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Commemorato ad Hong Kong il 17esimo anniversario del massacro di piazza Tiananmen

Publie le domenica 4 giugno 2006 par Open-Publishing

Dazibao Manifestazioni-azioni Internazionale Storia

Students hold candles as they take part in a rally at Hong Kong’s Victoria park Sunday, June 4, 2006. Tens of thousands of people held a candlelight vigil to mark the 17th anniversary of the military crackdown in Tiananmen Square on a pro-democracy student movement in Beijing. (AP Photo/Vincent Yu)


 4 giugno 2006 -
RICORDATO AD HONG KONG CON UNA CERIMONIA SOLENNE IL 17esimo ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI PIAZZA TIANANMEN, PECHINO, CINA


Cina. 17 anni fa il massacro di Piazza Tiananamen, il regime comunista ordino’ la repressione del movimento studentesco

Pechino, 4 giugno 2006

17 anni fa a Piazza Tiananmen a Pechino in Cina il massacro ordinato dal regime comunista (regime comunista???? nota di bellaciao...) degli studenti che protestavano per chiedere la democrazia. Come tutti gli anni, i dissidenti volevano tornare in piazza per ricordare quell’evento, ma dal governo centrale è arrivato il divieto e così sono stati posti tutti sotto stretta sorveglianza.

Il luogo che nel 1989 per due mesi e mezzo fu il punto di incontro dei giovani cinesi che manifestavano per il cambiamento e la democrazia e’ oggi occupata dai gruppi di turisti che fanno la fila per visitare il mausoleo di Mao Tze dong, o che si affollano all’entrata sud della Citta’ proibita.

Alcuni blindati e agenti sono presenti come d’abitudine, ma certamente sono in molti gli agenti in borghese mescolati alla folla per impedire qualsiasi gesto dimostrativo.

Diversi dissidenti e parenti delle vittime hanno riferito di aver notato, come tutti gli anni, un’accresciuta sorveglianza davanti alle loro case, come Jiang Peikun, che nella repressione delle manifestazioni perse il figlio di 17 anni.

Sua moglie, Ding Zilin, e’ la capofila delle Madri di Tiananmen che alcuni giorni fa hanno rinnovato alle autorita’ le loro richieste in una lettera aperta: la revisione del giudizio di condanna del movimento studentesco conclusosi col massacro del 3-4 giugno 1989; un’ inchiesta ufficiale e la punizione dei colpevoli; risarcimento ed assistenza per le famiglie delle vittime.

Le madri, oltre cento, cercano soprattutto di rintracciare e assistere le famiglie delle persone che furono uccise sulla piazza e nei dintorni. Il gruppo ha identificato 186 persone che sono state uccise e 70 che sono state ferite. Si tratta ancora, sottolineano le "madri", di una "piccola percentuale" delle persone che persero la vita che, secondo le stime, sarebbero state centinaia.

Nella lettera si chiedeva anche alle autorita’ di permettere alle famiglie di commemorare i loro cari. Ancora oggi infatti a Ding Zelin viene chiesto in anticipo quando ha intenzione di recarsi al cimitero per un omaggio alle ceneri del figlio e agenti sono sempre presenti nei pressi delle sepolture per impedire che i parenti delle vittime vengano intervistati dai giornalisti.

Fino ad oggi le autorita’ non hanno mai risposto alle "madri" . Nel suo giudizio ufficiale, il Partito Comunista
Cinese ha definito il movimento studentesco del 1989 un "moto controrivoluzionario".

Il portavoce del ministero degli esteri, alludendo ai fatti di Tiananmen li ha liquidati come incidenti politici "accaduti nel secolo scorso". www.rainews24.it

Galleria Fotografica al Link:

http://www.edoneo.org/tian.html


http://www.edoneo.org/