di Eduardo Galeano
Siamo l’unica specie animale specializzata nello sterminio reciproco. Destiniamo duemilacinquecento milioni di dollari, ogni giorno, alle spese militari. La miseria e la guerra sono figlie dello stesso papà: come certi dei crudeli, divora i vivi ed i morti. Fino a quando continueremo ad accettare che questo mondo innamorato della morte è il nostro unico mondo possibile?
Un paese bombarda due paesi. Quest’impunità potrebbe risultare sorprendente se non fosse un’abitudine. (...)
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Articoli
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Fino a quando? Fino a quando sarà permesso sterminare paesi impunemente?
9 agosto 2006 -
La Francia in un terreno ostile
23 agosto 2006di Joseph Samaha Tradotto da Marcel Charbonnier
Gli ufficiali francesi dovrebbero magari farsi questa domanda: "Il nostro paese è in una situazione politica tale da permettersi di giocare un ruolo di prim’ordine nel Sud del Libano ?"
Dal punto di vista libanese, la risposta a questa domanda è senz’altro no.
Con cio non si vuole dire che non esistono ampi settori politici, popolari ed ufficiali, che mirano a giocare tale ruolo; significa semplicemente che le condizioni per l’attuazione di (...) -
E adesso in Palestina?
26 gennaio 2006di Gennaro Carotenuto
Esorcizzata per mesi e perfino dagli "exit pools" la vittoria elettorale di Hamas si è puntualmente materializzata. Hamas se ha scelto di accettare la competizione elettorale non è stato per giocare ma per vincere. In questo momento un partito che dichiara di volere sovvertire le regole democratiche, e che possiede una milizia armata alla quale non intende rinunciare, vince elezioni democratiche.
Sarà cooptato nel gioco o cosa succederà sulla linea di faglia della più (...) -
L’Iraq precipitato nella guerra civile. L’Italia sbanda, esposta a ogni rischio
24 febbraio 2006di Rina Gagliardi
In Iraq è ormai guerra civile, e carneficina quotidiana, con un governo che non c’è, e quel che c’è appare come una pura dependance di Teheran e del fondamentalismo sciita. L’intero mondo islamico è in preda alla rivolta religiosa (e sociale), in un clima che sfiora ormai ogni giorno lo scontro di civiltà. I rapporti tra Italia e Libia, a dispetto delle rassicurazioni berlusconiane e delle promesse finiane, restano molto tesi: “Roma faccia gesti concreti o rischia un attentato”, (...) -
Samir Amin: "L’Europa è succube degli Usa"
9 luglio 2006Intervista all’economista di fama internazionale, egiziano di nascita e francese d’adozione: "Il Medio Oriente occupa una posizione particolarmente importante nella geostrategia/geopolitica del progetto egemonico degli Stati Uniti"
Samir Amin: "L’Europa è succube degli Usa"
Samir Amin è stato ospite della Festa di Liberazione di Milano. L’intervista che vi proponiamo è stata fatta per un grande giornale italiano che poi ha preferito non pubblicarla. Ve la proponiamo.
Il governo dell’Autorità (...) -
Israele aveva promesso: "distruggeremo mezzo Libano"
6 agosto 2006di Franco Ferrari
Il prudente Bernardo Valli, inviato-principe di Repubblica si pone l’interrogativo, dopo la strage dei bambini di Cana compiuta dall’esercito israeliano, se quello che sta accadendo in Libano si configuri come una rappresaglia collettiva. Sono ormai sempre meno, a parte i consueti propagandisti d’ufficio della politica di Israele, a credere nella casualità di una catena così lunga di “errori” e “incidenti” attribuiti al fatto che i miliziani di Hizballah si farebbero scudo della (...) -
Un anno fa si spegneva a Parigi Yasser Arafat
11 novembre 2005di Maurizio Debanne
Un anno fa moriva a Parigi Yasser Arafat. Con la sua scomparsa si chiuse un capitolo del conflitto israelo-palestinese-arabo iniziato 40 anni prima quando Abu Ammar prese sulle spalle la lotta del popolo palestinese per l’indipendenza. Terrorista per gli israeliani, eroe e simbolo di un popolo senza terra, la scomparsa di Arafat ha significato per i primi un punto di svolta per il processo di pace in Medio Oriente, per i secondi la perdita del padre di una patria mai (...) -
Giorni bui
9 agosto 2006di Gideon Levy
In guerra come in guerra. Israele sta sprofondando in una stridente atmosfera nazionalistica e l’oscurita’ sta cominciando a coprire ogni cosa. I freni che ancora avevamo si stanno erodendo, l’insensibilita’ e la cecita’ che hanno caratterizzato la societa’ israeliana negli ultimi anni si stanno intensificando. Il fronte interno e’ spaccato in due: il nord soffre e il centro e’ sereno. Ma entrambi sono stati colti da toni di nazionalismo esasperato, spietatezza e vendetta, e le voci (...) -
I kamikaze? Come il fascismo
27 febbraio 2006Parla la candidata del Prc-Se ed ex staffetta partigiana: "La guerra civile in iraq è una tragica degenerazione. Colpa degli occupanti"
di LIDIA MENAPACE
Ogni popolo invaso ha diritto a “resistere” nelle forme che sceglie. Ogni popolo, dunque, anche quello iracheno. Naturalmente io, che ho fatto parte della resistenza italiana, mi riservo il diritto di giudicare i metodi che il popolo sceglie.
La resistenza italiana fu, ad esempio, un movimento anche armato, ma non solo armato, e comunque (...) -
Ahmad al-Haddad, Bassam Abu A’isha, due vite a Tell Rumeida
6 marzo 2006di Roberto Castronovo
Ahmad e’ un bel ragazzino arabo di dieci anni, di quelli semplici e pieni di vita, che nasconde dietro il sorriso semplice di bambino, una gran voglia di vivere, e tutta l’innocenza dei bimbi. Vive ad Hebron, al-Khalil in arabo, un po’ fuori citta’ in una zona chiamata Tell Rumeida. Una collina artificiale, che sovrasta il centro storico medievale di Hebron, e che probabilmente fu il sito della citta’ in epoca molto antica.
Casa sua sta su uno spiazzo in cima alla (...)