Breve riassunto delle mie idee sul partito
di Mimmo Porcaro
La funzione principale dei partiti del movimento operaio, contadino e popolare è stata quella di trasformare una parte consistente delle classi subalterne in classi (potenzialmente o effettivamente) dirigenti.
Questa funzione principale veniva svolta attraverso varie funzioni secondarie: la socializzazione delle masse, la costruzione di reti di economia cooperativistica, la produzione culturale, la propaganda ideologica, la (...)
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Analisi
Articoli
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Mimmo Porcaro: il partito connettivo
6 luglio 2006 -
IL PARTITO COMUNISTA IN ITALIA: IERI, OGGI, DOMANI
29 dicembre 2005di Antonio Catalfamo
Il 21 gennaio 1921 nasceva, al teatro San Marco di Livorno, il Partito Comunista d’Italia. Pur essendo mutato, nel corso degli ottantacinque anni che ci separano da quella scelta, dolorosa ma necessaria, lo scenario politico nazionale ed internazionale, a me pare che le ragioni di fondo che l’ispirarono siano ancora valide, pur tenendo conto della diversità delle situazioni, non solo sul piano storiografico, ma anche su quello dell’azione politica concreta, alla quale (...) -
Socialismo pluralista e populismo
4 luglio 2006di Mimmo Porcaro
1. Il ritorno del socialismo
Dopo decenni di oblio, simile a quello che oscurò parola “repubblica” fino a poco prima della Rivoluzione francese, la parola “socialismo” torna a diffondersi, in America latina e altrove, per indicare una prospettiva di cambiamento ormai sempre più urgente. Un’urgenza che deriva, paradossalmente, sia dalla crescente miseria che dalla crescente ricchezza delle nostre società: la miseria che nasce da crescenti differenze di classe, la ricchezza che (...) -
Il centro commerciale fuori dal mondo
25 settembre 2006di Alessandro Ambrosin
Quando si varca la soglia si è subito colpiti da una miriade di suoni odori e luci multicolori che inebriano la mente e ti proiettano violentemente in un mondo ovattato costruito per le menti già plasmate dalla televisione. Sono i centri commerciali, piramidi egiziane artificiali edificate nelle zone più impensate delle città, radicate così bene al terreno che le ospita in modo da celare sempre la loro invulnerabilità. I negozi pilotati dalle maggiori multinazionali sono (...) -
Una comunicazione fondata sulla reciprocità per battere la mediatizzazione della politica
17 settembre 2006di Alessandro Ambrosin
Per aumentare le occasioni di esercizio della democrazia occorre dare maggiore spazio alla partecipazione dei cittadini. A questo scopo è necessario attivare strumenti e canali di comunicazione. In Italia la più efficiente comunicazione politica è ad appannaggio delle destre e in particolare di Forza Italia. Mentre la sinistra da oltre venti anni ha dato prova di non saper comunicare limitandosi a propagandare eventi isolati (elezioni ecc.) e non utilizzando i nuovi (...) -
Strisciante omologazione
6 settembre 2006di Alessandro Ambrosin
Viviamo in un mondo capitalista governato dalla iper-produzione, con caratteristiche sempre più marcate dalle attività speculative che tale iper-produzione comporta. Analisti economici seri capiscono che la crisi capitalistica si basa in maniera inconfutabile sulla condizione traballante del sistema finanziario. Un quarto della popolazione mondiale vive ai suoi vertici, nell’opulenza, mentre i restanti tre quarti vivono nel più completo sfacelo, dove l’aspettativa di (...) -
La burocrazia: se la conosci la eviti
15 settembre 2006di Alessandro Ambrosin
Il termine burocrazia deriva dal francese Bureau, che significa ufficio o luogo dove operano dei funzionari. La necessità di sostenere le spese degli apparati istituzionali e le complessità crescenti delle funzioni pubbliche impone ai detentori del potere politico la nascita e l’espansione di un sistema burocratico.
Funzionari speciali vengono preposti al prelievo fiscale e all’ amministrazione dello stato. Sorgono così le prime forme di burocratizzazione, che compaiono (...) -
L’ILOZOISMO E LA BIOLOGIA SOCIALE
4 marzo 2006di Carmelo R. Viola
I marxisti ortodossi e tenaci non accettano l’idea che il motore tradizionale del marxismo non sia stato il classismo, di cui non ci sono tracce nella storia. Infatti, una cosa è l’organizzazione ad hoc di lavoro-dipendenti per la difesa immediata di interessi di categoria (in genere, per un minore lavoro ed una maggiore retribuzione), altra cosa è la spontanea convergenza collettiva dei proletari verso la missione storica della rivoluzione. L’esistenza delle avanguardie, (...) -
LA VULNERABILITÀ DEL MARXISMO DAVANTI ALL’EVIDENZA BIOLOGICA
16 febbraio 2006di Carmelo R. Viola
Il marxismo è la prima grande opera di “scienza sociale per il socialismo”. Esso ha caratterizzato tutta un’epoca entrando a pieno diritto negli atenei e nella storia della cultura universale. Niente di quanto è stato affermato dai “padri” Marx ed Engels, e dai loro successori (Gramsci, Lenin e così via) rimane privo d’importanza. Anzi, si può dire che il tempo renda più preziose le valutazioni marxiane delle prime e delle ultime ore. Resta totalmente valido il presupposto non (...) -
L’espropriazione capitalista
4 settembre 2006di Michele Bono
Si è scritto e detto così tanto sull’ on. Silvio Berlusconi che il correttore grammaticale di Word riconosce la parola -a differenza di tutti gli altri cognomi del mondo- e non la sottolinea. Gli epiteti con i quali illustri scrittori, comici, politici, amici, imprenditori, giornalisti e capi di stato hanno provato a fissarne l’eclettica personalità o la vita travagliata confluiscono in un elenco terminologico sconfinato, da guinnes dei primati. Lui stesso si è definito. Lo (...)