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Fausto Bertinotti : VOGLIO... la riforma della politica al primo posto (7)

Publie le sabato 8 ottobre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Elezioni-Eletti Partito della Rifondazione Comunista Parigi Fausto Bertinotti Primarie

di Fausto Bertinotti

Oggi questa è una priorità assoluta per ogni forza che aspiri al cambiamento.

Riforma della politica vuol dire rompere con lo schema della politica separata e, al contrario, intrecciarla con i movimenti e le lotte reali. Solo così, tra l’altro, si favorisce una reale capacità di incidenza delle lotte nelle scelte e, per questa strada, si promuove l’ulteriore crescita dei movimenti.

L’autonomia dei movimenti e del conflitto sociale sono due capisaldi fondamentali della Riforma qui proposta.

Al contempo, punto essenziale di essa, è la radicale messa in discussione della teoria per cui ai movimenti spetta solo il primo tempo della contesa con le destre: quello dell’opposizione, concluso il quale, il loro compito dovrebbe essere quello di consegnare il testimone ai partiti e tornare in panchina.

Riforma della politica vuol dire affrontare apertamente il tema del proporsi della politica come costituzione di un ceto al tempo stesso separato e privilegiato che, anche per questo, si autonomizza dal contesto sociale e dal conflitto.

La critica alla politica delle élites è oggi un tema ineludibile. La socializzazione della politica, come processo per mettere al centro il protagonismo delle persone e dei soggetti collettivi è la vera sfida del cambiamento a partire da proposte concrete, come l’indicazione di una forbice massima tra le retribuzioni nel sistema pubblico e privato da uno a dieci, in modo che non possa esserci, chi guadagna oltre 10 volte quanto chi prende il livello minimo contrattuale. Imporre questa forbice è oggi tanto più urgente in una condizione sociale di impoverimento di massa e di enorme aumento delle disuguaglianze, includendo il mondo della politica, a partire dai parlamentari e dagli amministratori pubblici.

Altro tema non rinviabile è quello dell’autonomia e dell’indipendenza della politica dai poteri forti, quelli economici in primo luogo. Rompere l’intreccio, spesso lobbistico, tra politica, interessi di gruppi economici, affari è tema decisivo per restituire alla politica la forza dell’autorevolezza di un progetto di società.

Rifondazione Comunista Parigi (Bellaciao)

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