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Manca un mese al voto ma l’Unione non c’è

Publie le martedì 7 marzo 2006 par Open-Publishing

Dazibao Elezioni-Eletti Partito della Rifondazione Comunista Parigi Elezioni politiche 2006

Berlusconi-Montezemolo, uno scontro interno alla borghesia in cui il centrosinistra è ai margini. Il Cavaliere traccia la rotta e fa sparire il declino del paese. Si parla solo delle «mogli di».

Qualcuno, nel centrosinistra, si accorge di come sta procedendo questa campagna elettorale? Ecco, a beneficio dei distratti, una carrellata dei temi al centro del dibattito tra gli schieramenti.
Berlusconi dal Papa: «mi si nota di più se vado o se non vado?». E’ bene che Diliberto si confronti con il premier? Quanti ex diessini hanno tradito Livia Turco per la Bonino? Quante «mogli di» sono candidate nelle liste dell’Ulivo? Cosa voleva intendere Prodi quando ha sfidato le tre punte del centrodestra? Tutta roba che si mangia, con cui gli italiani fanno i conti a fine mese.

L’ultima puntata della telenovela riguarda lo scontro Berlusconi-Montezemolo. Una dialettica - come si diceva una volta - tutta interna alla borghesia, nella quale l’Unione prende le parti del presidente di Confindustria. Ma rimane ai margini, quasi assente.

Pochi si danno la briga di parlare di programmi e di cose concrete che interessano agli elettori. Tra questi pochi, tra l’altro, i più lo fanno male. Ieri Romano Prodi - certo apprezzabile perché si tiene fuori dal teatrino - ha però spiegato agli italiani che ci vuole meno stato. Cioè quello che dice anche il centrodestra. Sul welfare ha proposto un assegno per i figli a carico. Altra proposta sulla quale è arrivato prima il suo avversario.

Insomma il Polo detta l’agenda di questa campagna elettorale e di improvviso fa sparire i temi veri. La disoccupazione, l’inflazione, il declino del paese di cui si è accorto, finalmente, anche l’Istat. Mancano 30 giorni al voto, ma l’Unione non dà segnali. Probabilmente non basteranno alla Casa delle libertà per ribaltare il risultato. Ma la politica non è solo numeri. Quando gli elettori saranno nella cabina elettorale, che immagine avranno della differenza tra le due coalizioni? Qualcuno penserà che una candida le mogli dei propri leader, mentre l’altra gli avvocati (con l’eccezione di Taormina).

Servirebbe dare al più presto una sterzata. Spiegare agli italiani come il centrodestra ha ridotto sul lastrico il Paese, aumentato la disoccupazione, impoverito milioni di famiglie, usato le istituzioni quasi solo per proteggere gli interessi del suo capo, partecipato ad una guerra illegale e contro gli stessi interessi del nostro paese.

Di questo si parlava fino a poco tempo fa, quando era Berlusconi ad arrancare.

Qualcuno ha la forza di far tornare le cose al loro posto?

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