di Oreste Scalzone
Fossero diventati tutti supercivilizzati, liberali, asettici e disincarnati almeno avrebbe una coerenza interna. Fossero diventati tutti angelici o si fosse incarnata l’utopia di Norbert Elias che crede di vedere in opera la civilizzazione del conflitto (alcuni accenni di questo discorso lo si ritrovava in certi passaggi del Declino del politico di Tronti), uno potrebbe dire: mi è più sopportabile e questi hanno scoperto l’antidoto, il modo di epurare le selvaggerie ecc, e (...)
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Oreste Scalzone
Articoli
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Un dispositivo mortifero
4 agosto 2005 -
Paolo Persichetti ha iniziato lo sciopero della fame
27 giugno 2005di Oreste Scalzone
Paolo ha iniziato lo sciopero della fame.
Dopo quasi tre anni di detenzione a causa di un’estradizione iniqua, "giustificata" da una montatura il cui principale responsabile è il PM Giovagnoli della Procura di Bologna, a Paolo viene sistematicamente rifiutato ogni beneficio previsto dalla legge (vedi permessi o trasferimento ad un carcere dove possa proseguire i suoi studi).
Pur essendosi dimostrata inequivocabilmente l’estraneità di Paolo rispetto alle accuse addotte come (...) -
CONFERENZA Stampa ex PotOp : a Parigi 18 FEBBRAIO 2005 alle ORE 11,15
17 febbraio 2005di Oreste Scalzone
Domani, 18 FEBBRAIO 2005 alle ORE 11,15, al CICP, 21 ter rue Voltaire Paris XI [rue Voltaire va dal Bd. Philippe Auguste al Bd.Voltaire, M° Rue des Boulets o Ph.Auguste], tel. 01 43 72 15 73
INCONTRO CON LA STAMPA ITALIANA di
* Cecco BELLOSI [’via’ collegamento telefonico], che all’epoca dei " fatti di Primavalle" era responsabile del "lavoro illegale di Potere Operaio" a Milano e in Lombardia (quella sezione di « lavoro illegale » del gruppo, di cui ha ripetuamente (...) -
Per Giselle addio a un’amica
9 gennaio 2007di Oreste Scalzone
Sono come intimidito, non solo per la responsabilità grave e dolce di ricordarla a nome soprattutto della cerchia prossima e del figlio Gilles, ma perché mi mette un po’ in soggezione il rigore di Giselle Donnard, una donna passionale e tagliente, senza compiacenze, concessioni, sbavature, di cui ho avuto il privilegio di far talvolta le spese.
Legata a questa sorta di apertura curiosa, di "voracità intellettuale" era forse anche la passione di Giselle per i viaggi - come (...) -
Scalzone può rientrare in Italia
17 gennaio 2007MILANO - Prescrizione per Oreste Scalzone, che potrà tornare in Italia dopo ventisei anni di latitanza in Francia. L’ex capo di Autonomia Operaia era stato coinvolto nel processo del 7 aprile insieme a Toni Negri.
I giudici della prima Corte d’assise di Milano hanno dichiarato il non doversi procedere nei suoi confronti per intervenuta prescrizione in relazione ai reati di partecipazione ad associazione sovversiva, banda armata e rapine, per i quali era stato condannato a Milano, nel 1981, a (...) -
Serenata per Paolo Persichetti, adesso sì !
5 febbraio 2007Oreste onorerà una promessa fatta da tempo, ma che soltanto ora con il suo rientro in Italia può mantenere: nel pomeriggio sarà a Viterbo davanti al carcere dove Paolo Persichetti, vittima di un’estradizione ottenuta proditoriamente, è ostaggio dell’applicazione arbitraria ed abietta di criteri punitivi che, diciamolo, altro non sono che una vendetta contro chi si rifiuta di deporre l’arma della critica sottomettendosi alla volontà dei suoi inquisitori.
Ironia della sorte, Oreste, in Italia è un (...) -
SCALZONE, MI ANGOSCIA L’ARRESTO BATTISTI
19 marzo 2007’’E’ STATO CON ME A PARIGI UN COMPAGNO DEL DESTINO’’- ’’DIFFICILE L’ESTRADIZIONE DAL BRASILE’’
"La prima reazione, saputo dell’arresto di Cesare Battisti, e’ di angoscia, mentre quando penso a cio’ che mi evoca la parola ergastolo vedo qualcosa di irreparabile, cosi’ come il senso di un ’animale catturato’, come si vuol far sembrare per Battisti". Lo ha dichiarato all’ADNKRONOS Oreste Scalzone, ex leader di Potere Operaio, commentando l’arresto di Cesare Battisti, avvenuto oggi in Brasile.
"Queste (...) -
ERGASTOLO...
27 marzo 2007Firmate la petizione
di Oreste Scalzone
Partendo dal grado zero della reazione etologica posso affermare che sin da quando ero bambino un riflusso empatico parossistico coniugato con un dispositivo claustrofobico mi fa sentire la parola ergastolo come un irreparabile annuncio di morte, lento, prolungato, una lunga agonia di pomeriggi che non passano mai fino alla morte. Associo l’ergastolo a una frase che tentavo di leggere, scimmiottando i grandi, in unepocain cui,bambino precoce, (...)