveva un nome simile... Quanti anni aveva il raccontatore della storia? 80? 90? Abbiamo pena e chiudiamola li’. L’Unita’ si e’ scusata, di piu’ non poteva fare. Altri hanno fatto cose peggiori e non si sono nemmeno scusati.

Che i fascisti, sia di Storace che della Mussolini, siano sempre stati picchiatori non mi pare sia da mettere in dubbio, su questo di prove ce ne sono e abbondanti. Insistere su questo fatto abbastanza futile, lontano nel tempo, di fronte a ben altro che sta succedendo, oggi, nel nostro paese mi sembra, a questo punto, solo grottesco.

Ma ancora piu’ grottesco mi sembra sia il fatto che Giusva Fioravanti e Francesca Mambro vadano sul palco della manifestazione organizzata mercoledì sera a Firenze dal commissario straordinario della Cri Maurizio Scelli. I due terroristi di estrema destra si troveranno a fianco di Silvio Berlusconi. Condannati per la strage della stazione di Bologna nella quale morirono 82 persone e per altri omicidi, sono in libertà condizionata e ora faranno da sponsor a Berlusconi stesso.

E’ chiaro che ognuno sceglie gli amici che gli pare. Berlusconi e’ partito dallo stalliere Mangano, in odore di mafia piu’ che di cavalli, e ora ha scelto due criminali fascisti, accusati di avere ammazzato 82 persone di averne ferite altre 100. Si vede che i criminali di un tempo stanno diventando gli eroi di oggi. In fondo ammazzare 82 viaggiatori di un treno che aveva la sfortuna di stare a Bologna puo’ essere anche un segno di onore. Ai fascisti queste cose piacciono? Anche a quelli del centro destra? Sui gusti non si discute.

Gente come Tabacci o Follini o Buttiglione ne sono contenti? In fondo Comunione e Liberazione si compiacque di applaudire al meeting di Rimini Francesca Mambro e Nadia Mantovani, lanciando un nuovo trend. E

Il parlamento sta per equiparare i republichini di Salo’ ai partigiani, con la benedizione di Violante. Hanno applaudito Berlusconi e Dell’Utri e Cuffaro, possono fare altrettanto per Riina, Bagarella, Bontade, Di Lauro.. agli applausi non c’e’ mai fine. Un cavalierato e un applauso non si negano a nessuno, come un seggio senatoriale alla Fallaci o a Mike Buongiorno.

Io continuo a preferire padre Zanotelli e padre Puglisi. Ma si sa, faccio parte di un altra compagnia.