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BERTINOTTI : "Dobbiamo agire subito" L’opposizione deve allargare il conflitto nel paese

Publie le domenica 25 settembre 2005 par Open-Publishing
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Dazibao Governi Partito della Rifondazione Comunista Parigi Fausto Bertinotti

di CARLA CASALINI

"Un gioco dell’oca", commenta a sera Fausto Bertinotti l’ultima disperata giravolta del governo Berlusconi, che fa rispuntare come ministro dell’economia il già licenziato, e a suo tempo vituperato nella Casa delle libertà, Giulio Tremonti. Ma "il paese oggi è tutto tranne che un gioco: versa in una crisi profonda che è il prodotto delle politiche di questo governo, e lo travolge", rincara il segretario di Rifondazione.

Il governo dilaniato al suo interno, ormai "travolto" dalla crisi. Una situazione che ha spinto il centrosinistra a chiedere a una sola voce, ufficialmente, le elezioni anticipate. Ma oltre a "chiedere", l’opposizione ha anche in animo di "agire"?

La nostra richiesta di elezioni anticipate deve essere fatta vivere come iniziativa politica a tutto campo. Oggi ne discute il vertice dell’Unione, ma per me «far vivere» questa recisa presa di posizione significa costruire occasioni, produrre tutte le iniziative politiche di mobilitazione, per rendere chiaro che non c’è più via d’uscita: nessun «rattoppo» è possibile per le destre che hanno prodotto tali guasti nel paese, bisogna assolutamente fermarle.

Sarebbe opportuno un passaggio all’«azione» del centrosinistra, perché la crisi di questo governo potrebbe anche continuare passo dopo passo fino alla putrescenza...

Sì, l’esito è incerto, se lasciato tutto in mano alle destre. Si tratta di vedere se Berlusconi e soci riusciranno ad aggrapparsi alla riforma elettorale come ultima chance, sperando con questa ipotesi iperpoliticista di bypassare la perdita di consensi che ormai da tempo registrano anche tra quelli che furono i «loro» elettori. E’ una pia illusione, ma per questa via continueranno a fottersene del rapporto col paese e a moltiplicarne il disastro.

Ma possono riuscirci, «dilaniati», come tu sottolinei, dai loro conflitti interni?

No, io non lo credo, perciò parlavo di illusione. Anche il rientro' dei centristi, io già l'anticipavo, non èincondizionato’, la crisi è un’occasione insperata che l’Udc usa per dichiarare il proprio sostegno' a Berlusconi ma solo se cambia la leadership del Polo. E Follini puntualmente lo conferma. Ma in questa situazione non dovrebbe muoversi con decisione politica, al di là dei vincoli formali, anche Ciampi? Io penso che anche Carlo Azeglio Ciampi si senta preso in una contraddizione, fra il porre termine a questa condizione che il paese subisce - un termine da porre ieri, non domani; e il problema delle scadenze della legge finanziaria, di un eventuale esercizio provvisorio. Ma è proprio l'impossibilità di una legge finanziaria impegnativa in una situazione di tale sbando del governo, che potrebbe fargli considerare le elezioni anticipate come il male minore. D'altra parte le dimissioni del ministro dell'economia Siniscalco, a una settimana dalla scadenza della presentazione della finanziaria, oltre al braccio di ferro con Fazio, non hanno forse rivelato l'impossibilità più profonda delle destre di affrontare precisamente la crisi sociale e politica italiana? E' mia profonda convinzione. A parte la posizione del governatore della Banca d'Italia, la cui testa oggi diventa pura materia di compromesso nel conflitto interno alle diverse componenti di governo - mentre anche questa delicata materia avrebbe richiesto ben altro stile e rigore di sguardo, dal mercanteggiamento in corso. A parte questo, la questione di fondo è che le destre non possono approntare la finanziaria, che implicherebbe un rapporto con la condizione del paese per loro proibitivo. Addirittura, le stesse «compatibilità» economiche richieste dall'Unione europea e dalla loro ispirazione liberista, vanno contro le domande sociali che si muovono in senso diametralmente opposto: la condizione dei salari, il degrado dei redditi di tanta parte della popolazione a fronte del boom dei profitti, delle rendite da capitale libere di gonfiarsi oltre misura... E adesso lascerete tornare Tremonti, con lasua’ finanziaria?

Non esiste. Il governo deve sapere che non ci può essere semplice conflitto parlamentare, il conflitto si trasferirà nel paese, in una grande mobilitazione sociale.

http://www.ilmanifesto.it/Quotidian...

Messaggi

  • Sarebbe ora che dalle parole si passasse ai fatti e che la gente stufa e disgustata dell’attacco alla democrazia ,ai diritti,alla libertà da parte della destra potesse scendere in piazza,per ricordare ai signori della truffa che il Medio Evo esiste solo nelle loro teste tarate e che non possono ripristinarlo in Italia,col saccheggio del forziere Italia da parte di Tremonti per arricchire pochi amici,con le leggi sciogli processi di Previti e Berlusconi,con l’impoverimento del Paese,con la licenza di fare uso dello Stato per l’arricchimento del governo.
    Bisogna che sia ripristinata la libertà d’informazione,che ci siano dibattiti in Tv sull’anomalo uso del potere da parte della destra,sul suo sfascio dello Stato sociale,sulla sua man bassa della TV pubblica