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VIVA RITA BORSELLINO!

Publie le lunedì 5 dicembre 2005 par Open-Publishing
2 commenti

Dazibao Elezioni-Eletti Partito della Rifondazione Comunista Parigi

di Un siciliano

Siamo pieni di disprezzo verso la condotta immorale di Rutelli.

A Rita Borsellino tutta la nostra ammirazione e fiducia!

Rita Borsellino e’ la sorella del giudice Paolo Borsellino, il giudice che lavorava con Falcone e Chinnici nel famoso pool che per tanti anni ha condotto una lotta durissima alla mafia portando ad arresti eccellenti.

Leggete qualche volta la terribile storia della magistratura siciliana antimafia e riflettete sulla infinita corruzione di uno stato che non finisce per uccidere e distruggere tutto quanto ha di migliore la Sicilia e il nostro paese!

Nel 1983 il giudice Chinnici viene ucciso con una autobomba.
Comincia il maxiprocesso ma lo stato, invece di sostenere la lotta di questi giudici valorosi, li attacca in ogni modo costantemente.
Amareggiato Paolo Borsellino chiede il trasferimento a Marsala, viene accontentato ma il CSM arriva a negargli (caso unico!) l’anzianita’.
Diventa presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Vive dentro una caserma per risparmiare la scorta ed e’ in continuo pericolo di morte.
Nell’87 Caponetto lascia la guida del pool ma il CSM impedisce che venga sostituito da Falcone.
Falcone e Borsellino ricevono attacchi costanti dalle istituzioni e dalla stampa.
Nel ’92, quando Falcone sta per diventare superprocuratore, viene ucciso nella strage di Capaci con la moglie e la scorta.
Borsellino rifiuta di prendere il suo posto ma intende collaborare all’inchiesta, quando finalmente ottiene il permesso di interrogare un pentito che sa, viene ucciso con tutta la sua scorta in Via d’Amelio.

Scrisse Borsellino del suo amico Falcone:

"Perché non è fuggito, perché ha accettato questa tremenda situazione?....per amore. La sua vita è stata un atto d’amore verso questa città, verso questa terra che lo ha generato. Perché se l’amore è soprattutto ed essenzialmente dare, per lui, amare Palermo e la sua gente ha avuto e ha il significato di dare a questa terra qualcosa, tutto ciò che era possibile dare delle nostre forze morali, intellettuali e professionali per rendere migliore questa città e la patria a cui essa appartiene. ..Sono morti tutti per noi, per gli ingiusti, abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo, continuando la loro opera...dimostrando a noi stessi e al mondo che Falcone è vivo".

Scriveva ancora Borsellino:
"Se muoio adesso, il mio compito l’ho svolto".

Aveva visto morire molte persone di grande valore morale ed intellettuale, funzionari al servizio dello stato che rispettavano valori civili e non ordini di cosche, sapeva che in ogni momento la morte poteva colpire anche lui.

"Non sono né un eroe né un kamikaze, ma una persona come tante altre. Temo la fine perché la vedo come una cosa misteriosa, non so quello che succederà nell’aldilà. Ma l’importante è che sia il coraggio a prendere il sopravvento...Se non fosse per il dolore di lasciare la mia famiglia, potrei anche morire sereno".

Quello che ha fatto questo governo e’ stato togliere le scorte ai magistrati piu’ a rischio, e’ stato colludere con i capi mafiosi, e’ stato mettere nella commissione antimafia persone di basso calibro come Taormina svuotandola di ogni potere, e’ stato dare alla mafia appalti e sovvenzioni, e’ stato convivere con la mafia (preciso reato di collusione criminale), e’ stato fare leggi per farli uscire prima dal carcere o per far rientrare il loro denaro sporco, coprire i fondi neri, proteggere i cantieri abusivi, lasciare fuori controllo le discariche pericolose, deprimere l’acqua pubblica a favore delle acque minerali sotto controllo mafioso, limitare i tempi di ascolto dei pentiti, porre prescrizioni annullanti i processi, mettere a capo delle istituzioni individui ammanicati con la mafia come Cuffaro, far governare l’Italia da uomini come Dell’Utri che ha sempre tenuto i rapporti tra Berlusconi e i poteri criminali e che per questo ha gia’ avuto una condanna di primo grado di nove anni.

In questo quadro desolato dove Forza Italia e mafia si pongono fianco a fianco come socie nella distruzione affaristica di un paese, Rutelli, segretario della Margherita ha avuto ancora la faccia di fango di pretendere di porre come candidato alle primarie una persona appena uscita da Forza Italia, cacciando chi preferiva la Rita Borsellino come Nando della Chiesa, che non e’ uno qualsiasi ma e’ figlio del generale Carlo Alberto della Chiesa che fu ucciso con la moglie il 3 settembre 1982 da due sicari della mafia.

Non abbiamo parole per dire quanta vergogna proviamo di fronte a una azione come quella che e’ stata fatta dalla Margherita contro Nando della Chiesa e contro la Borsellino e ci chiediamo in nome di quale principio civile questo partito possa chiamarsi ancora democratico mentre collude in modo tanto indegno non solo con la parte piu’ reazionaria della CEI ma persino col governo Berlusconi e i suoi sporchi alleati.

Messaggi

  • La vittoria di Rita Borsellino alla Regione Sicilia,contro il mafioso Cuffaro,sostenuto dall’UDC,partito ipocrita aleato di Fini e Berlusconi,sarebbe la Rinascita della Sicilia.E il vento nuovo dell’Italia.Quel vento nuovo che Falcone e Borsellino avrebbero voluto per l’Italia,se la mafia,ora protetta dall’attuale governo,non li avesse stroncati.Dopo di loro,la mafia si è rinvigorita e impazza nei piani alti del potere.
    Se si è credenti bisogna dire:che Dio protegga Rita Borsellino.
    Se non si è credenti:che questa donna timida e gentile possa compiere l’opera che il fratello non ha potuto compiere e che imponga i suoi valori a una terra ,a un Paese,dove questi valori sono stati spazzati via dalla criminale connivenza tra mafia e politica.
    Patrizia

  • COME VECCHIO MILITANTE PRC SONO CONTENTO DELLA VITTORIA DELLA BORSELLINO,COME QUANDO VINSE IN PUGLIA NIKI VENDOLA,SPERO NELLA VITTORIA NELLE REGIONE SICILIANA.PAOLO