"QUANTI MILITARI ITALIANI DOVRANNO ANCORA MORIRE IN AFGHANISTAN ? IL MOVIMENTO ORGANIZZI UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE PER IL RITIRO DELLE TRUPPE"
di Vittorio Agnoletto *
Il movimento pacifista deve riprendere pienamente la propria capacità di azione autonoma e rilanciare una mobilitazione nazionale per il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Afghanistan.
Aspettare dicembre, quando ci sarà il prossimo voto del Parlamento sul rifinanziamento delle missioni potrebbe essere troppo tardi. (...)
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Articoli
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Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto sulla morte di Giorgio Langella
28 settembre 2006 -
Fosforo bianco
9 novembre 2005di Giancarlo Pacchioni
In Iraq c’è la democrazia, la riprova è che gli avvocati di Saddam vengono rapiti o uccisi. In Iraq c’è la democrazia, infatti non c’è libertà di stampa e di informazione. In Iraq c’è la democrazia, infatti ogni giorno democraticamente muoiono sia civili che militari. In Iraq c’è la democrazia, la riprova è che il petrolio iracheno è estratto dagli americani e dagli inglesi.
Che in Iraq c’è la democrazia è dimostrato dal fatto che i giornalisti ogni giorno rischiano di essere (...) -
Gaza è una prigione. A nessuno è consentito di andarsene. Stiamo tutti morendo di fame ora
30 settembre 2006Mentre gli occhi del mondo sono tutti puntati sulla guerra in Libano e in Iraq, la situazione a Gaza sta precipitando
di Patrick Cockburn
Gaza sta morendo. L’assedio israeliano dell’enclave palestinese è così stretto che la popolazione è sul punto di morire di fame. Qui sulle sponde del Mediterraneo una grande tragedia è in atto, ma nessuno sembra curarsene visto che l’attenzione del mondo è tutta rivolta alle guerre in Libano e in Iraq.
Un’intera società viene distrutta. Un milione e mezzo di (...) -
AVANTI INSIEME-INDIETRO TUTTA
16 giugno 2006di Doriana Goracci
Il 14 giugno sono state impegnate 40.000 presenze, tra esercito polizia forze multinazionali , a "ripulire" Baghdad da insorti e terroristi con l’operazione "AVANTI INSIEME". Risultato: ingorghi manifestazioni roghi.
L’aria da quelle parti è diventata così calda e irrespirabile al punto da far dire a Bush che "in Iraq fa molto caldo e sarebbe utile se la gente avesse la capacità di raffreddare le case", con i condizionatori s’intende.
Rispetto allo scorso governo di (...) -
Uccidere i civili: Secondo il codice morale dell’esercito israeliano può essere giustificato per colpire i terroristi
9 agosto 2006di Nathaniel Rosen giornalista del Jerusalem Post
L’uomo che scrisse il codice etico dell’Idf (Israel Defence Forces, le forze di difesa israeliane), il professor Asa Kasher, sostiene che, con le opportune precauzioni, nella presente situazione nel sud del Libano, bombardare a tappeto aree con un’alta concentrazione di terroristi può essere moralmente giustificabile, anche se questo dovesse causare vittime civili.
"Non conosco la verità degli avvenimenti" sottolinea Kasher "ma, dato che (...) -
Per la pace, contro la guerra. Gli israeliani contro la guerra si fanno sentire, anche tra i militari
9 agosto 2006di Christian Elia
Ieri, davanti alla base dell’aeronautica Ramat David, la polizia israeliana ha fermato undici pacifisti che stavano manifestando senza autorizzazione. Il gruppo, in totale, era composto da circa 50 persone che accusavano il governo e l’esercito israeliano di "crimini di guerra" commessi in Libano.
La guerra ingiusta. Non si tratta di un gruppo sparuto e isolato. L’avversione per la guerra, in Israele, è in crescita. A Tel Aviv, sabato scorso, un corteo di circa 5mila persone (...) -
Tra bombe a grappolo rischiosa la consegna degli aiuti
1 settembre 2006Sembrano piccole palline da tennis verdi oppure hanno l’ aspetto di bottigliette metalliche con un ciuffo di nastrini bianchi. Se ne vedono un’ infinita’ nelle campagne scoscese poco a nord del fiume Litani, tartassate dalle bombe a grappolo lanciate in quantita’ innumerevole dai caccia israeliani fino a due giorni prima della tregua cominciata il 14 agosto. Ne sono state recuperate fin’ora (26 agosto 2006, ndr)1800 e le vittime sono state 11, con 43 feriti, dicono fonti libanesi.
Sono i (...) -
Libano, l’ultimo ostaggio è la Palestina
10 agosto 2006di Michele Giorgio
Addio «piano di convergenza», la difficoltà della campagna contro Beirut indebolisce Tel Aviv e blocca la possibilità di un disimpegno-bis. Hamas mantiene un basso profilo (nonostante cattura e ricovero del presidente del parlamento), ma è dura essere ottimisti.
Inviato a Ramallah. A Ramallah dell’offensiva israeliana si parla molto. Non potrebbe essere altrimenti visto l’eccezionale gravità di ciò che sta accadendo in Libano, che a molti ha riportato alla memoria la devastante (...) -
Il Muro a Est - Chiudere il cerchio della nostra ghettizzazione
3 gennaio 2006di Jamal Juma
E’ passato più di un anno da quando le forze di occupazione hanno dichiarato il completamento della prima sezione del Muro dell’Apartheid — che va da Jenin a Qalqiliya. La rapida costruzione attorno a Gerusalemme, Ramallah, Betlemme ed Hebron segna la seconda fase del progetto. Frattanto, lontano dall’attenzione del pubblico, l’occupazione ha iniziato la terza fase del Muro, che annetterà e ripulirà etnicamente la Valle del Giordano. Sotto il titolo di "sviluppo", la Valle è (...) -
BEIRUT: MANIFESTAZIONE PER LA CELEBRAZIONE DELLA VITTORIA SU ISRAELE
23 settembre 2006A Lebanese girl waves a Hizbollah flag in front a poster of Hizbollah leader Sayyed Hassan Nasrallah during a rally in a Beirut suburb September 22, 2006. (Mohamed Azakir/Reuters)
Hezbollah festeggia a Beirut con Nasrallah: non ci disarmerete
Una prova di forza. Organizzativa e politica. Forse mezzo milione di persone si sono radunate a Beirut «per festeggiare la vittoria divina» su Israele. La vittoria dei "gialli" di Hezbollah. E Sayyed Hassan Nasrallah ha scelto questa occasione per (...)